XXVIII Settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di don Bosco
“Tutti hanno bisogno della Comunione: i buoni per mantenersi buoni e i cattivi per farsi buoni.”
Preghiera del giorno – Te Deum 1.a parte
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri. Le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; la santa Chiesa proclama la tua gloria. Amen.
Santo del giorno
Primogenito di Andrea e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra il 3-5-1991. Trascorse l’infanzia a Milano, nell’affetto dei suoi cari e nell’amore del Signore.
Frequentatore della parrocchia di S. Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline e dei Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amore a Gesù e alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12-10-2006, nell’ospedale S. Gerardo di Monza.
Il 5-7-2018 papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile, i cui resti mortali riposano dal 6-4-2019 ad Assisi e lo ha dichiarato beato il 10 ottobre dello stesso anno. Un santo giovanissimo, ma adulto nella fede e carità.
Parola di Dio del giorno Luca 11,42-46
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Riflessione del giorno di don Arturo Bellini su don Bepo
Mesi fa è stato presentato il libro di Don Dario Acquaroli su “Don Fausto Resmini” edito da Marna – Velar. Don Fausto si considerava l’ultimo dei figli di don Bepo e aveva per il fondatore del P.S.V. un rispetto filiale e una stima così grande da considerarlo già santo. Ricorreva sovente alla sua intercessione per chiedere miracoli, anche di guarigione.
Nel corso della vita, attraverso la preghiera, don Fausto ha assimilato i motivi ispiratori del carisma di don Bepo, ne ha condiviso la spiritualità che ha il suo punto focale nella Messa, nella fiducia confidente in Dio e nella sua Provvidenza e nella devozione Mariana. L’affidamento personale e di tutti ragazzi coi loro educatori alla protezione della Madonna (scrive don Dario) è stato un tratto della quotidianità di don Bepo e di don Fausto.
Don Fausto amava ripetere la giaculatoria scritta da don Bepo “Madre di Dio. Maria, Tu sei la mamma mia”. E se don Bepo voleva che in ogni casa del Patronato fosse presente una statua della Madonna, don Fausto ne collocò ben 5 recuperandole dalle case del Patronato che le avevano messe in disparte per sostituirle con altre. Don Fausto è stato tanto affascinato dalla spiritualità e dallo stile educativo di don Bepo da seguirne le orme e attuarne i principi ispiratori in relazione agli scenari nuovi della società.
Come don Vavassori, egli ha saputo vivere l’accoglienza come servizio, senza riservare nulla per sé. E poi non si è limitato a offrire ai ragazzi a lui affidati accoglienza e formazione, ma ha fatto di tutto per dare loro un futuro: ha operato per aiutare i giovani ad affrontare i problemi della vita, e anche per suscitare in loro grande desiderio di Dio. Don Fausto considerava riuscito il lavoro educativo quando, diventati grandi, i suoi ragazzi sapevano condividere l’amore ricevuto.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per i nostri ragazzi e per i loro genitori e educatori, affinché tutti capiscano che –come insegna l’esempio di Calo Acutis- la santità è possibile ad ogni età della vita.
Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani
24 SS. MARTIRI di LE PUY-EN-VELAY
B. François Mourier e 23 compagni
† Haute Loire (Alta Loira) Francia 1793/1794
Nella diocesi di Puy en Velay nell’attuale provincia dell’Haute Loire (Alta Loira) durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese furono messi a morte molti sacerdoti che si erano rifiutati di prestare giuramento sulla Costituzione civile del clero (i “preti refrattari”), insieme ai laici che li avevano ospitati e nascosti.
Intendevano obbedire solo a Dio e di conseguenza non potevano che disobbedire al governo rivoluzionario, che considerava i sacerdoti come funzionari dello Stato e voleva tenerli sotto controllo. A Puy en Velay la «place di Martouret» è popolarmente intesa come piazza dei martiri perché i rivoluzionari vi collocarono la ghigliottina che funzionò dal 30-3-1793 fino al gennaio 1795: vi furono effettuate le esecuzioni capitali fra cui quelle dei martiri di cui trattiamo.
Ma in tutta l’Alta Loira furono numerosi i casi di questo tipo e la popolazione ha collocato targhe ed ex voto nelle chiese e innalzato croci ai bordi delle strade al fine di commemorare il loro sacrificio e la devozione di cui godevano. Dopo aver scrupolosamente raccolto le testimonianze possibili, il 7 agosto 2019 la diocesi di Le Puy-en-Velay ha aperto il processo diocesano su vita e fama di martirio per la causa di beatificazione e canonizzazione intitolata «François Mourier e 23 compagni».
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