XIX settimana Tempo Ordinario
Aforisma di S. Agostino
Non uscire da te stesso, rientra in te: nell’intimo dell’uomo risiede la verità.
Preghiera colletta
Dio onnipotente ed eterno, guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: fa’ crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Le fonti su di lui sconfinano nella leggenda. In pellegrinaggio a Roma dopo aver donato i suoi beni ai poveri, si sarebbe fermato ad Acquapendente, dedicandosi all’assistenza dei malati di peste e facendo miracoli che diffusero la sua fama. Peregrinando per l’Italia centrale si dedicò ad opere di carità e di assistenza promuovendo continue conversioni.
Sarebbe morto in prigione, dopo essere stato arrestato presso Angera da alcuni soldati perché sospettato di spionaggio. Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse nell’Italia del Nord, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste.
Gregorio XIII introdusse il nome di Rocco nel Martirologio Romano, sotto il pontificato di Urbano VIII la Congregazione dei Riti accordo un Ufficio e una Messa propri per le chiese costruite in onore del santo. Il culto del Santo è molto diffuso nella nostra terra bergamasca.
Parola di Dio del giorno Matteo 18,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Riflessione di don A. Lonardo sulla GMG 2023
La GMG 2023 a Lisbona ha messo non solo fianco a fianco, ma insieme, giovani che sentono come propria la testimonianza di un agire sociale verso i più bisognosi e altri che sentono primario l’annuncio della fede come catechisti o come persone che scrivono sui social per fornire i motivi della fede. Per taluni il carisma proprio è quello della vicinanza ai più deboli materialmente, per altri il dono ricevuto da condividere è quello della misericordia intellettuale verso i confusi, per indicare la via di Dio.
Di nuovo è una vera sinodolità in atto che fa sentire le diverse modalità di vita cristiana come complementari. Ecco: la GMG non è un dato secondario, che possa essere banalizzato o fatto passare in sordina: è una delle tante forme di epifania della chiesa. Guai a chi riconduce la chiesa al proprio gruppetto parrocchiale, quasi che esso sia il mondo. No, anche la propria parrocchia è chiesa, ma esiste poi “la” chiesa.
A Lisbona si scopre che il Cristo è cercato ovunque, è amato ovunque. Che il mio Signore è anche il tuo Signore. Che è il Signore di tutti. Che è colui che manca a tutti. Lo si scopre perché è il papa, il successore di Pietro, papa Francesco, ad invitare tutti i giovani, proprio lì, proprio con lui: questo fa la differenza.
Intenzione di preghiera
Per i giovani che hanno partecipato alla G.M.G. di Lisbona perché questa straordinaria esperienza di fede e di incontro rimanga a lungo nei loro cuori
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
THOMAS EAKINS: LA CLINICA AGNEW
1889 – olio su tela – 213 x 300 cm – University of Pennsylvania – Philadelphia USA
Maestro del Realismo americano del XIX secolo, Thomas Eakins (1844-1916) studiò a Parigi, ma a differenza di molti contemporanei, decise di far ritorno in patria per contribuire alla formazione di una scuola americana di pittura. Dedito a un approccio scientifico dell’arte che traeva ispirazione dalle sue conoscenze in ambito anatomico e fisico, si propose di registrare con cura la verità di quel che vedeva e di dare risalto al significato psicologico dei soggetti. Nell’opera che presentiamo egli scelse di dipingere il dottor David Agnew, professore di anatomia dell’università di Pennsylvania, nel contesto dell’aula ad anfiteatro dell’ateneo durante un intervento chirurgico, circondato dai suoi assistenti e studenti.
Il lavoro è un ottimo esempio del realismo scientifico di Eakins. La resa è quasi fotograficamente precisa, tanto che gli storici dell’arte hanno identificato tutti i raffigurati nel dipinto, a eccezione del paziente. Il dottore spicca illuminato come un faro del sapere scientifico e medico: il bisturi che ha in mano testimonia il coinvolgimento pratico nell’intervento di mastectomia parziale sul paziente: sono presenti anche il Dr. J. William White, che applica una benda al malato; il Dr. Joseph Leidy che gli prende il polso e il dottor Ellwood R. Kirby che gli somministra l’anestetico; l’infermiera della sala operatoria, Mary Clymer e gli studenti della facoltà di medicina dell’Università osservano in silenzio.
Nel quadro (commissionato da studenti e docenti dell’università per celebrare l’illustre maestro e collega dopo il pensionamento) il dottore rappresenta il nuovo modello dell’eroe americano che si è costruito la sua posizione attraverso lo studio, l’impegno e le sue capacità e non sulla base di uno status sociale. L’approccio alla pittura di Eakins ha contribuito a ridare vita al realismo e ha gettato le basi per i futuri sviluppi dell’arte pittorica americana.
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