mercoledì 6 aprile ’16

    II Settimana del Tempo Pasquale

     

    nella fotografia un quadro di Jack Vettriano

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera pasquale)

    Signore, stai alla porta e bussi: fa’ che ti apriamo quando ascoltiamo la tua voce, ma se anche le nostre porte restano chiuse, tu vinci il timore ed entra lo stesso, perché dalla tua Resurrezione abbiamo la pienezza della vita e la tua pace. Amen

     

    PIETRO DA VERONA

    Sebbene nato da genitori eretici, la rettitudine di cuore gli fece intuire dove si trovasse la verità. A 7 anni imparò il Credo, ed entrato nell’Ordine dei Domenicani, nei lunghi anni di preparazione, mise le basi della santità che fece di lui un atleta di Cristo. A un confratello confidò che celebrando la S. Messa, sempre chiedeva al Signore la grazia di morire martire. Nominato nel 1242 Inquisitore per la Lombardia, combatté gli eretici, finché fu ucciso per loro mano, come aveva predetto, sulla strada da Como a Milano.

     

    Parola di Dio del Giorno (Giovanni 3,16-21)

    Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.  Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

     

    Riflessione Per Il Giorno (L. Cammaroto)

    Credevo che avessero ucciso Gesù e oggi l’ho visto baciare un lebbroso. Credevo che avessero cancellato il suo nome e oggi l’ho sentito sulle labbra di un bimbo. Credevo che avessero crocefisso le sue mani pietose e oggi l’ho visto medicare una ferita. Credevo che avessero trafitto i suoi piedi e oggi l’ho visto camminare nelle strade dei poveri. Credevo che l’avessero ucciso una seconda volta sotto le bombe e oggi l’ho sentito parlare di pace. Credevo che ne avessero soffocato la voce fraterna e oggi l’ho sentito dire: “Perché, fratello?” a uno che picchiava un altro. Credevo che Gesù fosse morto nel cuore degli uomini e seppellito nella dimenticanza, ma ho capito che Gesù risorge ogni volta che ogni uomo ha pietà di un altro uomo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché giovani e ragazze riscoprano l’importanza della vita casta e libera dal male

     

     Cattura

    DON’T FORGET…RICORDA

    B. PIERINA MOROSINI

    Con Maria Goretti e Antonia Mesina, Pierina è martire della dignità femminile. Nata a Fiobbio di Albino (Bg) nel 1931, dopo le elementari e la guerra, è operaia in un cotonificio di Albino, contribuendo al bilancio familiare. L’adesione all’Azione cattolica amplia l’impegno di sostenitrice di missioni e seminario. Ogni mattina riceve la comunione e nel tragitto casa-fabbrica recita il Rosario. Nel 1947 si reca a Roma per la beatificazione di Maria Goretti. Nel 1957, tornando dal lavoro, è aggredita da un giovane che cerca di violentarla. Pierina tenta di farlo ragionare e fugge. Il giovane la insegue e la colpisce con un sasso. Muore due giorni dopo senza riprendere conoscenza.

    gingol

     

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