4.a Settimana del Tempo Ordinario
Proverbio del Giorno (Proverbio egiziano)
Il seme non germoglia verso l’alto, se che al tempo stesso le sue radici si estendono verso il basso.
Iniziamo la Giornata Pregando
Signore Gesù, grazie per questo regalo di un nuovo giorno. Un regalo che viene ad aggiungersi ai tanti altri che ho ricevuto da te. Apri i miei occhi affinché io mi renda conto che tutto ciò che sono, che tutto ciò che ho viene da te. È dunque normale che tutto ciò che sono e possiedo lo metta al tuo servizio e al servizio del mio prossimo. Aiutami ad annunciare a coloro che incontrerò oggi “tutto ciò che tu, Signore, hai fatto per me nella tua misericordia”.
Il santo di Oggi: B. ANDREA CARLO FERRARI.
Nasce nel 1850 a Parma. All’arrivo nella diocesi ambrosiana prese anche il nome di Carlo in onore del Borromeo. Visita più volte la diocesi, si interessa ai problemi sociali, promuove la partecipazione dei cattolici alle elezioni amministrative con propri esponenti. In occasione delle agitazioni represse da Bava Beccaris è vicino al popolo tanto da essere considerato sovversivo. La polemica anti modernista lo prende di mira: difende la sua diocesi ma non riesce a dissipare l’incomprensione col Papa. Negli ultimi anni riprende a governare la diocesi con vigore. Muore nel 1921
La Parola di Dio del giorno Mc 6,1-6
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Riflessione Per Il Giorno (Da Aletheia)
Quando una persona adora Gesù nell’Eucaristia, lei e ciò che la circonda cambiano. È quello che Isabel Puig definisce “effetto farfalla”. Isabel è madre di famiglia numerosa e coordina i turni di un’adorazione perpetua a Badalona (presso Barcellona, Spagna). “Il Signore agisce nel quartiere, nelle anime, nell’ambiente”, ha riferito Isabel “le persone trovano pace. Gli adoratori trovano più serenità per affrontare la vita, e le ferite del cuore si curano andando a vedere Gesù”. “Se gli adoratori stanno meglio, lo nota tutto l’ambiente circostante. Si nota nelle case, nelle famiglie. La gente ha chiare le proprie priorità, e ciò ha un effetto immediato anche sugli amici e si può aiutare di più chi ci circonda”. Il cambiamento si verifica lentamente ma è costante, perché la presenza del Signore compie meraviglie. Un esempio di questo si può riscontrare a Ciudad Juárez in Messico, dove l’adorazione ha fatto diminuire l’indice degli omicidi dai 3.766 del 2010 ai 265 del 2015 secondo P. Patricio Hileman che si dedica a creare cappelle di adorazione in l’America Latina e che assicura che “se una parrocchia adora Dio giorno e notte la città viene trasformata”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché la vita umana sia sempre accolta e protetta dal suo inizio fino alla conclusione
Don’t forget:
1027-2017: 90 anni del patronato S. Vincenzo: 1927-‘29
1927: don Bepo Vavassori trasferisce i 14 ragazzi dal chiostro del Carmine in Città Alta alla nuova sede di via Gavazzeni: è la data ufficiale di nascita del Patronato S. Vincenzo di don Bepo.
1928: iniziano le vacanze dei ragazzi di don Bepo a S. Brigida e lo stesso anno arrivano a Bergamo le suore Adoratrici di Rivolta d’Adda.
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