Martedì 6 agosto 2024

     

    XVIII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 6 agosto…

    439 – Licinia Eudossia è elevata al rango di augusta.

    1284 – I pisani, nella battaglia della Meloria, subiscono una pesante sconfitta da parte dei genovesi.

    1806 – Napoleone dichiara di non riconoscere il S. Romano Impero e Francesco I rinuncia alla corona.

    1945 – Little Boy è sganciata su Hiroshima, in Giappone; è la prima bomba atomica della storia.

    2012 – Curiosity atterra con successo sul suolo di Marte alle 5.31 UTC.

     

    Aforisma Annick de Souzenelle

    La fede è un impegno con noi stessi: con Dio in noi.

     

    Preghiera

    O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del Cristo Signore, hai confermato i misteri della fede con la testimonianza della legge e dei profeti, e hai mirabilmente preannunziato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fa’ che ascoltiamo la parola del tuo amato Figlio per diventare coeredi della sua vita immortale. Egli è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    La liturgia romana leggeva il brano evangelico riferito all’episodio della trasfigurazione il sabato delle Quattro Tempora di Quaresima, mettendo così in relazione questo mistero con quello della passione.

    Lo stesso evangelista Matteo inizia il racconto con le parole: «Sei giorni dopo» (cioè dopo la solenne confessione di Pietro e il primo annuncio della passione), «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E si trasfigurò davanti a loro: il suo volto risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce».

    C’è in questo episodio una netta contrapposizione all’agonia dell’orto del Getsemani. La trasfigurazione, che fa parte del mistero della salvezza, è ben degna di una celebrazione liturgica che la Chiesa, sia in Occidente come in Oriente, ha comunque celebrato in vario modo e in date differenti, finché papa Callisto III elevò di grado la festa, estendendola alla Chiesa universale.

     

    Parola di Dio del giorno

    Daniele 7,9-10.13-14; Salmo 96; 2 Pietro 1,16-19; Marco 9,2-10  

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.

    Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbi, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

    E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

     

    Riflessione commento

    Per gli Orientali il 6 agosto cioè la Trasfigurazione rappresenta la Pasqua dell’estate per l’importanza biblica e liturgica dell’avvenimento ricordato dai vangeli. Nella trasfigurazione sul «monte santo» (2 Pt 1,18), individuato per tradizione nel Tabor, Gesù si manifesta ai discepoli nello splendore della vita divina che è in lui.

    Questo splendore è solo un anticipo di quello che lo avvolgerà nella notte di Pasqua e che comunicherà a noi rendendoci figli di Dio.

    La nostra vita cristiana è da allora un processo di lenta ma reale e sicura trasformazione in Cristo, come è mirabilmente cantato dal prefazio: il Cristo «rivelò la sua gloria…per preparare i discepoli a sostenere lo scandalo della croce e anticipare, nella Trasfigurazione, il destino meraviglioso della Chiesa, suo mistico corpo». La festa fu estesa anche all’Occidente nel 1456 da Papa Callisto III in ricordo di una vittoria dei cristiani sull’Islam.

     

    Intenzione di preghiera

    Nel ricordo del Curato d’Ars patrono e modello dei parroci preghiamo per tutti i sacerdoti impegnati nel ministero sacerdotale parrocchiale perché trovino nel loro patrono il loro modello di riferimento.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    TOM ROBERTS: L’INSEGUIMENTO

    1891 – olio su tela – 137 x 168 cm Art Gallery of South Australia – Adelaide

    Nato a Dorchester, l’inglese Thomas William Roberts (1856-1931) emigrò con la madre vedova in Australia nel 1869 e con lei si stabilì nei sobborghi di Melbourne.  Divenne assistente di un fotografo e mantenne quel lavoro per 10 anni studiando arte alla sera. Fu il primo importante pittore australiano a studiare alla Royal Academy of Arts di Londra dove rimase tre anni prima di tornare a vivere nell’emisfero sud del mondo.

    Dal 1885 si dedicò interamente alla pittura con la quale cercò di catturare le luci e i colori della macchia australiana. L’inseguimento che oggi presentiamo è fra le sue opere più famose. Molti contemporanei dell’artista consideravano la vita della gente comune un tema sconveniente per le belle arti, ma gli studi di Roberts sulla vita nella macchia furono amati dalle successive generazioni di pittori australiani per la raffigurazione nobile e affettuosa dei lavoratori.

    Questo dipinto rappresenta l’inseguimento frenetico di un pastore che si precipita lungo un ripido pendio in una nuvola di polvere dietro a una pecora spaventata che sta fuggendo. Per la loro verità e adesione alla vita reale, le opere di Roberts sono davvero entusiasmanti. 

     

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