Lunedì 9 dicembre 2024

     

    II settimana di Avvento

     

    Avvenne il 9 dicembre…

    1941 – La Cina dichiara guerra a Giappone, Germania e Italia.

    1946 – A Norimberga comincia il processo ai medici che operarono nei campi di concentramento.

    1961 – Adolf Eichmann viene riconosciuto colpevole di crimini di guerra.

    1987 – Nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania inizia la prima intifada.

    1990 – Lech Wałęsa diventa il primo presidente della Polonia eletto direttamente.

     

    aforisma di S. Agostino

    “Nessuno è più sociale dell’uomo per natura, nessuno è più antisociale dell’uomo per vizio.”

     

    Preghiera

    Salga a te, o Padre, la voce della nostra preghiera, perché il desiderio di servirti ci conduca a celebrare con cuore puro il grande mistero dell’incarnazione del tuo Figlio unigenito. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Nel dicembre 1531 la Madonna apparve a Guadalupe, in Messico, scegliendo come interlocutore un povero indio, Juan Diego, nato nel 1474 e morto nel 1548, che prima di convertirsi alla fede portava un affascinante nome azteco, Cuauhtlotatzin, che significa “colui che parla come un’aquila”.

    Cuauhtlotatzin fu tra i primi a ricevere il battesimo, nel 1524, all’età di 50 anni, con il quale gli fu imposto il nuovo nome cristiano di Juan Diego, e con lui venne battezzata anche la moglie Malintzin, che prese a sua volta il nome di Maria Lucia. Rimasto vedovo dopo solo quattro anni di matrimonio, orientò tutta la sua vita a Dio.

    Dopo le apparizioni della S. Vergine sulla collina del Tepeyac visse santamente per 17 anni in una casetta che il vescovo Zumàrraga gli aveva fatto costruire a fianco della cappella eretta in onore della Vergine di Guadalupe. Giovanni Paolo II nel 1990 lo ha dichiarato beato, per proclamarlo infine santo nel 2002.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 5,17-26

    Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.

    Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».

    Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”?

    Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.

    Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”.

     

    Riflessione frammenti di vita

    Ultimamente i “pronto soccorso” degli ospedali non godono di buona fama…Ma basterebbe avere un po’ di tempo e calma per scoprire che questo primo approccio alle cure mediche ospedaliere sa offrire soprattutto esperienze positive a chi è obbligato a farvi ricorso.

    In primo luogo a chi si rivolge al pronto soccorso è chiesto di diventare ciò che è…un paziente, non solo nel senso di uno che patisce, ma anche di uno che è disposto a portar pazienza. Io che nel pronto soccorso stavo aspettando da 4 o 5 ore mi sono vergognato delle mie smanie dopo che una signora di 88 anni parcheggiata su una barella mi disse di star aspettando il responso dei medici dal giorno prima, ma che era contenta per la vicinanza dei figli e la possibilità di riposare e pregare un po’ di più.

    Ancora: la scoperta che quando uno si infortuna o si inferma, sono in tanti a prendersi cura di lui: come il ragazzo rimasto appiccicato per ore alla sua ragazza che copriva di abbracci e baci per consolarla dell’infortunio. O come i figli che si turnavano affinché l’anziano/a papà/mamma non rimanesse solo (dalle 8 alle 21,00 non ho visto in pronto soccorso una badante che è una).

    Infine che dire della professionalità del personale medico e paramedico? Nessuna fretta o approssimazione, ma ogni persona trattata con rispetto e ogni cosa fatta con scrupolo, anche a costo di prolungare l’attesa, pur di dare a ognuno la cura giusta. E siccome dei “pronto soccorso” si parla solo per i casi (veri o presunti, ma rari) di malasanità, ne approfitto per ringraziare non solo i medici e il personale, ma anche i pazienti e i loro familiari.

     

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Dopo la guerra Russo-Ucraina, dopo il conflitto in Terrasanta, un’altra guerra è iniziata in Siria: intensifichiamo di conseguenza le nostre preghiere per la pace.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    THOMAS EAKINS: LA CLINICA AGNEW

    1889 – olio su tela – 213 x 300 cm – University of Pennsylvania – USA

     

    Maestro del realismo americano del XIX secolo, THOMAS EAKINS (1844-1916) studiò a Parigi ma, a differenza di molti contemporanei, decise di tornare in patria per contribuire alla formazione di una scuola tipicamente americana. Dedito all’approccio scientifico alla pittura, che traeva ispirazione dalle sue conoscenze in campo anatomico e fisico, tentò di registrare accuratamente la verità di quello che lo circondava ed esprimere lo stato psicologico dei suoi soggetti. Nell’opera che oggi presentiamo

    Eakins sceglie di dipingere David Agnew, professore di anatomia all’università di Pennsylvania, nel contesto dell’aula ad anfiteatro durante un intervento chirurgico, circondato da assistenti e studenti. Agnew spicca come un faro di sapere e di esperienza, in piena luce rispetto alla calca degli studenti dipinti in modo piuttosto piatto: il luminare diventa nella pittura di Eakins il nuovo eroe americano che si è costruito la sua posizione attraverso conquiste pubbliche e democratiche e non grazie al suo status sociale.

    Sono presenti anche il dott. J. William White che applica una benda al paziente; il dott. Joseph Leidy, che prende il polso del paziente; e il dott. Ellwood R. Kirby, che somministra l’anestetico. Sullo sfondo, l’infermiera della sala operatoria, Mary V. Clymer. Insomma quest’opera è un ottimo esempio del realismo scientifico di Eakins.      

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