martedì 24 novembre ’20

     

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di Andersen Brendekilde

     

     

    XXXIVa Settimana Tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno -Africa

    Il cuore dell’uomo non è un sacco dove chiunque possa mettere la mano.

     

    Iniziamo la giornata Pregando  – Canto Liturgico

    Luce del mondo nel buio del cuore vieni ed illuminami. Tu mia sola speranza di vita resta per sempre con me. Re della storia e re nella gloria sei sceso in terra fra noi. Con umiltà il tuo trono hai lasciato per dimostrarci il tuo amore. Sono qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che Tu sei il mio Dio e solo Tu sei santo, sei meraviglioso, degno e glorioso sei per me. Non so quant’è costato a Te morire in croce per me. Amen.

     

    SS MARTIRI VIETNAMITI (S. ANDREA DUNG LAC E 116 COMPAGNI)

    Il cristianesimo giunse in Vietnam nel sec XVI, ma fu osteggiato dai regnanti locali: tra i secoli XVII e XIX, si susseguirono 50 editti anticristiani, con uccisione di 130 mila fedeli. Sotto il re Tu-Duc (1847-1883) i missionari erano braccati e uccisi; ai catechisti vietnamiti veniva impresso a fuoco sul volto: «Falsa religione». I fedeli salvavano la vita solo se calpestavano la croce. I nuclei familiari cristiani erano smembrati e deportati in regioni diverse. Paolo Le-Bao-Tinh lasciò scritto: «In mezzo a tormenti che piegano e spezzano gli altri, per la grazia di Dio sono pieno di gioia perché non sono solo, ma Cristo è con me.

     

    La Parola di Dio del Giorno (Lc 21,5-11)

    Mentre alcuni parlavano del tempio, ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

     

    La riflessione del giorno (Frammenti di vita)

    “Almost” – “quasi”: è la parola che viene in mente quando si ha a che fare con lui. Glielo si è detto e spiegato, ma non è sicuro che abbia capito perché tutto è continuato come prima. Non è la buona volontà che gli manca, né la disponibilità; di carattere è generoso, anche se un po’ instabile: il suo problema è che, quando intraprende qualcosa, o non lo porta a termine o, al contrario, esagera e rovina anche il buono che era riuscito a combinare. Insomma, mai una volta che centri l’obiettivo. Che il nomignolo “Quasi” ne definisca il carattere l’ha confermato l’altro giorno mostrando lo smartphone rotto e inservibile: “Mi è scivolato dalla tasca dei pantaloni mentre andavo in bici ed è andato a pezzi” si giustifica, ma non è la prima volta né è l’unico oggetto che sia riuscito a distruggere. Lui infatti non taglia l’erba, la elimina; non pota un cespuglio, lo umilia; e se una cosa è sporca, lui la aggredisce fino a eliminare non lo sporco, ma la cosa. Per aiutarlo a essere più preciso si è pensato di regalargli un puzzle da 3.000 pezzi, lasciandogli il tempo necessario a completarlo con un’allettante ricompensa se riuscirà a farlo senza distruggere una sola tessera. In questo caso, oltre al compenso avrà in dote un titolo più lusinghiero: non più “Almost” (quasi), ma “Accurate” (preciso).

     

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i malati di Parkinson e le loro famiglie

     

    Don’t forget! “I 1.000 quadri più belli del mondo”

    ANONIMO: RITRATTO DI LU TAI TAI. 1755 - Aquarello - Victoria & Albert Museum Londra

    ANONIMO: RITRATTO DI LU TAI TAI. 1755 – Aquarello – Victoria & Albert Museum Londra

    Ritratto di Lu Tai Tai, moglie dell’ufficiale cinese Lu Ming. Pittura ad aquarello e oro su seta. Nella Cina del XVIII secolo i dipinti postumi, come il nostro ritratto, facevano parte dei riti speciali eseguiti dai membri della famiglia per onorare i loro antenati. Erano costosi da commissionare e quindi realizzati quasi esclusivamente per le famiglie benestanti: in questo caso si tratta della moglie di un funzionario imperiale di quinto livello.

    Alla moglie di un funzionario statale era permesso indossare il distintivo di grado appropriato al livello di suo marito. Questo ritratto fu eseguito durante l’impero di Qianlong (1736-1795) quando la Cina che considerava il proprio regno al centro del potere mondiale, cominciò a regolamentare i suoi commerci con gli stranieri. L’imponente Lu Tai Tai non ricorda affatto le esotiche concubine tipiche dell’iconografia cinese. Al contrario molte sono state le donne non belle, ma sagge e potenti sia nel governo della casa, sia come ascoltate consigliere negli affari pubblici e privati del marito. Il cappello rosso indica il ruolo di moglie (il rosso è il colore delle nozze) e il vestito riprende i motivi decorativi dell’abito del dignitario suo sposo. 

     

     

     

     

     

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