martedì 29 settembre ’15

    XXVI Settimana tempo Ordinario

     

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera agli angeli)

    Possano gli angeli custodirmi fin dal mattino e guidarmi attraverso la notte, possano consolarmi dalle afflizioni, possano aiutarmi a vincere la fatica. Possano mantenermi migliore, possano vegliare il mio sonno. Possano darmi nuova fiducia, possano togliermi ogni dubbio, possano darmi la pace e togliermi ogni paura, Possano sentire ogni mia richiesta. E se le mie preghiere non saranno sentite e se l’angelo non s’accorgesse di me, possa Dio essere lì presente”.

    SS Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

    La Bibbia li ricorda con specifiche missioni: Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore e Raffaele soccorritore. Michele, Gabriele e Raffaele occupano le sfere più elevate delle gerarchie angeliche, hanno il compito di preservare la trascendenza e il mistero di Dio e rendono presente e percepibile la sua vicinanza salvifica

    Vangelo del giorno

    Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo». (Gv 1,47-51) 

    Riflessione Per Il Giorno (Frasi sugli angeli)

    Avvertire la presenza di un Angelo e’ come sentire il vento intorno a te. Non riesci effettivamente a vedere il vento, ma lo senti, e sai che e’ li. Un’anima non è mai senza la scorta degli angeli, questi spiriti illuminati sanno bene che l’anima nostra ha più valore che tutto il mondo. (S. Bernardo). “E` importante pregare per gli altri, perché quando si prega per qualcuno, un Angelo andrà a sedersi sulla sua spalla”. (Anonimo). “Sono io, io c’ero sempre, non ti ho mai lasciato, il tuo angelo custode. Credi davvero che tu eri senza di me fino ad ora? C’era una continuità tra noi, tu mi toccavi”. (P. Claudel). “Non dimenticate l’ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli”. (Ebrei 13,2)                                                        

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per la comunità don Milani di Sorisole, per don Fausto e i suoi collaboratori

    Don’t Forget…Ricorda

    La comunità “don Milani” di Sorisole celebra oggi la festa dei SS. Angeli patroni.

    GLI ANGELI ARCHIBUGERI DELLA BOLIVIA

    archi

    Calamarca è un Comune di circa 15.000 abitanti sull’altipiano a circa 60 km da La Paz, Bolivia; la sua chiesa contiene una delle serie più completa esistente di Angeles arcabuceros (archibugieri) dipinti intorno al 1680, considerati tra i migliori esempi di questa tipologia. In alcune serie dell’Esercito Celestiale, i pittori s’ispirarono ad un trattato flamenco di archibugieria, nel quale si descrivono i 15 movimenti necessari per la carica degli archibugi. In conformità al testo, quindi, la varietà delle pose si prestò alla rappresentazione di altrettanti arcangeli guerrieri. Asiele (Asiel Timor Dei), punta l’archibugio verso l’alto, è considerato “Messaggero Celeste”; Aspiele (Aspiel Apetus Dei), con l’ archibugio rivolto verso il basso; Gabriele (Gabriel Forti Dei), con bandiera in spalla e giglio; Adriele (Hadriel Dei), con archibugio in spalla; Leiele (Laeiel Dei), pulendo l’archibugio, o caricandolo con l’asta; Letiele (Letiel Dei), mostra l’archibugio con la miccia; Liele (Liel Dei), presenta l’archibugio; Michele (Miguel), col bastone del comando o la lancia; Osiele (Osiel Dei), con elmo, scudo e spada; Raffaele (Rafael Dei) con alabarda, un pesce ai suoi piedi; Uriele (Uriel Dei), preme il grilletto o mette la polvere da sparo nell’archibugio; Zabriele (Zabriel Dei), sbandieratore; Zadchiele (Zadquiel), riponendo o sguainando la spada, considerato l’Angelo della Morte.

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