10.a settimana del tempo ordinario
Avvenne il 9 giugno…
1311 – La stupenda pala d’altare della Maestà di Duccio di Buoninsegna è portata trionfalmente in processione per le vie di Siena per essere installata sull’altare del Duomo
1537 – Papa Paolo III dichiara che «gli indiani del nuovo mondo sono esseri umani, con qualità e difetti degli esseri umani».
1815 – Viene firmato l’atto finale del Congresso di Vienna.
1940 – La Norvegia si arrende alla Germania nazista.
Aforisma di Papa Francesco
“La Vergine Maria è il modello della donna secondo il Vangelo e secondo il cuore di Dio, di cui la Chiesa e le nostre società hanno bisogno: sia per voi sorgente di incoraggiamento e di ispirazione.”
Preghiera Colletta
Dio, Padre di misericordia, il tuo Figlio unigenito, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre; concedi che la tua Chiesa, sorretta dal suo amore,
sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l’intera famiglia degli uomini. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Santa Maria Madre della Chiesa

Il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima».
La Sede Apostolica pertanto, in occasione dell’Anno Santo della Riconciliazione (1975), propose una messa votiva in onore della beata Maria Madre della Chiesa, successivamente inserita nel Messale Romano; diede anche facoltà di aggiungere l’invocazione di questo titolo nelle Litanie Lauretane (1980).
Papa Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito nel 2018 che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, sia celebrata dal Calendario Romano nel Lunedì dopo Pentecoste.
Parola di dio del giorno Giovanni 19,25-34
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Riflessione
La maternità divina di Maria si estenda, per volontà del Signore Gesù, a maternità per tutti gli esseri umani e cioè per la Chiesa stessa, in atto di affidamento. Papa Francesco ha fissato questa memoria il lunedì dopo Pentecoste, giorno simbolico della nascita della Chiesa. Il brano evangelico scelto è quello in cui Gesù in croce, «vedendo la madre e accanto a Lei il discepolo che Egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”.
Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”». Di entrambi è indicato il rapporto con Gesù: quella donna è sua madre, quel discepolo è il discepolo da lui amato. La Chiesa ha certo anche una visibilità, ma il suo mistero è ben più profondo dell’istituzione e della sua struttura visibile: ecco la rivelazione della Chiesa nella sua polarità di madre e di comunità di discepoli tutti amati da Gesù.
La Chiesa che nasce sotto la croce è dunque una comunione che va al di là dei vincoli naturali ed è un’accoglienza reciproca da parte di quelli che il Signore rende suoi discepoli. Facciamo le nostre le parole del Papa: «Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio. Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa. Semina nella nostra fede la gioia del Risorto».
Intenzione di preghiera
Per la chiesa affinché sorretta dall’amore di Maria sua Madre, sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l’intera famiglia degli uomini.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli…
DANTE GABRIELE ROSSETTI: ECCE ANCILLA DOMINI
1849 – Pittura a olio su tela, 72,4 x 41,9 cm – Tate Gallery – Londra
DANTE GABRIEL ROSSETTI (1828 – 1882), pittore britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei preraffaelliti con William Holman Hunt, Ford Madox Brown e John Everett Millais. Artista complesso e dai molteplici interessi, propugnava un’arte pittorica che recuperasse l’autenticità e la spiritualità del passato, come vediamo nel quadro di oggi che mostra il momento in cui l’angelo Gabriele (qui rappresentato in forma umana, senz’ali e con il dettaglio della luminosità che avvolge i suoi piedi a indicarne l’origine celeste) comunica a una Maria ritrosa e spaventata il concepimento di Gesù.
Il bianco domina sulle pareti, nel pavimento e nelle vesti dei due protagonisti, interrotto solo dalla stola rossa e dalla tenda blu. Nonostante la semplicità ed essenzialità del dipinto, sono tanti i dettagli simbolici: l’angelo che regge nella destra il giglio a indicare la verginità di Maria, lo punta verso la stola rossa dove lo stesso giglio è raffigurati al rovescio, per indicare il “martirio” del Figlio di Maria sulla croce.
La piccola colomba bianca dello Spirito Santo è sospesa nello spazio fra l’angelo annunziante e la Vergine pensosa, quasi impaurita, dietro la quale la tenda di color azzurro intenso fa da pendant all’azzurro chiaro del cielo che si intravede attraverso la finestra aperta: il pittore vuol dirci che con l’annunciazione, il cielo irrompe nella storia umana. Sopra la tenda azzurra una lampada appesa alla parete indica in Maria la vergine saggia che ha acceso la sua lampada in attesa dello sposo celeste. Nessun tono trionfalistico, tutto è ridotto all’essenziale e a una quotidianità che racchiude l’eterno.
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