XIII Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la giornata pregando
Benedetto sei, Signore, per l’amore che nutri per i piccoli e gli ultimi della terra. A te rivolgo la mia preghiera e affido il mio dolore per i bambini cui viene impedito, per mezzo dell’aborto, il diritto di nascere; per i genitori, impegnati nel quotidiano e spesso difficile compito educativo; per chi, in famiglia, vive il dramma della malattia, del lutto, della separazione e della dipendenza; per quanti amano la vita, perché nulla pieghi la loro fede cristiana o spenga in loro la Grazia di Dio. Signore, aiutami a confidare sempre nel tuo amore, Tu che sei vera Pace e vero Bene. Amen
Vangelo del giorno (Mt 8,23-27)
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. E pieni di stupore, dicevano: «Chi è costui, che perfino venti e mare gli obbediscono?».
Riflessione Per Il Giorno (Enzo Bianchi)
L’importanza che papa Francesco attribuisce al dialogo è emersa fin dall’inizio del suo pontificato: l’invito a “camminare insieme, vescovo e popolo”, e la richiesta di essere benedetto prima di benedire, hanno inaugurato uno stile poi mantenuto nella creazione del consiglio dei Cardinali, nelle modalità di preparazione e svolgimento dei sinodi, nelle GMG a Rio e nelle visite alle parrocchie romane o alle chiese locali nel mondo. Anche nei confronti delle altre chiese cristiane il dialogo è apparso una pratica tipica di Papa Francesco: dagli incontri col patriarca ecumenico Bartholomeos, alla visita alla comunità pentecostale di Caserta, all’incontro con i Valdesi di Torino, le occasioni di dialogo ricercate dal papa non si contano. Ma ancor più sorprendente è stata la sua apertura al dialogo con personalità “laiche”sensibili alla figura di Gesù Cristo e al suo vangelo, eppure critiche verso gli assetti della chiesa e il suo messaggio morale. L’atteggiamento del papa ci ricorda ogni giorno che il dialogo è la via umana, condivisa dunque da tutti, per costruire insieme un senso; è un metodo, uno stile di vita che diventa cammino fatto insieme, ricerca condivisa della verità che si fa storia. Il dialogo è spazio sostitutivo della violenza elaborato mediante la facoltà solamente umana che è la parola; il dialogo praticato come realizzazione di un mondo che crede alla forza della parola e rifiuta di affidarsi alla parola della forza. E in questa pratica quotidiana le parole e i gesti di papa Francesco hanno assunto una esemplarità rara.
Il santo del giorno – PRIMI SANTI MARTIRI DELLA CHIESA DI ROMA.
La Chiesa celebra oggi molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l’incendio di Roma (luglio 64). Tacito nei suoi Annali dice: ‘alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco in modo che servissero di illuminazione notturna’
Intenzione del giorno
Preghiamo perchè gli uomini di governo siano gli architetti e i costruttori della pace
DON’T FORGET: LE NAZIONI DEL MONDO
30/06/73: auguri a don Davide per il suo anniversario di sacerdozio
BHUTAN: è un piccolo Stato montano dell’Asia (47.000 km², circa 700.000 abitanti), nella catena dell’ Himalaya. La capitale è Thimphu. Confina a nord con il Tibet e a sud con l’India. Monarchia costituzionale dal 2007: il sovrano è Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. Il Buddismo è religione di stato. Il Pil pro capite di 3.000 $ Us lo colloca al 150° posto nel mondo. In Bhutan si parlano 19 dialetti oltre allo dzongkha, la lingua nazionale. Il clima è assai vario: al sud è tropicale; verso i 2000 m. è temperato e sopra i 4.000 è quello tipico dell’alta montagna.
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