I.a Domenica di Quaresima

     

    nelle fotografie alcuni quadri di Franz Marc

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    So di non essere degno del banchetto che hai preparato: ma chi può dire di essersi meritato un posto alla tua tavola? So di esser stato raccolto ai crocicchi delle strade: mi hai mandato a cercare assieme alla folla dei poveri, dei peccatori e degli emarginati. So bene di non essere presentabile al tuo cospetto: con il mio passato, con la mia sporcizia, con la mia infedeltà: non sono certo un invitato attraente. Ma tu mi chiedi solamente di lasciarmi trasformare dal tuo amore, dalla tua misericordia e di indossare la veste nuziale che mi è stata preparata. Rifiutarla significa non accogliere il Tuo invito, il Tuo dono, la Tua benevolenza, il regalo che con tanta gioia per me hai preparato”.

     

    TEODORO di AMASEA

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    Soldato romano, Teodoro era stato trasferito ad Amasea, in Anatolia (Turchia) al tempo dell’imperatore Galerio (IV sec.). Lì li raggiunse un ordine: tutti dovevano sacrificare agli dèi. Teodoro, cristiano, che si rifiutò, fu torturato, imprigionato e bruciato vivo.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno (Mt 6,7-15)

    In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Beato Fra’ Tomaso da Olera)

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    SUPPLICA A GESÙ CROCIFISSO DEL BEATO FRA’ TOMMASO DA OLERA. “Io poverino, prostrato ai tuoi piedi e indegno di levare gli occhi al cielo, ti prego, per la tua morte crudele, di guardarmi con occhi di misericordia. Prima di guardare i miei peccati, guarda le tue mani, guardami attraverso i fori delle tue piaghe. Passino i tuoi occhi per quei fori e non sia la tua giustizia a cadere su di me, perché quelle ferite furono fatte dalla tua misericordia. Donami un cuore nuovo, affinché nascosto nella ferita del tuo fianco squarciato, io possa d’ora in poi amarti con amore puro, disinteressato. Concedimi un raggio di Spirito Santo affinché la sua luce rischiari la mia cecità e le tenebre non mi impediscano di vedere te, dolce riposo dell’anima mia”.

     

    Intenzione del giorno

    mestre-teologia

    Preghiamo per i teologi e tutti coloro che dedicano la vita all’approfondimento delle verità cristiane

     

     Cattura

    E…don’t forget

    Il 17 febbraio 1885 nasce a Verona ROMANO GUARDINI: l’anno dopo la sua famiglia si trasferisce a Magonza in Germania. Qui nel 1910 Romano diventa sacerdote e importante teologo a cattedratico: il suo insegnamento riassunto nelle tre parole “Gioventù, libertà e gioia” diventerà ispiratore del gruppo della Rosa bianca. Nel 1952 riceverà il Premio per la pace dai librai tedeschi e la sua fama di teologo sarà sempre più radicata in tutti gli ambienti. Muore il 1° ottobre 1968.

    gingol

     

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