Mercoledì 20 novembre 2024

     

    XXXIII settimana T. Ordinario

     

    Aforisma di Gilbert K. Chesterton

    “Imbucare una lettera e sposarsi sono tra le poche cose ancora assolutamente romantiche, perché per essere assolutamente romantica una cosa deve essere irrevocabile.”

     

    Preghiera

    Il tuo aiuto, Signore Dio nostro, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Nato in Calabria, da famiglia nobile e ricca, Cipriano era “esperto di scienza medica” ma a 25 anni entrò nel monastero del Ss. Salvatore di Calanna. L’austera vita monastica, non lo convinse del tutto e chiese al superiore di lasciargli praticare la vita eremitica.

    Si ritirò nei feudi paterni di Pavigliana, dove sorgeva una chiesa dedicata a S. Veneranda e trascorse 20 anni in solitudine, pregando, meditando e facendo penitenza lavorando per guadagnarsi il pane. Quando morì l’abate di Calamizzi, i monaci chiesero a lui di essere loro abate ed egli accettò. Incoraggiò la vita spirituale e culturale dei monaci, restaurò la chiesa, costruì il campanile, le celle per i monaci, il refettorio, acquistò libri.

    Di giorno lavorava e curava i malati, di notte pregava. Mangiava e dormiva quanto bastava per sopravvivere. Le sofferenze non mancarono: una caduta dal carro lo lasciò zoppo per la vita. Morì dopo aver chiesto perdono a tutti. Fu sepolto nella chiesa del monastero.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 19,11-28

    In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare.

    Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.

    Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.

    Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”.

    Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”». Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.

     

    Riflessione di Walt Whitman

    Ho dichiarato che l’anima non vale più del corpo, E ho dichiarato che il corpo non vale più dell’anima, E nulla, neppure Dio, per nessuno è più grande del suo proprio io, e chiunque percorre duecento jarde senza simpatia segue il suo funerale, avvolto nel sudario, e io o tu, senza dieci centesimi in tasca, possiamo acquistare i più preziosi frutti della terra, e guardare con un occhio o mostrare un fagiolo nel suo baccello confonde il sapere di tutti i tempi, e non v’è mestiere o impiego in cui il giovane che lo segue non possa divenire un eroe, e non v’è oggetto così debole che non possa costituire  il mozzo della ruota dell’universo e io aggiungo a ogni uomo, ogni donna, che l’anima vostra resti serena e tranquilla anche davanti a un milione d’universi.

    E dico all’umanità, non siate curiosi d’Iddio, perchè io, che sono curioso di tutti, non sono curioso d’Iddio, (Nessuna serie di parole può dire quanto mi senta tranquillo sul conto d’Iddio e della morte.) Ascolto e scorgo Dio in ogni oggetto, e tuttavia Dio non lo capisco affatto, come non capisco chi mai possa esistere più straordinario di me. Perché dovrei desiderare di vedere Dio meglio di quanto non lo veda oggi?

    Vedo qualcosa d’Iddio in ogni ora delle ventiquattro, in ogni momento di esse, nei volti di uomini e donne vedo Dio, e nel mio volto riflesso dallo specchio, trovo lettere scritte da Dio per le strade, ognuna firmata col nome d’Iddio e le lascio dove si trovano, perché so che, ovunque mi rechi, altre puntuali verranno, per sempre e per sempre.

     

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.

     

    Don’t Forget! Avvenne il 20 novembre…

    284 – Sale al potere l’imperatore romano Diocleziano

    1183 – Baldovino V di Gerusalemme è incoronato re di Gerusalemme.

    1492 – Ercole I d’Este accoglie a Ferrara gli Ebrei esuli cacciati dalla Spagna

    1917 – L’Ucraina è dichiarata repubblica

    1945 – Processo di Norimberga contro 24 criminali di guerra nazisti della seconda guerra mondiale

    1975 – Spagna: Juan Carlos di Borbone diventa capo dello Stato provvisorio

    1998 – Viene lanciato il primo modulo della Stazione Spaziale Internazionale

     

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