Martedì 10 giugno 2025

     

    10.a settimana del tempo ordinario

     

    Avvenne il 10 giugno…

    1918 – Premuda: i MAS di Luigi Rizzo affondano la corazzata austro-ungarica Szent István.

    1924 – Giacomo Matteotti viene assassinato dai fascisti.

    1934 – Nazionale italiana di calcio batte Cecoslovacchia per 2-1 e conquista il suo 1° mondiale

    1940 – L’Italia entra in guerra a fianco della Germania nazista.

    1990 – Nelson Mandela viene liberato dalla prigionia.

     

    Aforisma dalla 1.a lettera di S. Paolo ai Corinzi

    “Dio stesso ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.”

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Nacque a Bologna verso il 1200. Ammiratrice dei primi Predicatori cioè dei frati Domenicani, quando nell’agosto 1219 il futuro San Domenico andò a Bologna, Diana, con altre giovani dame, fece nelle sue mani il voto di vita religiosa. L’anno dopo chiese a san Domenico di poter fondare un monastero.

    Si decise così l’acquisto di un terreno a tale scopo alla periferia, ma il vescovo negò l’autorizzazione. Il 22-7-1221 Diana entrò nel monastero delle Canonichesse di Ronzano, ma ne fu strappata dai parenti con la violenza; nel trambusto, la ragazza ebbe una costola rotta. San Domenico la consolò con lettere, oggi perdute.

    Poté tuttavia tornare a Ronzano, dove dimorò fino al giugno 1223. Dopo che il beato Giordano di Sassonia, successore di san Domenico, ebbe fondato il monastero di Sant’Agnese, Diana vi vestì l’abito dell’Ordine e ne fu eletta superiora. Morì nel 1236.

     

    Parola di dio del giorno Matteo 5,13-16

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

     

    Riflessione

    Prima che il nuovo Papa Leone XIV sedesse sulla sua “cattedra” di vescovo di Roma in S. Giovanni in Laterano, il cardinal vicario gli ha rivolto queste parole, secondo il rito liturgico prescritto:

    «Beatissimo Padre, la Chiesa che è in Roma gioisce mentre sali per la prima volta alla tua Cattedra, che è la Cattedra romana di Pietro, sul quale è fondata la Chiesa. Come il vignaiolo che sorveglia dall’alto la vigna sei posto in posizione elevata per governare e custodire il popolo che ti è affidato. Ricorda che occupi la Cattedra del pastore per dedicarti al gregge di Cristo. Il tuo onore è l’onore di tutta la Chiesa ed è valido e sicuro sostegno per i tuoi fratelli nell’episcopato: tu sarai veramente onorato quando a ciascuno è riconosciuto l’onore che gli spetta. Tu sei “Servo dei servi di Dio”».

    L’espressione che abbiamo sottolineato con il grassetto è davvero meravigliosa perché mostra come il vescovo di Roma, il papa, non sia un monarca assoluto, bensì abbia un ministero di servizio, vissuto nella collegialità episcopale e nella sinodalità. Insomma, se il compito del pontefice è quello di essere “guida”, “pastore”, deve però essere una guida e un pastore che ha cura dell’intero suo gregge: il suo onore e il suo disonore sarà la “salute” o la mancanza di salute del gregge.

    La cartina al tornasole del suo ministero sarà quanto il gregge, sotto la sua guida, cresca nell’“onore” – non nel senso del riconoscimento pubblico, ma nel rendere gloria a Dio e nell’essere riconosciuto come prezioso per la salvezza. Non quanto sia onorato lo stesso pontefice, ma quanto egli conferisca “onore” a tutti.

     

    Intenzione di preghiera

    Per la chiesa affinché sorretta dall’amore di Maria sua Madre, sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l’intera famiglia degli uomini.

     

    Don’t Forget! Storia del Paraguay nei Secoli XIX e XXI 5.A PARTE

    Nei primi 20 annidel XX secolo il paese godette di un periodo di prosperità e di crescita economica, rimanendo neutrale nella 1.a guerra mondiale. I continui incidenti tra Paraguay e Bolivia lungo il confine del Gran Chaco, mai ufficialmente delimitato, degenerarono alla fine degli anni Venti nella guerra del Chaco che si concluse nel 1935 e fu vinta dal Paraguay che, al termine dei negoziati, nel 1938, ottenne i ¾ del territorio contestato. Nel 1936, Rafael Franco, leader del Partito della Riforma, avviò importanti riforme, ma fu rovesciato dai militari nel 1937.

    Dopo la dittatura del generale Higinio Morínigo, proclamatosi presidente con l’appoggio del partito dei colorados nel 1940, nel 1945, il Paraguay dichiarò guerra a Germania e a Giappone, schierandosi con gli Alleati, e diventò membro dell’ONU. Dopo vari governi e altrettanti golpes militari, nel 1954 ci fu l’ennesimo colpo di stato capeggiato dal gen.

    Alfredo Stroessner che si fece confermare nelle elezioni dello stesso anno a candidato unico, suggellando un potere che si manterrà per ben 35 anni, reprimendo duramente ogni forma di opposizione. Rieletto per l’ottava volta nel 1988, Stroessner fu rovesciato nel 1989 da un golpe militare. Il generale Andrés Rodríguez, legalizzati i partiti, fu eletto presidente nel febbraio 1989 come candidato dei colorados.

    Il nuovo governo, condizionato dall’oligarchia militare ed economica, non attuò alcuna riforma sociale e perse in breve tempo il consenso popolare. Alle elezioni del 1993 i colorados vinsero con Juan Carlos Wasmosy, che cercò di limitare l’ingerenza dei militari e di migliorare l’immagine internazionale del paese.

    Nel gennaio 1995 entrò in vigore il Mercosur, a cui aderirono Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Ma il processo di democratizzazione rimane difficile e prosegue tra continui tentativi autoritari e governi effimeri…

     

     

     

     

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