martedì 7 aprile ’15

    I Settimana di Pasqua

     

    S. GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE

    Nasce a Reims il 30 aprile 1651 da genitori nobili, ma non ricchi e con dieci figli. Si laurea in lettere e filosofia ed è sacerdote nel 1678: a Reims assume vari incarichi, fra cui le scuole spesso gestite da maestri ignoranti e senza stimoli. E proprio dai maestri parte la sua opera. Nel 1680 fonda la comunità dei «Fratelli delle Scuole Cristiane». In genere non sono preti, ma vestono tonaca nera con pettorina bianca, mantello contadino e zoccoli, e sotto la guida del La Salle aprono altre scuole. Nel 1687 hanno già un loro noviziato. Nel 1688 sono chiamati a insegnare a Parigi dove in un solo anno i loro allievi superano il migliaio. A causa di critiche e ostacoli, da Parigi dovrà portare la sua comunità nel paesino di Saint-Yon, presso Rouen, dove morirà nel 1719

    Parola di Dio del Giorno (Gv 20,11-18)

    Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dov’era stato posto il corpo di Gesù. Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».  Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».  Gesù le disse: «Maria!». Essa, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!  Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e ciò che le aveva detto.

    La Riflessione del giorno (La sapienza dei padri del deserto)

    Altro sono gli inciampi e le cadute sulla via della virtù e della giustizia, secondo la parola dei padri: “Sulla via della virtù ci sono cadute, mutamenti, violenza, eccetera”. Altro è invece la morte dell’anima, la sua completa distruzione e la desolazione totale. Come si fa a capire che si è nel primo caso? Se uno, anche cadendo, non dimentica l’amore del Padre suo; se, pur carico di colpe, la sua sollecitudine per l’opera bella non è interrotta; se non smette la corsa; se non è negligente nell’affrontare di nuovo la battaglia contro le stesse cose dalle quali è stato sconfitto; se non si stanca di ricominciare a costruire le fondamenta della rovina del suo edificio…Così non cesserà di combattere fino alla morte; non si darà per vinto finché ci sarà respiro nelle sue narici; finché il Signore, vedendo la sua sollecitudine, avrà pietà della sua rovina, rivolgerà a lui le sue misericordie e gli darà incitamenti potenti per sopportare e affrontare i dardi infuocati del male. Questa è la sapienza che viene da Dio, e chi è malato di questo è sapiente.

    Preghiera del giorno (PREGHIERA S. GREGORIO DI NAZIANZO)

    Tutti gli esseri ti rendono omaggio, o Dio, quelli che parlano e quelli che non parlano, quelli che pensano e quelli che non pensano. Il desiderio dell’universo, il gemito di tutte le cose, salgono verso di te. Tutto quanto esiste, Te prega e a Te ogni essere che sa vedere dentro la tua creazione, un silenzioso inno fa salire a te.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il Patronato S. V. di Sorisole, don Fausto, gli operatori, i ragazzi e gli ospiti
     
    Don’t forget! …Ricorda!

    07/04: Compleanno di don Fausto Resmini: il Patronato gli augura “ad multos annos”!

    GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE

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