Mercoledì 27 aprile 2022

     

    Seconda settimana di pasqua

     

    Aforisma del giorno di Blase Pascal

    La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l’immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un’immagine.

     

    Preghiera del giorno

    Dio, fa’ attento il mio orecchio perché ascolti la tua parola. Dio è il mio salvatore: in lui ho fede mai più avrò paura mia forza e mio canto è il Signore è lui la mia salvezza! Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo com’era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Zita

    Nata da una famiglia umile a 12 anni faceva la domestica nella nobile casa Fatinelli, a Lucca. Attenta e puntigliosa nell’attività lavorativa, sopportava angherie e rimproveri dei padroni, che la trattavano da «serva» e doveva coprire le manchevolezze degli altri domestici.

    La sua gentilezza d’animo finì per conquistare l’affetto della famiglia che le affidò la direzione della casa. Ne approfittò per aiutare i poveri senza sottrarre nulla ai poveri. Metteva da parte i risparmi per aiutare i bisognosi. Morì nel 1272.

    La sua fama si diffuse in breve tempo e i cittadini di Lucca chiesero che Zita venisse sepolta in S. Frediano dov’è tuttora custodita. Il suo culto fu approvato nel 1696 da Papa Innocenzo XII. Fu proclamata patrona delle domestiche da Pio XII.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 3,16-21

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

    Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

    Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

     

    Riflessione del giorno

    Quello della tazzina di caffè al bar è per lui (come per molti) un piccolo piacere e una consuetudine irrinunciabile. La barista gli serve il caffè e lui prende la bustina di zucchero e si accorge che è sigillata, ma vuota. Ne prende un’altra e un’altra ancora…tutte vuote.

    La barista è troppo occupata per dargli retta, così mostra la bustina a un amico che, conoscendone la dabbenaggine, decide di prendersi gioco di lui: “Le bustine vuote sono una questione di pari opportunità: sul banco infatti oltre a quello bianco c’è lo zucchero di canna, il dolcificante ecc.  e per rispettare tutti i gusti hanno creato anche la bustina vuota per chi lo beve amaro”.

    L’altro, convinto dalla spiegazione, non insiste. Giorni dopo nello stesso bar, offre il caffè e porge lo zucchero a un amico che cortesemente lo rifiuta: “Mi piace amaro”. Al che lui fa notare alla barista: “Mancano le bustine vuote”.

    La donna risponde piccata e si accende una discussione che si spegne subito non appena lei capisce che il poveretto è stato vittima di uno scherzo. Tutti l’hanno capito, meno lui, che si scusa: “Non volevo essere scortese, ma per me è importante il rispetto delle pari opportunità”.    

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo S. Giuseppe perché con Maria SS. interceda per la pace in Ucraina e in tutto il mondo.

     

    Don’t forget! Anno di S. Giuseppe

    Giuseppe Protettore o della misericordia

    In alcuni quadri la Vergine è raffigurata in piedi, in grandi dimensioni, mentre allarga il mantello per accogliervi i fedeli inginocchiati: si tratta di un retaggio dell’epoca medievale, detto della “protezione del mantello”, che le nobildonne potevano concedere a perseguitati e bisognosi d’aiuto e consisteva nel dar loro simbolico riparo sotto il mantello, considerato inviolabile.

    L’iconografia ebbe successo presso le confraternite medievali e rinascimentali, in primis quelle della Misericordia. Col diffondersi di questa iconografia, sotto il mantello della Vergine finì per trovare riparo l’intera umanità: uomini e donne, bambini, membri di confraternite religiose o di congregazioni di mestieri, vescovi e papi, re e imperatori.

    La Madonna è rappresentata in questo modo nelle vesti di protettrice del genere umano dai mali del mondo ed era detta anche Madonna dell’Aiuto, della Consolazione, Notre-Dame de Consolation in Francia, Schutzmantelmadonna (“Madonna del mantello protettivo”) in Germania. Ma non tutti sanno che a Roma, nella basilica di Sant’Anastasia al Palatino, si conserva una reliquia insigne, ossia uno stralcio del manto di S. Giuseppe.

    E così c’è anche una iconografia –anche se molto più rara- di S. Giuseppe che protegge sotto il suo manto i fedeli. Ne abbiamo un bell’esempio nella tela del pittore coloniale messicano Miguel Cabrera (1695–1768) che si ispira alla reliquia del manto di Giuseppe, ma anche all’analoga iconografia della Madonna. Perché anche Giuseppe è protettore non solo di nobili ed ecclesiastici come nell’opera del Cabrera, ma di tutto il genere umano.

    Schutzmantelmadonna – Fulda

    S. Giuseppe protegge i fedeli – Miguel Cabrera

     

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