Mercoledì 22 dicembre 2021

     

    4a Settimana di Avvento

     

    Antifona del 6° giorno della Novena di Natale

    O Rex Gentium, et desideratus earum, lapisque

    angularis, qui facis utraque unum: veni, et salva

    hominem, quem de limo formasti..

    O (astro) Sorgente, splendore di luce eterna,

    e sole di giustizia: vieni ed illumina

    chi è nelle tenebre e nell’ombra della morte..

     

    Preghiera del giorno

    Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazioni e perdono.

    O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo.

    La venuta del tuo Unigenito, o Dio, ci salvi dal male, che insidia nel tempo presente, e guidi i nostri passi al regno eterno. Amen.

     

    Santo del giorno

    Una fragile, ma straordinaria maestra di S. Angelo Lodigiano: è questo il ritratto di Francesca Saverio Cabrini. Nata in Lombardia nel 1850 e morta negli USA, a Chicago. 

    Orfana di padre e di madre, Francesca avrebbe voluto chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della malferma salute. 

    Prese ad accudire a un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. La giovane fece molto di più: con alcune compagne costituì il primo nucleo delle Suore missionarie del S. Cuore, poste sotto la protezione di San Francesco Saverio, di cui con i voti assunse il nome. 

    Porto il suo carisma missionario in America, tra gli italiani che vi avevano cercato fortuna. Per questo divenne la patrona dei migranti. 

    Nel giorno della morte il suo corpo venne traslato a New York alla «Mother Cabrini High School», vicino ai suoi «figli».

     

    La Parola di Dio del giorno luca 1,46-55

    «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.

    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

    Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

     

    Riflessione per il giorno Frammenti di vita

    Se qualcuno mi chiede come sto, di solito tengo presente il consiglio di un saggio anziano: “Rispondi sempre “benissimo!”: così nessuno si preoccupa e tu eviti di dover dare troppe spiegazioni”.

    Alcuni però non si limitano a fare la domanda, ma danno pure la risposta, come giorni fa è capitato con uno stravagante ospite africano che mi fa: “Don, noi abbiamo le donne, tu invece sei un prete e non puoi. Devi fare qualcosa per non star male”. “Vediamo dove va a parare questo” ho pensato dentro di me.

    Il tizio si è tolto di tasca un pacchetto di sigarette, me l’ha offerto e ha detto: “Un ottimo rimedio alla mancanza di donne è il fumo: fuma e vedrai che starai meglio”. Nella mia vita ne ho sentite di tutti i colori, mai però che per rimediare alla solitudine, uno debba rischiare il tumore ai polmoni.

    Un altro ospite forse preoccupato per la mia età e gli acciacchi ad essa connessi mi fa: “Siccome lavori tanto, mangia queste che sono buone e danno forza”. Mi porge un barattolo di pesche sciroppate ed esibendo lo scontrino con data e prezzo (4,20 euro) chiarisce: “Le ho comprate per te: fammi sapere se ti hanno fatto bene”.

    Caro amico, mi han fatto bene al cuore non solo le tue pesche, ma soprattutto il tuo gesto e i tuoi occhi che brillavano mentre mi offrivi quel piccolo grande regalo.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché il Natale ci aiuti a mettere da parte per qualche giorno problemi, paure e ansie per lasciarci avvolgere dalla luce di Betlemme e dal canto di gioia e di pace degli angeli

     

    Don’t Forget! Anno di S. Giuseppe: Il Sonno di S. Giuseppe

    Il Riposo durante la fuga in Egitto è un dipinto, realizzato tra il 1626 ed il 1628, a olio su tela, da ORAZIO GENTILESCHI (1563–1639), conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.

    Nel dipinto compaiono: Maria seduta per terra con in braccio Gesù Bambino, è colta in un atteggiamento carico di presagi; Gesù Bambino, tra le braccia della Madonna, sugge il latte dal suo seno; Giuseppe, dorme sfinito dal viaggio appoggiandosi a un sacco.

    L’atmosfera del quadro, le gradazioni del colore, e il senso di profonda umanità fanno di questo dipinto uno dei capolavori del pittore che trasforma la scena in uno spaccato di realtà, dove ogni dettaglio è studiato direttamente dal vero. L’immagine più potente è quella di Giuseppe che, sfinito per la stanchezza, è vinto dal sonno.

    Il sonno di S. Giuseppe è presente nei racconti evangelici di Luca e Matteo: l’arte insisterà molto su questo aspetto della vita del santo; l sogno è infatti lo strumento che Dio usa per comunicare con lui, e quindi San Giuseppe proprio nel sonno riceve le indicazioni da Dio per guidare la Sacra Famiglia.

    Papa Francesco è molto devoto di questo aspetto particolare della vita del santo: “Quando ho un problema, una difficoltà, scrivo un foglietto e lo metto sotto la statua di S. Giuseppe che ho in camera mia, perché lo sogni!”.

    C’è una bella preghiera che esprime tutto questo: O amato S. Giuseppe Dio nel sogno ti ha rivelato i suoi misteriosi progetti per la tua futura sposa Maria e ti ha conferito la missione di custodire Gesù, il Salvatore del mondo.

    Ora affidiamo a te la nostra preghiera, i nostri desideri, le aspirazioni e le speranze, affinché siano presenti nei tuoi sogni e si possano realizzare per il nostro bene. Un bene che ci renda sempre più amici del tuo figlio Gesù, sorgente di benessere fisico e spirituale.

    Ottienici la forza di compiere con prontezza la volontà del Padre nei nostri confronti e dal tuo esempio, possiamo imparare a non lasciarci più travolgere dalle difficoltà della vita e sentire sempre la tua paterna mano protettrice, nella nostra mano. Mantienici, oggi come ieri e domani, nel tuo sonno di uomo giusto. Amen

     

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