III settimana di Avvento
Avvenne il 17 dicembre…
546 – Totila e i gli ostrogoti entrano a Roma grazie al tradimento della guarnigione isaurica.
1538 – Papa Paolo III scomunica il re Enrico VIII d’Inghilterra.
1903 – Viene effettuato il primo volo a motore dei fratelli Wright.
1973 – L’American Psychiatric Association toglie l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
1973 – Commando terroristico palestinese attacca l’aeroporto di Fiumicino causando, oltre a ingenti danni, la morte di 32 persone e il ferimento di altre 15.
Aforisma Antifone dell’Avvento – Novena di Natale
“O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, ed arrivi ai confini della terra, e tutto disponi con dolcezza: vieni ad insegnarci la via della prudenza.”
Preghiera
Dio creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Provenzale, docente di teologia a Parigi, Giovanni de Matha lasciò la cattedra, facendosi prete a 40 anni. Nella 1.a messa, il 28-2-1193 gli comparve un Uomo dal volto radioso, che teneva per mani due uomini con catene ai piedi, uno nero e deforme, l’altro pallido e macilento; quest’uomo gli indicò di liberare queste povere creature incatenate per motivi di fede.
Giovanni comprese immediatamente che quell’uomo era Gesù Cristo e gli uomini in catene gli schiavi cristiani e musulmani. E capì che la sua missione era di liberare gli schiavi cristiani in Africa. Per questo fondò, nel 1194, in Cerfroid presso Parigi, con 4 eremiti l’Ordine della SS. Trinità (“Ordo Sanctae Trinitatis et redemptionis captivorum”), dall’austera regola.
Ottenuta l’approvazione di Innocenzo III il 17-12-1198, partì per il Marocco e iniziò i primi riscatti di schiavi. Il tema era molto sentito, tanto che Pietro Nolasco fondò nel 1218 allo stesso scopo, i Mercedari. Giovanni morì a Roma ma nel Seicento il suo corpo venne portato a Madrid. Fu santificato nel 1666.
Parola di Dio del giorno Matteo 1,1-17
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo perché ci prepariamo al Natale attraverso la preghiera, la meditazione, la confessione, la carità e una vita segnata dalla speranza.
Don’t Forget! Riflessione sul Vangelo di oggi
Commento a Matteo 1,1-17
Oggi in chiesa il brano si legge il brano del Vangelo di Matteo 1,1-17 che abbiamo riportato sopra: si tratta della genealogia di Gesù che è una lista di 42 nomi quasi tutti maschili (solo 5 sono di donne). Con la “genealogia” Matteo vuole raccontarci qualcosa riguardo alla nascita e all’infanzia di Gesù.
Suo intento è quello di farci comprendere che Gesù con la sua nascita si immette realmente nella storia del popolo eletto di Dio. Si tratta di una storia lunga e per tanti verso tormentata che parte da Abramo (2000 avanti Cristo) e passa per il re Davide (900 a. C.) e per la deportazione in Babilonia (VII secolo a. C.).
Gesù ricapitola tutta questa storia, fatta di luci e di ombre, di personaggi famosi e di gente oscura, di cui non sappiamo niente. A continuazione proponiamo una dettagliata spiegazione del brano: è piuttosto lunga, ma vale la pena di leggerla per intero.
1 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Per noi la genealogia ha un interesse storico. Per gli antichi ha una funzione domestica, politico-legale o religiosa, che ha i suoi influssi sul presente, non sul passato. Lo scopo fondamentale della genealogia di Gesù in Mt 1,1-17 è mettere in chiaro che Gesù è il figlio di Davide ed è figlio di Abramo, ed è nato al momento più opportuno per la storia di Israele. Per la comunità di Matteo serviva a legare saldamente Gesù alla storia del popolo di Dio. I protagonisti principali di questo libro sono Gesù Cristo, Davide e Abramo. I soggetti sono ricordati in senso ascendente, per collegare Gesù alla discendenza regale di Israele (Davide) e poi al capostipite del popolo eletto (Abramo). Gran parte della genealogia di Matteo si rifà a 1Cronache 1-2 e a Ruth 4,18-22.
2Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
Il verbo greco egennesen (generare) ha forma attiva: diede vita. La genealogia è di tipo lineare, cioè traccia la discendenza diretta da Abramo a Gesù. La genealogia comincia dunque dai primi tre patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Cita poi Giuda e i suoi fratelli, per ricordare la struttura del popolo di Israele, suddivisa in dodici tribù. Ciò mette in relazione Gesù con “tutto Israele”. La prima parte della genealogia si ispira a 1Cronache 1-2.
3 Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram,
I nomi da 1,2 a 1,6a sono ripresi da 1Cr 2,1-5 e da Rt 4. Nella genealogia di Matteo compaiono cinque donne: è inusuale ricordare le madri nelle genealogie, ma ovviamente è cosa voluta. Queste cinque donne hanno in comune il fatto di essere “irregolari”, due sono straniere, una è una prostituta, due hanno concepito in situazioni non molto legali. Tutte hanno preparato il campo alla nascita anomala di Gesù figlio di una vergine. Tamar dunque è la prima di queste “irregolari”. Era nuora di Giuda, ma era rimasta vedova senza aver avuto figli. Travestitasi da prostituta riuscì ad unirsi a Giuda e a dargli una discendenza: i due gemelli Fares e Zara (Gn 38,29-30).
4 Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon,
Secondo Nm 2,3; 7,12 Nasson figlio di Aminadab era il capo di Giuda durante la peregrinazione nel deserto. Secondo Es 6,23 sua sorella Elisabetta sposò Aronne, sacerdote e fratello di Mosè.
5 Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
6 Iesse generò il re Davide.
Racab è la prostituta di Gerico che aiutò le spie del popolo di Israele a fuggire dalla città (Gs 2). Ruth è la straniera la cui storia è narrata nel libro omonimo. Anche lei è una “irregolare” all’interno della genealogia, in quanto proveniente dagli stranieri Moabiti. Iesse è il padre di Davide (1 Sam 16). Al nome di Davide si aggiunge l’appellativo di re: è il primo e l’unico re in questa lista di nomi, per indicare che con lui la storia di Israele compie una svolta significativa.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria,
Il materiale per la seconda parte della genealogia è attinto da 1Cr 3,5.10-17. La storia dell’adulterio di Davide e Bersabea e dell’uccisione di Uria è narrata in 2Sam 11-12. Uria non faceva parte del popolo ebreo, forse nemmeno Bersabea.
7 Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf,
La storia di Salomone è narrata in 1 Re 1-11. Durante il regno di Roboamo suo figlio, il regno di Israele si divise in due, il regno del nord con 11 tribù passò con Geroboamo, solo la tribù di Giuda rimase a Roboamo (1Re 12). Di Roboamo si parla poi in 1Re 14,21-30. Sia Roboamo che il figlio Abia non furono fedeli al Signore, ma Dio li risparmiò solo per riguardo a Davide. Di Abia si parla in 1Re 15,1-8. Il re Asaf si trova citato nel sottotitolo di diversi salmi. Di lui si dice che promosse la distruzione degli idoli. Se ne parla in 1 Re 15,9-24.
8 Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
Di Giosafat si parla in 2Cr 17 e 1Re 22. Egli strinse alleanza con il re di Israele Acab, il re criticato dal profeta Elia. Del figlio di Giosafat, Ioram si parla in 2Re 8,16-24. Dopo Ioram, secondo 1Cr 3,11-12, ci sono stati i re Acazia, Ioas e Amazia. Secondo alcuni commentatori Matteo li avrebbe omessi deliberatamente perché sono quelli che ebbero dei rapporti con la famigerata Atalia (2Re 11-14). L’omissione potrebbe essere dovuta alla necessità di mantenere il 14 per le tre parti della genealogia.
9 Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
Il figlio di Amazia, Ozia, con il quale riprende la genealogia, in alcune pagine del libro dei Re ha nome Azaria (1Re 15,1-7). Di Ioatam (Iotam) suo figlio si parla in 2Re 15,32-38. Anche di Ozia si dice che fu retto davanti al Signore, ma che non fece scomparire gli idoli sulle colline. Acaz fu il re che ebbe a che fare con il profeta Isaia e al quale venne fatta la famosa profezia della vergine che avrebbe concepito e partorito un figlio (Is 7,10-16). Di lui si parla in 2Re 16,1-19.
10 Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
Ezechia fu re giusto e fedele al Signore. Se ne parla in 2Re 18-20. Suo figlio Manasse invece ripristinò i culti idolatrici. Anche Amon suo figlio seguì la stessa condotta, di loro si parla in 2Re 21. Matteo chiama Amon Amos. Si tratta certo di una svista. Non sembra plausibile, come alcuni sostengono, che Matteo abbia voluto inserire nella genealogia il nome del profeta Amos per darle una sfumatura profetica.
11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Giosia promosse i restauri del tempio di Gerusalemme. Durante i lavori venne ritrovato il libro della Legge. Giosia lo fece leggere in pubblico e promosse una riforma religiosa. Cf. 2Re 22-23. In realtà Giosia era il nonno e non il padre di Ieconia. Giosia era padre di Ioiakim, che a sua volta fu padre di Ieconia. Con Ieconia si ebbe la caduta di Gerusalemme in mano a Nabucodonosor e la deportazione in Babilonia. Di questi fatti si parla in 2Re 24.
12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele,
Secondo 1Cr 3,17-19 Salatiel era figlio di Ieconia ma non padre di Zorobabele, ma altri testi invece sono concordi con Matteo.
13 Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor,
Zorobabele è l’ultimo personaggio nella genealogia di Gesù per il quale si trovano riscontri nell’AT. Gli altri personaggi sono sconosciuti e diversi da quelli riportati nella genealogia di Luca 3,23-27.
14 Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
15 Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
Attraverso 8 generazioni di sconosciuti dunque, la dinastia davidica arriva a Giuseppe. Secondo Luca 3,34 il padre di Giuseppe si chiamava Eli. Luca fa risalire l’ascendenza di Giuseppe attraverso Zorobabele e Salatiel a Natam figlio di Davide.
16 Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Per la legge ebraica era il padre a dare un nome e a inserire in una discendenza i propri figli. Quindi è ovvio che la genealogia interessi Giuseppe. Fu lui il padre legale di Gesù. Matteo ci tiene però a precisare che egli era solo lo sposo legittimo di Maria e non il padre naturale. Matteo ci dice anche che Gesù fu chiamato Cristo, cioè l’unto, il Messia. Questo titolo gli venne riconosciuto però solo dopo la risurrezione.
17 In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono 14, da Davide alla deportazione in Babilonia 14, dalla deportazione in Babilonia a Cristo 14.
Al termine della genealogia Matteo ci svela il valore simbolico di questa lista. Ci sono tre gruppi di antenati, in numero di 14 per gruppo. Per alcuni questo numero deriva dalla somma dei numeri del nome di Davide (gli ebrei attribuivano a ogni lettera dell’alfabeto un corrispondente valore numerico e la somma delle lettere che componevano il nome Davide era appunto di 14). La genealogia di Gesù ripercorre così tutta la storia di Israele, a partire dalla sua nascita, da Abramo. In essa ritroviamo la storia della salvezza, con le sue luci e le sue ombre, costruita anno dopo anno attraverso la misericordia di Dio e i mezzi limitati degli uomini, con i loro pregi, ma anche attraverso i loro peccati. Proprio in questa storia si è immesso Gesù e ha portato la salvezza anche a tutti i suoi antenati nella carne e nella fede.
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