11.a Settimana Tempo Ordinario
Proverbio del giorno
Presto a letto e presto alzato, fan l’uomo sano, ricco e fortunato.
Preghiera del giorno – James C. Maxwell (1831-1879) scienziato
«O Dio onnipotente, che hai creato l’uomo a tua propria immagine, e ne hai fatto un’anima vivente perché egli potesse cercarti e avere potere sulle tue creature, insegnaci a studiare l’opera delle tue mani in modo che possiamo sottomettere la terra a nostro uso e rafforzare la nostra ragione al tuo servizio; e ricevere la tua Parola benedetta, così da aver fede in Colui che hai mandato a darci conoscenza della salvezza e della remissione dei nostri peccati. Amen».
Santo del giorno
QUIRICO e GIULITTA. Durante la persecuzione di Diocleziano a Iconio (oggi in Turchia) si trovava Giulitta, donna ricca e nobile, rimasta vedova con un figlio in tenera età, Quirico.
Lasciata la città per sfuggire alla persecuzione, scese fino a Tarso, in Cilicia, dove fu raggiunta e fatta arrestare col bambino dal governatore romano Alessandro, con l’accusa di essere cristiana.
Sottoposta a lunghi interrogatori per farla abiurare, confessò la sua fede. La leggenda narra che Alessandro teneva il bimbo sulle ginocchia: Quirico, vista la madre sofferente e sentite le sue parole, si disse anch’egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore.
La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede. Poi, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata. Il martirio del più giovane martire cristiano con la madre si colloca intorno al 304.
La Parola di Dio del giorno – Matteo 6,1-6.16-18
Gesù disse ai discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Riflessione del giorno (frammenti di vita)
Sembra che educare derivi da “edùcere” verbo latino che significa “tirar fuori”: in altre parole il fine dell’educazione consisterebbe nel tirar fuori da una persona il meglio che c’è in lei.
Questo in teoria, ma la pratica è più complicata: “Ieri mi hai rimproverato perché non sono uscito a cercare lavoro” diceva giorni fa un ospite all’educatore “mentre a K. hai dato la mancia per non farlo uscire”.
Non possiamo dirgli che quel rimprovero nasceva dalla fiducia in lui e nelle sue capacità, mentre l’altro, che è inaffidabile, andava preservato anche da sé e tenuto lontano da luoghi e compagnie malavitose.
Ma il fatto più paradossale è avvenuto tempo fa: le forze dell’ordine ci avevano portato un giovane senza fissa dimora che ne aveva combinate di tutti i colori. In ospedale gli avevano prescritto una serie di farmaci, molto riposo e buona alimentazione.
Ma lui non voleva sottoporsi al regime perché: “devo lavorare…ho bisogno di soldi” insisteva. Si è calmato solo quando gli si è suggerito: “Se prendi le medicine ogni giorno e dormi al mattino fino alle 11 e al pomeriggio fino all’ora di cena noi ti diamo ogni giorno un tot per le tue spese”.
Che si venga pagati per dormire, è a dir poco stravagante, eppure la cosa ha funzionato. Perché riuscire a far sì che uno eviti il peggio, è a volte un risultato educativo tutt’altro che disprezzabile.
Intenzione di preghiera del giorno
Per gli anziani, perché trovino conforto nella fede, che assicura la ricompensa ai suoi fedeli.
Don’t Forget! Storia dei Martiri Cristiani: le crociate
Sesta crociata 1248 – 1254
L’UFFICIALE MAMELUCCO BAYBARS
RE LUIGI IX IL SANTO
La 6.a crociata fu organizzata da Luigi IX, re di Francia, l’unico Re che rispose all’appello (1245) di Innocenzo IV. A metà 1249 la flotta crociata sbarcò a Damietta, sul delta del Nilo.
Nei pressi si ergeva la città di al-Mansūra, capitanata dall’ufficiale mamelucco, Baybars. Superate le difese di Damietta, i crociati si bloccarono davanti ad al-Mansūra con le imprendibili mura e la capacità di resistenza dell’ufficiale mamelucco che sperava di ricevere rinforzi dall’Emiro ayyubide Fakhr al-Dīn ibn al-Shaykh, il quale accerchiò a sua volta le forze crociate e ne impose la resa.
Inutile fu un tentativo di resistenza di Luigi IX che si ammalò, fu catturato e liberato dalla moglie solo dopo il pagamento di un riscatto di 800.000 bisanti d’oro, che i Templari gli anticiparono. Ennesimo fallimento di quella che viene identificata come 7.a crociata dalla storiografia.
La partenza di Luigi IX e dei soldati per la 6.a crociata
il Re Santo
Luigi IX il Santo è il re che ha trasformato la Francia da una monarchia feudale a una monarchia moderna, non più basata sui rapporti personali del re con i suoi vassalli, ma sui rapporti del re come capo della Corona con i suoi “soggetti”.
Re Luigi guidò due crociate partite entrambe da Aigues-Mortes: la VII 1248-54 contro l’Egitto degli Ayyubidi, durante la quale, dopo la conquista di Damietta nel 1249, perse il fratello Roberto d’Artois nella battaglia di al-Mansura e, nella primavera del 1250, fu fatto prigioniero, per poi essere rilasciato dietro il pagamento di un riscatto.
Tuttavia, rimase in Terrasanta per collaborare con le autorità latine del luogo e per rinforzare le difese del residuo territorio crociato, il cui destino era peraltro segnato: nel 1291 sarebbe infatti caduta S. Giovanni d’Acri ultimo residuo del regno crociato in Terra Santa e con essa ogni speranza di uno stabile insediamento cristiano in Oltremare.
Il suo impegno in due crociate si risolse in un fallimento, ma questo provocò la decisione da parte della Chiesa di non ricorrere alla guerra in nome della fede e di non giustificare più la violenza con il pretesto che «Deus lo vult!».
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