Martedì 5 Agosto 2025

     

    18.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 5 agosto…

    1100 – Enrico I viene incoronato re d’Inghilterra nell’abbazia di Westminster.

    1936 – Ondina Valla, alle Olimpiadi di Berlino, stabilisce il primato del mondo sugli 80 metri a ostacoli. È la prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai giochi olimpici.

    1949 – Un terremoto, in Ecuador, distrugge cinquanta città e fa più di 6.000 vittime.

    1963 – Usa, Regno Unito e Unione Sovietica firmano un accordo per il bando dei test nucleari.

    2016 – I Giochi della XXXI Olimpiade si aprono ufficialmente a Rio de Janeiro

     

    Aforisma di Nicolàs Gòmez Dàvila

    “Il male, come gli occhi, non vede sé stesso. Tremi colui che vede sé stesso innocente.”

     

    Preghiera Colletta

    Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Narra una tardiva leggenda che la Madonna, apparendo nella notte del 5 agosto 352 a papa Liberio e a un patrizio romano, li avrebbe invitati a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve.

    Il mattino del 6 agosto una prodigiosa nevicata, ricoprendo l’area esatta dell’edificio, avrebbe confermato la visione, inducendo il Papa e il ricco patrizio a metter mano alla costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di S. Maria “ad nives”, della neve e che oggi è conosciuta come S. Maria Maggiore.

    Poco meno di un secolo dopo, papa Sisto III, per ricordare la celebrazione del concilio di Efeso (431) nel quale era stata proclamata la maternità divina di Maria, ricostruì la chiesa nelle dimensioni attuali. Di quest’opera rimangono le navate con le colonne e i trentasei mosaici che adornano la navata superiore. Nella chiesa è stato sepolto P. Francesco.

     

    Parola di dio Matteo 14,22-36

    Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.

    Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».

    E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

     

    Riflessione piccole storie di vita – don Davide Rota

    Mi ha sempre stupito la differenza che esiste fra il miracolo della risurrezione di Lazzaro (Giovanni 11,43-44) e quello della guarigione del sordo (Marco 7,31-37). Gesù infatti ordina: “Lazzaro vieni fuori!” e quello subito esce dalla tomba. Con il sordo invece Gesù mette in atto tutta una serie di gesti e persino sospira come chi sta facendo uno sforzo sovrumano. Sembra cioè che per Dio sia più facile risuscitare un morto, che farsi ascoltare da un vivo.

    Ebbene, riconoscendo che non ho esperienza in fatto di morti resuscitati, ammetto che se ascoltare è difficile, lo è ancor di più farsi ascoltare. Infatti tanti che chiedono ascolto, cominciano a parlare e non la smettono più finché concludono: “Grazie d’avermi ascoltato”. Tu non hai aperto bocca, ma loro, sazi come sono delle loro parole, non hanno più bisogno delle tue. C’è poi chi mosso da “disperato bisogno di parlare” ti scarica addosso una serie di problemi impossibili da risolvere. Ma se hai un po’ di pazienza, capisci dove il tipo va a parare. Non c’è bisogno di miracoli: basta…una mancia.

    Tempo fa una signora ha chiesto ascolto: per un’ora ha tirato in ballo suo padre che per fortuna era morto; la mamma che era insopportabile con la sua demenza; il fratello posseduto dal diavolo; i vicini che le avevano reso la vita impossibile. Quando con cautela le ho chiesto se non avesse nulla da rimproverarsi, ha risposto: “Lei non ha tutte le rotelle a posto”. E ho capito perché Gesù faticò così tanto a sanare il sordo.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché il Signore ci conceda l’umiltà del cuore e la luce per la mente necessarie per ascoltare la sua Parola del suo Figlio che è per noi via, verità e vita.

      

    Don’t Forget!

    QUADRO A COMMENTO DELLA PICCOLA STORIA DI VITA

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