Quell’esistenza “in via di acquisizione”

    Il permesso di soggiorno sta per scadere ed ha bisogno di trovare quanto prima un contratto di lavoro; per questo chiede al suo responsabile di dargli una mano a redigere il “curriculum” che tutti gli chiedono. “Cominciamo: sei nato il…?”. “1-1-1998” risponde sicuro il ragazzo. “1° gennaio…dite tutti così” protesta l’educatore. “E’ tutto giusto –si difende il giovane africano- anche se a dire il vero sarei nato l’anno prima, il 1997”. Ed è solo l’inizio. “Siccome tutti mi chiedono la patente, scrivi che ce l’ho, ma in via di acquisizione”. “Guarda che non funziona così: o ce l’hai o non ce l’hai” osserva l’altro. Ma lui tira diritto: “Scrivi così, che va bene”. “Titolo di studio?”. “In Africa o in Italia?”. “In Italia ovvio: da quanti anni sei nel nostro paese?”. “Sono arrivato sei anni fa e ora sto terminando le medie. Scrivi: licenza media in via di acquisizione”. E siamo a due. A questo punto l’educatore ricorda che il ragazzo è stato alcuni anni ospite di una centro di accoglienza a Cagliari e che là gli avevano fatto frequentare le scuole. “E’ vero: ho fatto le superiori” conferma. “Fammi capire: tu hai fatto le superiori prima delle medie?” gli chiede il responsabile sempre più interdetto. Al che, senza il minimo imbarazzo lui risponde: “Che cosa vuol dire? Lì si era in Sardegna. Qui siamo a Bergamo”.

    – don Davide –

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