Mercoledì 10 dicembre 2025

     

    2.a settimana tempo di Avvento

     

    Avvenne il 10 dicembre…

    1508 – Viene creata la lega di Cambrai.

    1520 – Martin Lutero brucia la bolla papale che gli chiedeva di ritrattare le sue 95 tesi.

    1847 – Debutto pubblico del Canto degli Italiani di Mameli e Novaro, inno nazionale dal 1946.

    1898 – A Parigi viene firmato il trattato che pone fine alla guerra ispano-americana.

    1926 – La scrittrice Grazia Deledda riceve il premio Nobel per la letteratura.

    1948 – Viene approvata la dichiarazione universale dei diritti umani, promossa dalle Nazioni Unite

     

    Aforisma di Madre Teresa di Calcutta

    “Il giorno più bello? Oggi. L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La felicità più grande? Essere utili agli altri. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono. Quello indispensabile? La famiglia.”

     

    Santo del giorno

    La venerazione per la S. Casa di Loreto è stata, fin dal Medioevo, l’origine del santuario frequentato, fino ad oggi, da numerosi pellegrini. Il santuario, vincolato alla Sede Apostolica, lodato dai Papi e noto ovunque, ha illustrato nel corso del tempo le virtù evangeliche della Santa Famiglia.

    Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, Santi e Beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo.

    Papa Benedetto XV proclamò la Beata Vergine di Loreto “Patrona principale presso Dio di tutti gli aeronautici”. In data 7-10-2019 Papa Francesco, tramite la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha decretato l’inserimento della memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano al 10 dicembre.

    (pr la storia della S. Casa vedi sotto in Don’t Forget) 

     

    Preghiera Colletta

    Dio onnipotente, che ci comandi di preparare la via a Cristo Signore, donaci, nella tua benevolenza, di non lasciarci abbattere dalle nostre debolezze, mentre attendiamo la consolante presenza del medico celeste. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di dio Matteo 18,12-14

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

     

    Riflessione da “Santi e Beati” di Federico Catani

    Da circa un 30ennio la traslazione angelica della S. Casa di Nazareth a Loreto, così come raccontato nei secoli dalla tradizione, è stata derubricata a leggenda. Ad ogni modo, è credibile pensare che il trasporto delle Sante Pareti di Nazareth sia avvenuto per mezzo degli uomini? Usando anche solo un po’ di buon senso, sembrerebbe proprio di no. Il 10 dicembre ricorre liturgicamente la festa della miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto. L’istituzione di questa festa, presente da sempre a livello locale, avvenne nel 1632, fu inserita nel Martirologio Romano da Clemente IX nel 1669 e dotata di Ufficio e Messa propri, con approvazione della lettura del trasporto miracoloso, da Innocenzo XII nel 1699. Benedetto XII la estese allo Stato Pontificio e a tutte quelle diocesi e ordini religiosi che ne avessero fatto richiesta.

    Ebbene, nella VI Lezione del Breviario Romano era descritta brevemente la storia della Traslazione, ricordando i vari spostamenti per mezzo degli angeli. Ma il trasporto miracoloso delle Sante Pareti non è stato solo confermato dalla liturgia e dalle raffigurazioni artistiche. Benedetto XV, nel dichiarare la B. Vergine di Loreto Patrona degli aviatori nel 1920, riconobbe autentico il “volo miracoloso” della S. Casa. Leone X nel 1515 scrisse che «è provato da testimoni degni di fede che la Santa Vergine, dopo aver trasportato per l’onnipotenza divina, la sua immagine e la propria casa da Nazareth in Dalmazia, (…) la fece deporre per il ministero degli angeli, sulla pubblica via ove si trova tuttora».

    Per chi non fosse persuaso da questi argomenti, si possono illustrare altre motivazioni. Dal punto di vista storico-archeologico; infatti, sono accertate almeno 5 traslazioni miracolose: a TERSATTO (in Dalmazia), ad ANCONA, in varie località vicino Loreto e infine sulla pubblica strada, dove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica lauretana. Se il trasporto fosse avvenuto per mano umana, perché la gente avrebbe dovuto accettare la versione miracolosa dei fatti? E poi, perché così tanti spostamenti umanamente inspiegabili? Sarebbe stato tecnicamente possibile trasportare così tante volte pietre poi perfettamente risistemate? E ancora: perché collocare definitivamente la S. Casa nel mezzo di quella che allora era una strada pubblica dove, secondo la legge, nulla si doveva costruire, pena l’abbattimento? C’è pure un altro elemento da rilevare. La malta con cui le pietre sono murate proviene dalla Palestina.

    Come può questo essere compatibile con una ricostruzione dopo il trasporto su nave? E come è possibile che, a seguito di tanti spostamenti e di molteplici riedificazioni, non si sia minimamente alterata la perfetta geometria della S. Casa, che combacia esattamente con le dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth? È stata poi acclarata recentemente la falsità storica del documento che secondo alcuni proverebbe il trasporto umano delle pietre per mezzo della famiglia Angeli o De Angelis. Tra l’altro, il testo, fabbricato nell’Ottocento, risalirebbe al 1294, tre anni dopo il miracoloso trasporto della Santa Casa a Tersatto.

    E poiché è attestato che nel 1294 questa non era più a Nazareth ma in Dalmazia, la famiglia Angeli non avrebbe potuto portar via nulla direttamente dalla Palestina, come invece si è detto. Ad avvalorare ciò vi è pure un cespuglio, ancora oggi visibile, schiacciato al centro da una parete della sacra dimora: fatto strano qualora si fosse ricostruito il tutto artificialmente. Insomma, ci vuole davvero molta più fede a credere nell’intervento umano che non a quello divino.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché viviamo il tempo di Avvento in spirito di preghiera e intensificando la carità verso il prossimo e la pratica della vita buona.

     

    Don’t Forget! La santa Casa di Loreto

     

    Il Santuario della S. CASA di LORETO è nelle Marche, a poca distanza dal mare. La S. Casa è custodita all’interno della Basilica edificata tra il 1469 e 1587 ed è il cuore del Santuario. Essa è costituita da tre pareti che secondo l’antica tradizione sarebbe la parte antistante la grotta di Nazareth dove nacque e visse la B. V. Maria. 

     

     

    Le 3 pareti della S. Casa, secondo gli scavi archeologici, combaciano alla perfezione con il perimetro della Grotta di Nazareth, cioè la restante parte della casa di Maria. Inoltre, le pietre con cui è costruita, non vengono dalle Marche, ma sono proprie della tradizione edilizia della Palestina al tempo di Cristo. Il che ne testimonia l’autenticità.

     

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