XXXIV Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando
Gesù, oggi, come ogni giorno, con i familiari, i collegi, gli amici, con coloro che semplicemente incontrerò, tu busserai alla mia porta. Aiutami a riconoscere la tua voce, e ad aprirti sempre, così che tu possa entrare nella mia vita e restare con me. Amen
La Parola di Dio del giorno
Gesù ai discepoli: “Metteranno le mani su voi e vi perseguiteranno, consegnandovi a sinagoghe e prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, fratelli, parenti e amici e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”. (Lc 21,12-19)
Riflessione per il giorno (Il trionfo del male è coabitare col bene)
Lo scrittore cattolico francese Ernest Hello (1828–1885) scrive: “Così parla il demonio: Riposati. Che farai nella mischia? Altri combatteranno. Tu che sei saggio, non scomodare le tue abitudini. Il male è sempre esistito: i pazzi che lo combattono non guadagnano nulla e perdono il loro riposo. Tu che sei saggio, dà ad ogni cosa la sua parte e non dichiarare a niente la guerra. È impossibile illuminare gli uomini. Fa’ pace con le opinioni non tue: non sono forse tutte legittime?. Così parla perché il demonio pronunzia spesso parole di tolleranza e carità; l’uomo che l’ascolta si unisce all’errore, scende poco a poco nell’indifferenza glaciale, placida e tollerante di chi non si indigna più di niente, perché non crede più a niente. Quest’uomo ha perduto il senso dell’unità: vuole amare insieme il vero e il falso, il bene e il male, il bello e il brutto. Il delitto del nostro secolo è quello di non odiare il male e di proporgli una convivenza pacifica, ma l’unica proposta da fare al male, è di scomparire. Ogni accomodamento con lui predispone al suo trionfo, perché il male non chiede di scacciare il bene, ma il permesso di coabitare con lui. E appena ottenuto il permesso, ha vinto”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i professori e gli studenti di teologia di cui S. Caterina d’Alessandria è patrona
Don’t forget! …Ricorda!
25-11-1991: muore don Gino Valsecchi, prete del PSV
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
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