mercoledì 27 ottobre ’21

     

    30a Settimana del tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno – Albert Einstein

    Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi sta riuscendo.

     

    Preghiera del giorno – Lucien Jerphagnon

    Signore, rendimi calmo e distaccato, ma non indifferente. Che io, maturato dalla sofferenza, sia pronto a dare agli altri quel che non ho avuto. Non mi resta niente, ma vorrei che la gioia di ognuno trovasse eco nel mio cuore pacificato.

    Piuttosto che soffrire senza utilità e aggravare ulteriormente le tristezze del mondo, vorrei che dalle lacrime, mi venisse la capacità di comprendere gli altri, fin là dove sono veramente se stessi. Aiutami a far sì che il mio dolore serva a qualcosa. Amen.

     

    Santo del giorno

    PEDRO ORTIZ DE ZÁRATE, nato nel 1626 a S. Salvador de Jujuy in Argentina da famiglia di origine basca, divenne prete dopo essere rimasto vedovo e aver affidato i due figli alla nonna materna.

    Dal 1659, percorse il territorio di Jujuy per assistere malati e poveri e costruì chiese e cappelle.

    GIOVANNI ANTONIO SOLINAS prete gesuita sardo di Oliena (Nuoro), fu inviato nelle “reducciones” d’Argentina.

    I due preti e 18 laici, tra i quali alcuni indios convertiti, vennero uccisi, il 27-10-1683, da un gruppo di 150 indigeni, nel Forte S. Miguel nella Valle del Zenta. Il 13 ottobre 2021 papa Francesco ha aperto la via alla loro beatificazione.

     

    Parola di Dio del giorno – Luca 13,22-30

    Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.

    Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora direte: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.

    Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.

    Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

     

    Riflessione del giorno

    Regole Per una Vita Devota di Platone, Vescovo di Kostroma

    Forzati ad alzarti presto e a un’ora fissa. Appena ti svegli, rivolgi la mente a Dio: fai il segno di Croce, e ringrazialo per la notte che è passata e per tutte le sue misericordie nei tuoi confronti.

    Chiedigli di guidare ogni tuo pensiero, sensazione e desiderio, in modo che tutto ciò che dici o fai gli sia gradito. Quando ti vesti, ricorda la presenza del Signore e dell’Angelo custode e chiedi al Signore di ricoprirti col manto di salvezza.

    Dopo esserti lavato, fa’ le preghiere del mattino: prega in ginocchio, con concentrato, con riverenza e mitezza, come si conviene di fronte all’Onnipotente. Chiedigli di darti fede, speranza e amore, così come la forza per accettare tutto ciò che il giorno che viene ti può portare, le sue difficoltà e i suoi problemi.

    Chiedigli di benedire le tue fatiche. Chiedigli aiuto: per adempiere qualche particolare compito che hai di fronte; per stare alla larga dal peccato. Se puoi, leggi qualcosa dalla Bibbia, soprattutto dal Nuovo Testamento e dai Salmi.

    Leggi con l’intenzione di ricevere qualche illuminazione spirituale, inclinando il tuo cuore alla compunzione. Dopo avere letto un poco, fermati a riflettere su quanto leggi, e quindi procedi oltre, ascoltando ciò che il Signore suggerisce al tuo cuore.

    Ogni tanto cerca di dedicare almeno 15 minuti a contemplare gli insegnamenti della Fede e il profitto della tua anima in quanto hai letto.

    Ringrazia sempre il Signore perché non ti ha lasciato perire nei tuoi peccati, ma si preoccupa di te e ti guida al Regno Celeste. Inizia ogni mattino come se avessi appena deciso di diventare cristiano e di vivere nei comandamenti di Dio.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Per chi non riesce a dare un senso al proprio dolore, perché con l’aiuto dei fratelli e la grazia di Dio ne scopra il valore salvifico.

     

    Don’t forget! Martiri cristiani delle eresie WYCLEF

    WYCLEF nacque nel castello di Wycliffe-on Tees, nel Yorkshire, tra il 1324 e il 1328. Giunse ad Oxford nel 1345. La peste nera interruppe i suoi studi dal 1349 al 1353, ma divenne infine dottore in teologia nel 1372.

    A partire dal 1374, scrive una serie di opere che gli procurano il favore della Corona. Sarà d’ora in poi l’avvocato dei diritti dello Stato contro il Papato e pubblica anche dei tracts riformisti in inglese e favorisce la traduzione della Bibbia in lingua nazionale.

    Raduna predicatori popolari col nome di poveri preti che sono soprannominati «lollardi» (=cantori di cantici). Fin dal 1377 era stato messo sotto accusa dal vescovo Guglielmo di Courtenay, ma la Corte l’aveva difeso.

    Papa Gregorio X invece lo condannò e gli intimò di comparire al tribunale ecclesiastico: Wycleff protestò e paragonò il papa all’Anticristo. II suo nome fu da questo momento legato alle agitazioni sociali: i contadini invocavano la sua autorità contro le esazioni di cui erano vittime.

    Il vescovo Guglielmo di Courtenay, appoggiato dalla Corte, mise mano alla repressione: il Sinodo dei Blackfriars (1382) condannò le dottrine di Wyclef ed epurò i suoi partigiani dall’Università di Oxford.

    Egli si ritirò nella sua parrocchia, a Lutterworth dove continuò a scrivere fino a che morì il 31-12-1384; ebbe funerali religiosi, poiché non fu mai scomunicato.

    ma dopo la sua condanna al Concilio di Costanza, furono esumati i resti, fatti bruciare e gettate le ceneri nel fiume. La dottrina di Wyclef è una specie di panteismo fatalista secondo cui Dio è Tutto e tutto è Dio.

    Tutto ciò che avviene è necessario. Dio predestina gli uni al cielo, gli altri all’inferno e la Chiesa è la società invisibile dei predestinati. Non vi è autorità divina al di fuori della Bibbia.

    La chiesa romana è sinagoga di Satana e gli ordini religiosi istituzioni diaboliche. Il dogma della transustanziazione un’eresia. Una teoria antisociale di Wyelcff era quella secondo la quale Dio solo è Sovrano: il re non presiede se non sotto l’autorità di Dio e può esercitare il suo potere se sottomesso a Dio.

    L’uomo in peccato mortale non può esercitare né la sovranità, né il diritto di proprietà. Al contrario, l’uomo in stato di grazia è in Dio, re di tutto l’universo. Il papato non ha alcun potere nel campo civile. Tuttavia, siccome solo Dio conosce quelli che sono in stato di grazia, Wyclef era costretto a negare ogni efficacia pratica alle sue idee.

    Vi era comunque in esse una forza esplosiva che spiega la ribellione dei Lollardi, repressa da Enrico IV a partire dal 1400, tanto che i wycleffiti, braccati senza pietà, scomparvero del tutto.

     

     

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