Mercoledì 17 luglio 2024

     

    XV settimana T. Ordinario (A. pari)

     

    Avvenne il 17 luglio…

    1505 – Martin Lutero entra in convento a Erfurt; diventerà sacerdote due anni dopo

    1762 – Caterina II diventa zarina di Russia a seguito dell’assassinio dello zar Pietro III

    1902 – Willis Haviland Carrier realizza il primo impianto di aria condizionata.

    1918 – A Ekaterinburg i bolscevichi massacrano lo zar Nicola II di Russia e la sua famiglia

    1936 – Inizio della guerra civile spagnola nella quale saranno uccisi più di 8.000 preti e religiosi/e

    2014 – Il volo Malaysia Airlines 17 è abbattuto al confine tra Ucraina e Russia: morte 298 persone

     

    Aforisma Victor Shoelcker

    Ciascuno deve interessarsi dell’innocente oppresso, per non diventare a sua volta vittima quando arriverà uno più forte di lui per asservirlo.

     

    Preghiera

    O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Santa EDVIGE (JADWIGA) Regina di Polonia. Ungheria, 18-2-1374 – Cracovia, Polonia, 17-7-1399. Appartenente al ramo capetingio degli Angiò regnante in Ungheria, fu regina di Polonia e Lituania.

    Portò a compimento l’annuncio del Vangelo di quelle terre, che la venerano patrona. Edvige nel 1386 sposò Ladislao Iagellone, granduca di Lituania, che ricevette il battesimo con la sua gente e fu eletto re di Polonia. A lei si deve la riorganizzazione dell’università di Cracovia.

    È sepolta nel presbiterio della cattedrale di Wavel a Cracovia, Polonia, presso l’altare di S. Erasmo, da lei edificato. Giovanni Paolo II l’ha proclamata “santa” l’8-6-1997 a Kraków, in Polonia.

    La regina desiderava l’unione tra i cristiani latini e quelli ortodossi nel suo regno; ammirava la bellezza del culto bizantino e chiamò alcuni monaci di rito slavo da Praga, per contribuire congiungimento dei due culti.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 11,25-27

    In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

    Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

     

    Riflessione di Luigi Santopaolo

    Il regno dei cieli è vicino, ma abbiamo sempre il cuore altrove. Troppe volte cerchiamo il senso in ciò che è lontano, ancor più spesso in ciò che si allontana. Riteniamo che la ricerca del regno dei cieli si realizzi in alti propositi missionari, in opere grandiose.

    Pensiamo che l’amore vada inseguito, cercato a tutti i costi, braccato. E invece è lui a venirci a cercare, chiedendo solo di essere accolto. Abbiamo sempre il cuore altrove, mentre il regno è qui, vicino a noi. Amiamolo, abbiamo cura di esso. È quello stesso regno che è piccolo seme, dramma perduta e pecora smarrita.

     

    Intenzione di preghiera settimanale

    Perché i capi delle nazioni siano più responsabili nel parlare, nell’agire, nel mettere in pratica quello che esigono dagli altri e siano di esempio per coloro che li hanno scelti ed eletti…

     

    Don’t Forget! AFRICA NEWS

    Disordini e proteste in Kenya

    Il Kenya ha 54 milioni di abitanti e negli ultimi anni è una delle economie più in crescita del continente, grazie anche a investimenti stranieri nel settore digitale. Ruto, uomo d’affari proveniente da una famiglia molto povera, era stato eletto nel 2022 con la promessa di sostenere i lavoratori kenyani e risanare i conti dello stato, alle prese con un deficit elevato.

    Negli ultimi anni però la crescita economica del paese non ha coinvolto la gran parte della popolazione e anche la classe media è stata messa in crisi dall’aumento dei prezzi (su base annua è oggi all’8 per cento), dal crollo del valore della moneta (che ha perso il 25 per cento in un anno in rapporto al dollaro) e da un calo dell’occupazione nel settore privato (70mila posti di lavoro persi).

    Le proteste contro un aumento delle tasse deciso dal governo si sono trasformate in scontri violenti: a Nairobi un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione in parlamento, la polizia e l’esercito hanno represso con la violenza le manifestazioni, causando almeno 22 morti e una trentina di feriti. 

    Le nuove tasse erano state definite necessarie per risanare i conti e portare avanti progetti di ristrutturazione delle strade, di assunzione di insegnanti e di sovvenzioni ai contadini, ma riguardavano beni di prima necessità come il pane, o di uso comune come le automobili. Hanno quindi causato proteste, come era accaduto già un anno fa.

     

     

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