VI Settimana del Tempo Pasquale
nella fotografia un quadro di Casper van Wittel: The Colosseum – (Amersfoort, 1653 – Roma, 13/09/1736)
Iniziamo la giornata pregando (Paul Claudel)
Maria, vorrei che il mio “sì” fosse semplice come il tuo, che non avesse astuzie mentali. Vorrei che il mio “sì” come il tuo, non mi mettesse al centro ma a servizio. Vorrei che il mio “sì” al disegno di un altro, come il tuo, volesse dire soffrire in silenzio. Vorrei che il mio “sì”, come il tuo, volesse dire tirarsi indietro per far posto alla vita. Vorrei che il mio “sì”, come il tuo, racchiudesse una storia di salvezza. Ma il mio peccato, il mio orgoglio, la mia autosufficienza, dicono un “sì” ben diverso. Il tuo sguardo su di me, Maria, mi aiuti a essere semplice, a dimenticarmi, a perdermi nella disponibilità di chi sa di esistere, da sempre, soltanto come un pensiero d’amore. Amen.
Filippo e Giacomo Apostoli
Filippo, nato a Betsaida, fu tra i primi ad essere chiamato da Gesù. Spesso confuso con il diacono Filippo, al di là delle notizie forniteci dal 4° Vangelo, la tradizione su di lui non è sempre concorde. Sicuramente evangelizzò, sotto l’imperatore Domiziano, la Frigia, dove sembra sia morto crocifisso a testa in giù, come S. Pietro.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Gv 14,6-14)
Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre». Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»
Riflessione Per Il Giorno
QUESTO GESÙ È UN PROVOCATORE Io mi arrabbio, e lui mi dice: Perdona! Ho paura, e lui mi dice: Coraggio! Ho dubbi, e lui mi dice: Fidati! Sono inquieto, e lui mi dice: Sii tranquillo! Voglio star comodo, e lui mi dice: Seguimi! Faccio progetti, e lui mi dice: Mettili da parte! Accumulo, e lui mi dice: Lascia tutto! Voglio sicurezza, e lui mi dice: Dona la tua vita! Penso di essere buono, e lui mi dice: Non basta! Voglio essere il primo, e lui mi dice: Cerca di servire! Voglio comandare, e lui mi dice: Obbedisci! Voglio comprendere, e lui mi dice: Abbi fede! Voglio tranquillità, e lui mi dice: Sii disponibile! Voglio rivincita, e lui mi dice: Guadagna tuo fratello! Metto mano alla spada, e lui mi dice: Riconciliati! Voglio vendetta, e lui mi dice: Porgi l’altra guancia! Voglio essere grande, lui mi dice: Diventa bimbo! Voglio nascondermi e lui mi dice: Mostrati alla luce! Voglio il primo posto e lui mi dice: Siediti all’ultimo! Voglio essere visto, lui mi dice: Prega nella tua stanza! No! Proprio non capisco questo Gesù! Mi provoca…Come molti suoi discepoli anch’io avrei voglia di cercarmi un maestro meno esigente. Però, anche a me succede come a Pietro: Io non conosco nessuno che abbia parole di vita eterna come Lui.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché rimaniamo sempre saldamente uniti a Cristo vite per portare frutti di vita eterna
Don’t forget! …Ricorda!
ETIOPIA: un paese a doppia velocità. In Etiopia non piove dalla primavera del 2015: la siccità provocata dal fenomeno di “En Niño” ha colpito in particolare le regioni centro orientali del paese e le persone senza cibo sufficiente sono più di 10 milioni (su un totale di 90 milioni di abitanti). La produzione agricola nelle regioni colpite è crollata del 50% fino a punte del 90%. Le Nazioni Unite hanno calcolato che sarà necessario un aiuto di 1,4 miliardi di dollari per aiutare tutta questa gente. Eppure l’Etiopia viaggia a ritmi di crescita economica del 10% annuali uno dei più alti del mondo che la rende uno dei paesi più attrattivi per gli investimenti stranieri. La capitale Addis Abeba ha trasformato il suo volto, ma il paese rimane agricolo e pastorale, con vaste sacche di miseria.
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