Mercoledì 1° gennaio 2025

     

    Ottava di Natale

     

    Antifona

    “Salve, Madre santa: tu hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno”.

     

    Preghiera colletta

    Padre buono, che in Maria, vergine e madre, benedetta fra tutte le donne, hai stabilito la dimora del tuo Verbo fatto uomo tra noi, donaci il tuo Spirito, perché tutta la nostra vita nel segno della tua benedizione si renda disponibile ad accogliere il tuo dono. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    1° GENNAIO 2025

    1° gennaio: Nell’ottava del Natale la Chiesa celebra la solennità della S. Madre di Dio, Maria: i Padri del Concilio di Efeso l’acclamarono THEOTÓKOS, perché da lei il Verbo prese la carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini, principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome.

    1° gennaio 2025: 58a giornata della pace: Papa Francesco ha proposto come messaggio per questa ricorrenza: “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”.

    1° gennaio: primo giorno del nuovo anno 2025: Augurio: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. A tutti Buon Anno!

     

    Parola di Dio del giorno Luca 2,16-21

    In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

    Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

    Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.».

     

    Riflessione

    3 proposte del Papa nella 58a giornata della pace

    L’anno santo 2025 propone a tutti un cammino di speranza: per questo mi permetto di suggerire tre azioni che possano ridare dignità alla vita di intere popolazioni.

    1) Pensare alla «consistente riduzione, se non proprio al condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni». Riconoscendo il debito ecologico, i Paesi più benestanti si sentano chiamati a far di tutto per condonare i debiti di quei Paesi che non sono nella condizione di ripagare quanto devono. Certamente, perché non si tratti di un atto isolato di beneficenza, che rischia poi di innescare nuovamente un circolo vizioso di finanziamento-debito, occorre, nello stesso tempo, lo sviluppo di una nuova architettura finanziaria, che porti alla creazione di una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli.

    2) Inoltre, chiedo un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli. Senza speranza nella vita, infatti, è difficile che sorga nel cuore dei più giovani il desiderio di generare altre vite. Qui, in particolare, vorrei ancora una volta invitare a un gesto concreto che possa favorire la cultura della vita. Mi riferisco all’eliminazione della pena di morte in tutte le Nazioni. Questo provvedimento, infatti, oltre a compromettere l’inviolabilità della vita, annienta ogni speranza umana di perdono e di rinnovamento.

    3) Oso anche rilanciare un altro appello per le giovani generazioni, in questo tempo segnato da guerre: utilizziamo almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico. Dovremmo cercare di eliminare ogni pretesto che possa spingere i giovani a immaginare il proprio futuro senza speranza, oppure come attesa di vendicare il sangue dei propri cari. Il futuro è un dono per andare oltre gli errori del passato, per costruire nuovi cammini di pace.

     

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Preghiamo perché ci prepariamo la fedeltà a Gesù dimostrata da S. Stefano a costo della sua stessa vita, ci aiuti a praticare la fedeltà senza timore di nulla e di nessuno, se non del peccato.

     

    Avvenne il 1° gennaio

    1863 – Abraham Lincoln proclama l’abolizione della schiavitù.

    1948 – Entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.

    1995 – Austria, Finlandia e Svezia entrano a far parte dell’U. E. che passa da 12 a 15 membri.

    2002 – L’Euro diventa moneta corrente in dodici paesi dell’Unione europea.

    2005 – Italia: dopo 143 anni finisce il servizio militare obbligatorio

     

    Le più belle natività della storia dell’arte

    MATTHIAS GRUNEWALD: NATIVITÀ E CONCERTO DI ANGELI

    1512-’15 – pittura a olio su tavola – cm. 265 x 304. Museo d’Unterlinden a Colmar – Francia

    Questa stravagante natività fa parte di un capolavoro assoluto: il polittico di ISENHEIM custodito nel Museo di UNTERLINDEN nella città alsaziana di COLMAR in Francia ed è opera del pittore MATTHIAS GRUNEWALD (1480-1528). La composizione è divisa in due parti: a sinistra c’è il concerto degli angeli nel tempietto; a destra la Madonna col Bambino sullo sfondo di una montagna che sembra colpita da una tempesta o da un incendio.

    L’irreale tempietto di sinistra, con pietre rosate, marmi e colonnine auree, organizzati come un complesso vegetale, ospita gruppetti di strane creature ultraterrene, angeli coloratissimi che realizzano un concerto in onore del neonato. A ornare le colonne del piccolo tempio –  fra fogliame, guglie e fiori – si intravedono immagini di profeti e patriarchi, mentre una luminosa figura femminile si rivolge al bimbo e lo indica con la mano: secondo alcuni studiosi si tratterebbe di una personificazione della Chiesa.

    Più “normale” è l’angelo in primo piano che da solo suona il violoncello per il bambino a sua madre. Nella parte di destra invece è bellissima la figura della Vergine che, seduta su un muretto, contempla con amore il bimbo, avvolto in un panno candido sì, ma liso e bucherellato a indicare insieme al lettino, al mastello per il bagnetto e al vaso da notte la condizione umana assunta da Gesù nell’incarnazione.

    La Madonna si trova all’interno di un giardino recintato dal portone chiuso: si tratta di una chiara allusione all’hortus conclusus, simbolo della sua Verginità. Nel giardino dalla parte della madre si nota un cespuglio di rose (Maria Rosa Mystica) e dalla parte di Gesù un albero di fico che richiama sia il peccato di Adamo, sia la redenzione che il Figlio di Dio ha messo in atto nascendo per noi.

    Sullo sfondo, oltre la sommità dell’alto monte avvolta nelle nubi, in un’esplosione di luce, il Padre Eterno governa la storia della salvezza e invia raggi luminosi sul Figlio e sulla Madre, mentre angeli trasparenti volteggiano nel cielo per annunciare la gloria a Dio nell’alto dei cieli e la pace in terra agli uomini di buona volontà.      

     

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