XIV settimana T. Ordinario (A. pari)
Avvenne il 9 luglio…
1762 – Caterina la Grande imperatrice di Russia dopo il colpo di stato contro il marito Pietro III
1789 – A Versailles, l’Assemblea nazionale costituente inizia a stilare la Costituzione francese
1816 – L’Argentina dichiara l’indipendenza dalla Spagna
1942 – La famiglia di Anna Frank si nasconde nell’attico sopra l’ufficio del padre ad Amsterdam.
2006 – La nazionale di calcio dell’Italia vince il suo 4° campionato mondiale.
Aforisma di A. Einstein
Il mondo è un luogo pericoloso non tanto a causa di coloro che fanno del male, ma di coloro che guardano e lasciano fare.
Preghiera di Macario l’egiziano
Angelo santo, che vegli sulla mia povera anima e sul mio corpo, perdonami tutto quello che ha potuto offenderti in tutti i giorni della mia vita e tutte le colpe di oggi. Proteggimi nella notte che si avvicina e guardami dalle insidie e dagli attacchi del maligno, perché io non incorra nello sdegno di Dio col peccato. Intercedi per me presso il Signore affinché mi fortifichi nel suo timore e faccia di me un servo degno della sua santità. Amen.
Santo del giorno
Veronica Giuliani, al secolo Orsola, è una delle più grandi mistiche della storia. Ebbe numerose rivelazioni e ricevette le Stimmate. Nata a Mercatello sul Metauro, Urbino, nel 1660, visse 50 anni nel monastero delle Clarisse di Città di Castello.
Entratavi 17enne, vi morì nel 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa. All’autopsia risultò che il cuore era trafitto da parte a parte. Dopo aver ricevuto le piaghe della Passione di Cristo, infatti – rivela nel diario spirituale – «piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti».
Nulla sapremmo delle esperienze di Veronica, se il direttore spirituale non le avesse ordinato di trascriverle. Lo fece per 30 anni e il risultato è il «Tesoro nascosto» di 10 volumi. Morì nel 1727, dopo 33 giorni di malattia. È santa dal 1839.
Parola di Dio del giorno Matteo 9,32-38
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Riflessioni di Angelus Silesius
Non si sa quello che si è: Non so quel che sono, non so ciò che sono. Sono una cosa e non una cosa: un puntino e un cerchio.
Dio non vive senza di me: So che senza di me Dio non può vivere un attimo. Se divento nulla, egli deve necessariamente morire.
L’irrequietezza proviene da te: Niente si muove, tu stesso sei la ruota, che si muove per sé stessa, e non ha pace.
Il tempo è l’eternità: Il tempo è come l’eternità e l’eternità è come il tempo, purché tu stesso non crei una distinzione.
La Rosa: La rosa che il tuo occhio esteriore vede qui, è fiorita in Dio dall’eternità.
Ci sono migliaia di Soli: Tu dici che nel firmamento c’è un unico Sole, ma io ti dico che ci sono molte migliaia di Soli.
Il luogo è in te: Non sei tu nel luogo, è il luogo a essere in te! Se lo rigetti, ecco che qui c’è già l’eternità.
L’uomo fa il tempo: Sei tu a fare il tempo! L’orologio sono i tuoi sensi: blocca il bilanciere e il tempo svanisce.
Bisogna andare oltre ogni conoscenza: A me non basta quel che il cherubino conosce, voglio
volare oltre lui stesso, fin dove non si conosce nulla.
Senza perché: La Rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce. Non bada a sé. Non chiede se la vedi.
La parete divisoria deve cadere: Via ogni tramezzo: se devo contemplare la mia luce, non deve ergersi nessun muro davanti al mio sguardo.
Intenzione di preghiera settimanale
Per tutte le persone che ogni anno muoiono sul posto di lavoro e per le vittime degli incidenti stradali.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
GUNNAR BERNDTSON: ESTATE
1893 – olio su tela, 61 x 44 cm, Turku Art Museum, Turku – Finlandia
Il pittore finnico Gunnar Berndtson (1854-1895) mentre studiava pittura a Parigi espose regolarmente le sue opere al Salon dell’Accademia di Belle Arti. “Estate” il quadro che presentiamo fonde insieme il paesaggio finlandese con la vita borghese del XIX sec. il che non corrisponde affatto con la realtà della Finlandia dell’epoca, un paese per lo più agricolo e segnato dalla povertà (anzi della miseria).
L’atmosfera languida del nostro dipinto descrive la vita dei ceti alti che potevano godersi il tempo libero. La figura femminile in primo piano interrompe la lettura per guardare il ragazzino sulla barca: forse si tratta della madre dello stesso o della bambinaia…ma l’artista non ci dice nulla in proposito.
L’attenzione del pittore all’ambiente e ai dettagli è impeccabile: i sassi che affiorano dall’acqua, il pallido sole estivo, il chiarore del paesaggio, i riflessi sulla superficie del laghetto, le pieghe degli abiti e della coperta con il cestino della merenda…tutto è descritto con cura e tutto ci restituisce l’immagine di un pittore da salotto che celebra i bei vestiti, le atmosfere luminose e i paesaggi tranquilli.
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