Lunedì 9 gennaio 2023

     

    1.a settimana tempo ordinario  

     

    Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

    Ammettere di buon grado che le nostre idee non hanno motivo di interessare chicchessia è il primo passo verso la saggezza.

     

    Preghiera del giorno

    Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Marcellino visse nel VI secolo, nacque da famiglia Boccamajore, fu il sesto vescovo di Ancona, tra il 550 ed il 568, anno della morte. Marcellino era considerato «uomo santo e pieno di zelo per la santificazione del popolo».

    Il martirologio romano riporta la leggenda, tramandata per iscritto dal papa Gregorio I, secondo cui il vescovo di Ancona, nel VI secolo, salvò la propria città da un incendio: Marcellino aveva la gota ed era obbligato a farsi trasportare dagli servitori.

    Un di’ che divampò il fuoco, gli abitanti non riuscivano più a soffocarlo e la città era ormai minacciata di distruzione completa. Il santo vescovo si fece trasportare di fronte al fuoco, che subito volse indietro et si spense.». Aveva in mani, dicono, il santo Vangelo.

     

    Parola di Dio del giorno

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

    Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

    Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

     

    Riflessione del giorno – Auguri per il nuovo anno di Erri de Luca

    «Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta, a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta, a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando, a chi non è invitato in nessun posto, allo straniero che impara l’italiano, a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango, a chi si è alzato per cedere il posto, a chi non si può alzare, a chi arrossisce, a chi legge Dickens, a chi piange al cinema, a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio, a chi ha perduto tutto e ricomincia, all’astemio che fa uno sforzo di condivisione, a chi è nessuno per la persona amata, a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe, a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia, a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo, a chi restituisce da quello che ha avuto, a chi non capisce le barzellette, all’ultimo insulto che sia l’ultimo, ai pareggi, alle ics della schedina, a chi fa un passo avanti e così disfa la riga, a chi vuol farlo e poi non ce la fa, infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera e tra questi non ha trovato il suo…

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché cominciamo il nuovo anno 2023 nel segno della speranza e della buona volontà.

     

    Don’t Forget! Personaggi famosi e Veri cristiani

    GEORGES LEMAÎTRE FISICO, ASTRONOMO, PRESBITERO 1894-1966

     Foto: LEMAÎTRE (centro) tra MILLIKAN (sinistra) e EINSTEIN (gennaio 1933)

    Nato a Charleroi, il 17 luglio 1894, Georges Lemaître fin da piccolo manifestò insieme al profondo interesse per la ricerca scientifica una decisa adesione alla vocazione religiosa, tanto che all’età di 9 anni decise di diventare prete e, seguendo il consiglio dei genitori, frequentò il collegio dei gesuiti della sua città e la sua formazione all’Università Cattolica di Lovanio. Fu ordinato prete nel 1923.

    Lemaître, attratto com’era dai grandi principi e dalle regole cosmiche, giunse presto ad acquisizioni scientifiche di massimo livello che lo portarono ad insegnare matematica, astronomia, meccanica quantistica, calcolo delle probabilità, teoria della relatività, in Belgio e al Massachusetts Institute of Technology. Nel 1922 pubblicò una tesi sulla fisica di Einstein in seguito alla quale fu chiamato all’Università di Cambridge in qualità di ricercatore di astronomia.

    Negli anni seguenti iniziò a collaborare con il celebre astrofisico Arthur Eddington e nel 1927 anticipò la legge di Hubble che riguarda la velocità con cui le galassie si separano (recessione delle nebulose). Non solo rappresenta uno dei più grandi rivoluzionari scientifici della storia, ma è anche un esempio universale della compatibilità tra la scienza e la fede.

    E cosi espresse quello che pensava circa il rapporto tra scienza e fede: “Esistono due vie per arrivare alla verità. Ho deciso di seguirle entrambe. Niente nel mio lavoro, niente di ciò che ho imparato negli studi di ogni scienza o religione ha cambiato la mia opinione. Non ho conflitti da riconciliare. La scienza non ha cambiato la mia fede nella religione e la religione non ha mai contrastato le conclusioni ottenute dai metodi scientifici.” Nel 1927 pubblicò l’ipotesi del Big Bang secondo cui l’universo ha avuto origine da un’immensa esplosione, avvenuta circa 13 miliardi di anni fa, dalla quale è nata la materia: viene infatti chiamato il “padre del Big Bang” che ha trasformato la nostra comprensione dell’origine dell’universo.

    Lemaître divenne ben presto una celebrità e durante una delle sue conferenze, in California, andò ad ascoltarlo Einstein, suo amico. Siamo nel 1932 a Pasadena, è il secondo incontro tre i due. Passeggiarono per ore, chiacchierando di fisica e dell’ascesa al potere di Adolf Hitler. In un successivo incontro tra i due, alla fine di un’altra esposizione di Lemaître sulla teoria della nascita e della continua espansione dell’universo, Einstein espresse con entusiasmo: “Questa è la più bella e soddisfacente spiegazione della creazione che abbia mai sentito”.

    Con l’ascesa del nazismo, Einstein rinunciò alla cittadinanza tedesca e Lemaître, per aiutarlo, organizzò a Bruxelles una serie di conferenze scientifiche animate dal padre della relatività. Einstein a sua volta ricambierà sostenendo la candidatura del sacerdote al premio Francqui, che venne conferito a Lemaître nel 1934.

    Lemaître ottenne anche diversi incarichi presso la Pontificia Accademia della Scienza, divenendo consulente personale di Papa Pio XII, che espresse simpatia per l’idea dell’Universo dinamico e del Big Bang. Morì nel 1966, due anni dopo la notizia della scoperta della radiazione cosmica di fondo, l’ultima decisiva prova della correttezza della sua teoria astronomica.

     

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