Inizia il tempo di Quaresima
Aforisma di Papa Francesco
La Quaresima è tempo per credere, per ricevere Dio e consentirgli di “prendere dimora” in noi.
Preghiera del giorno
O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici questi tuoi figli, che riceveranno l’austero simbolo delle ceneri, perché, attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, giungano rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio, il Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Mercoledì delle Ceneri
Questo giorno è così detto in riferimento all’imposizione sul capo dei fedeli, delle ceneri sacre e benedette ottenute bruciando gli ulivi della domenica delle Palme dell’anno prima.
Si tratta di un gesto che racchiude in sé doppio valore simbolico: da una parte rimanda alla precarietà della vita terrena, come recitano i celebri versi della Bibbia “Polvere eri e polvere ritornerai”, ma è anche un segno di pentimento dell’uomo di fronte a Dio, oltre che indicare la sua conversione alla Parola del Vangelo.
Non a caso è proprio il Sacerdote incaricato dell’imposizione, ad accompagnare l’imposizione delle ceneri sul capo del fedele con la frase: “Convertiti e credi al Vangelo”.
Parola di dio del giorno
Gioele 2,12-18; Salmo 50; 2 Corinti 5,20-6,2; Matteo 6,1-6.16-18
Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Riflessione del giorno di Papa Benedetto XVI
Il tempo di Quaresima non va affrontato con spirito “vecchio”, quasi fosse un’incombenza pesante e fastidiosa, ma con lo spirito nuovo di chi ha trovato in Gesù e nel suo mistero pasquale il senso della vita, e avverte che tutto ormai deve riferirsi a Lui.
Era questo l’atteggiamento dell’apostolo Paolo, che affermava di essersi lasciato tutto alle spalle per poter conoscere Cristo, “la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti” (Fil 3,10-11). Nell’itinerario quaresimale ci sia guida e maestra Maria Santissima, che, quando Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme per subirvi la Passione, lo seguì con fede totale.
Come “anfora nuova”, ricevette il “vino nuovo” portato dal Figlio per le nozze messianiche (Mc 2,22). E così, quella grazia che lei stessa, con istinto di Madre, aveva sollecitato per gli sposi di Cana, la ricevette per prima sotto la Croce, versata dal Cuore trafitto del Figlio, incarnazione dell’amore di Dio per l’umanità (Deus caritas est, 13-15).
Intenzione di preghiera
La PREGHIERA definisce il nostro rapporto con Dio nella fede, il DIGIUNO definisce il rapporto con noi stessi nella rinuncia al male, la CARITÀ definisce il rapporto col nostro prossimo: ecco gli ingredienti necessari a vivere la quaresima: preghiamo perché Dio ci conceda di praticarli con gioia.
Don’t Forget! Quaresima
Tempo di:
1) preghiera
2) digiuno
3) elemosina
“Digiunare cioè imparare a cambiare atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore.
Pregare per saper rinunciare all’idolatria e autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia.
Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene.
(Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima)
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