“FOREVER YOUNG”
Il viso contratto e l’agitazione nervosa, tradiscono insieme all’ansia che fa di tutto per comunicare, anche l’età che fa di tutto per nascondere: “Quel ragazzo…” ripete in continuazione riferendosi a un familiare che dopo aver perso il lavoro rischia di perdere anche la casa. “E’ suo nipote?” le chiedo con poco tatto. “Ma no, è mio cognato”. “Quanti anni ha?”. “E’ vicino ai sessanta. Se quel povero ragazzo –insiste- riuscisse a trovare un lavoro che lo porti alla pensione…”. “Mi scusi, ma perché chiama “ragazzo” un sessantenne? E’ uomo fatto e pure un po’ finito!”. “Mah, oggi si rimane sempre tutti un po’ ragazzi” fa lei abbozzando un sorriso. “Sarà per questo che ci si aspetta che tocchi sempre a qualcuno di più “grande” di toglierci dai guai…”. E a questo punto mi assale il sospetto che il buon Dio abbia deciso di prolungare la vita di noi uomini d’oggi, a causa del ritardo nella nostra maturazione.
– don Davide –
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