venerdì 26 agosto ’16

    XXI Settimana tempo Ordinario

     

    nella fotografia una illustrazione di Pino Procopio

     

    “Martire Alessandro, testimone della Parola che è Gesù prega per noi, perché la fede in Gesù Signore, animi il nostro cuore, sostenga la nostra esistenza, orienti le nostre scelte di vita, decisive o quotidiane. Prega per noi, perché la carità di Gesù Signore, diventi la forma della nostra vita, lo stile delle nostre relazioni. Prega per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, per i giovani, per le famiglie, per quanti sono ai margini della società. Rendi generosi i giovani nella risposta alla vocazione. Fa’ che nel tuo sguardo contempliamo l’annuncio della misericordia che salva.”

     

     

    S. Alessandro, Martire. PATRONO DI BERGAMO

    pane

    Visse a cavallo del III e IV secolo. Secondo la tradizione, era soldato della Legione Tebea e, condannato alla pena della decapitazione a causa della sua fede cristiana, muore il 26 agosto dell’anno 303 a Bergamo, nel luogo dove ora sorge la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna. Merito di S. Alessandro è aver introdotto la fede cristiana nella città e nel territorio di Bergamo. In città tre grandi chiese lo onorano come patrono e varie altre in diocesi. Ma il culto del martire bergamasco è presente pure a Cervignano d’Adda (Lo), Besozzo (Va), Caronno Pertusella (Va), Cesate (Mi), Barzio (Lc), Corfinio (Aq), Melfi (Pz) dove è venerato come patrono della città e della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa. Il santo è raffigurato tradizionalmente in veste di soldato romano con un vessillo recante un giglio bianco.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Mt 25,1-13.

    Gesù disse ai discepoli questa parabola: “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!  Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.  Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”

     

    Riflessione Per Il Giorno (Statistiche su Bergamo)

    Bergamo è la 9.a provincia d’Italia per abitanti: 1.108.000 divisi in 242 comuni (è la 3.a per numero di comuni, dopo Torino e Cuneo). Il capoluogo conta 119.000 abitanti, seguito da Treviglio (29.500), Seriate (25.200), Dalmine (23.300) Romano di Lombardia (20.000) e Albino (18.200). I più piccoli sono Cassiglio (112), Piazzolo (85) e Blello (73). Per superficie Bergamo è solo al 43° posto in Italia con 2.760 km2 e una densità doppia rispetto alla media nazionale e cioè 404 ab. Km2. Valbondione ha l’estensione maggiore del territorio comunale (95,30 kmq). Gorle il reddito medio pro capite più alto (€ 19.639) e Locatello il più basso (€ 8.312). Ponteranica è il comune (5.000) col più basso tasso di natalità (5,7); Vedeseta è il comune con l’età media più alta (53,5) e Cavernago quello con la più bassa (37,3). Sarnico ha (5.000) il maggior numero di divorziati in percentuale (3,4%) e Palosco (5.000) il minore (1,1%). Foppolo è il comune più a nord; Torre Pallavicina il più a sud; Schilpario il più a est, Villa d’Adda il più a ovest. A Valbondione si trova la più grande altitudine della bergamasca: Pizzo Coca 3.050 m.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il nostro Vescovo Francesco e la nostra diocesi di Bergamo

     

    Don’t forget! Esercizi spirituali dei sacerdoti del Patronato S. Vincenzo

    gingol

     

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