7.a settimana tempo ordinario
Avvenne il 22-5…
1176 – I Nizariti (detti Hashshashin / Assassini) di Aleppo, tentano di uccidere il sultano Saladino.
1906 – I fratelli Wright brevettano il loro aeroplano.
1939 – Germania e Italia firmano il Patto d’Acciaio.
1960 – Il Cile meridionale è colpito dal più grande terremoto mai registrato: 9,5 gradi Richter.
1972 – Ceylon adotta la nuova costituzione, cambiando il suo nome in Sri Lanka.
1978 – Italia: entra in vigore la legge n. 194/78 sull’aborto
Aforisma S. Bernardo
“Pensi che sia una piccola cosa il saper vivere? Non solo è una cosa grande, ma la più grande!”
Preghiera per il lavoro quotidiano. M. Teresa di Calcutta
O Signore, nelle cui mani è la salvezza, mi inginocchio davanti a te poiché ogni dono buono e perfetto da te proviene. Concedi abilità alla mia mano, chiara visione alla mia mente, comprensione al mio cuore. Concedimi sincerità d’intenti e forza di sollevare almeno un po’ dei fardelli di sofferenti e poveri. E concedimi di realizzare il compito che mi spetta. Togli dal mio cuore ogni colpa e impaccio, così che, con la fede di un bambino, possa confidare in te. Amen.
Santo del giorno
Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380: era figlia unica e desiderava consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa a un giovane di buona volontà ma carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare.
Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di S. Maria Maddalena in Cascia. Visse per 40 anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi 15 anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua unione con Gesù crocifisso.
Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24-5-1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo e patrona dei casi disperati.
Parola di Dio del giorno Marco 9,38-40
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Riflessione Paolo VI sulle vocazioni sacerdotali
«L’evangelizzazione ha bisogno di vocazioni sacerdotali. La diffusione del Vangelo è condizionata dal numero, dall’opera, dalla santità dei ministri, chiamati e votati al più sublime, al più indispensabile servizio: quello della salvezza.
La Chiesa non manda per tale sacro servizio dei professionisti mercenari; non organizza una rete di propagandisti di mestiere; la Chiesa manda dei volontari, manda degli uomini liberi e non certo pagati per quanto comporta di fatica, di rischio e di merito l’opera loro; manda degli uomini singolari: poveri e generosi, liberi da ogni esterna coazione e interiormente vincolati dal più sacrosanto dei vincoli, quello dell’amore consacrato, unico, casto, perenne.
Manda dei seguaci di Cristo, che a Lui danno tutto; manda dei giovani pieni di fuoco e di fantasia, che hanno intuito la più alta definizione della vita: un’avventura d’amore divino; manda degli umili eroi che credono nello Spirito Santo e che per la Chiesa di Cristo, come Cristo, sono pronti a dare la vita: li manda al popolo di Dio: ai piccoli, ai poveri, ai sofferenti, agli affaticati, ai discepoli del Regno, e più in là, alle missioni, ai lontani, a tutti; ed essi vanno».
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo perché lo Spirito Santo susciti nel cuore dei giovani il desiderio di rispondere alla chiamata che Dio rivolge per una vita di consacrazione e di servizio nel sacerdozio.
Don’t Forget! La DIVINA COMMEDIA di DANTE ALIGHIERI
3.A PARTE: L’INFERNO
L’Inferno è diviso in 9 cerchi, che sono come cornici rocciose che circondano l’interno della voragine e ospitano i dannati. C’è un vestibolo (=Antinferno) dove si trovano gli ignavi, che è diviso dall’Inferno dal fiume Acheronte, dove i dannati sono traghettati da Caronte sulla sua barca. Il I° Cerchio, detto Limbo (da «lembo» = cioè l’orlo estremo dell’abisso infernale), ospita i pagani virtuosi e i bambini morti prima del battesimo; queste anime non sono né dannate né salve e non subiscono alcuna pena, tranne il desiderio inappagabile di vedere Dio (Virgilio è una di esse). Dopo il passaggio dell’Acheronte, i dannati giungono davanti a Minosse, il giudice infernale. Le anime confessano tutti i loro peccati e Minosse indica qual è il Cerchio dove saranno destinati, attorcigliando la lunga coda intorno al corpo.
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