Sabato 12 agosto 2023

     

    XVIII settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma di S. Giovanna F. de Chantal

    L’amore è ingrato, infermo e indegno del nome d’amore se non è fedele nel compiere ogni giorno la volontà di Dio.

     

    Preghiera salmo 17

    Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici.

    Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Giovanna F. Frémiot de Chantal

    La vita di Giovanna Frémiot de Chantal è indissolubilmente legata alla figura di Francesco di Sales, suo direttore e guida spirituale, e di cui fu seguace e al tempo stesso ispiratrice e collaboratrice. Nata a Digione nel 1572, a vent’anni sposò il barone de Chantal, da cui ebbe numerosi figli.

    Rimasta vedova, avvertì sempre di più il desiderio di ritirarsi dal mondo e di consacrarsi a Dio. Sotto la guida di Francesco di Sales, diede vita a una fondazione intitolata alla Visitazione e destinata all’assistenza dei malati. L’Istituto si diffuse presto nella Savoia e in Francia.

    Ben presto seguirono Giovanna, diventata suor Francesca, numerose ragazze, le Visitandine, come erano chiamate e universalmente note le suore dell’Istituto. Prima della sua morte, avvenuta a Moulins il 13-12-1641, le case della Visitazione erano 75, quasi tutte fondate da lei.

     

    Parola di Dio del giorno Mt 17,14-20

    Si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».

    E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me».

    Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede.

    In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

     

    Riflessione del giorno

    Risale al 1188 la documentazione che riguarda la donazione di un terreno da parte di Umberto III di Savoia, che diede in uso l’area ai canonici regolari di S. Antonio di Vienne, in seguito noti come “Antoniani”, con l’intento di creare una struttura dotata di foresteria per i pellegrini e di una sorta di lazzaretto per coloro i quali erano afflitti dal “fuoco di sant’Antonio”. Nella foto: sul fondo la facciata della chiesa del monastero e a sinistra quella dell’ospedale di S. Antonio.

    Ai tempi antichi dei greci e dei romani, la malattia era vista come la conseguenza di un peccato, di uno sfavore divino. Chi era ammalato doveva perciò tentare di riconquistarsi la benevolenza degli dei con offerte e sacrifici. Per i cristiani, invece, la persona malata era Cristo. Non figura di Cristo: proprio Cristo, e in quanto tale occorreva accoglierlo e curarlo al meglio. Nel medioevo la Francia contava oltre duemila ospedali, in tutta Europa erano quasi ventimila.

    In essi l’arredo, i pasti, l’assistenza erano tutte della massima qualità possibile. I sacerdoti che facevano assistenza, per esempio ai lebbrosi, ovviamente avevano alte probabilità di rimanere contagiati. Chi poteva accettare di fare un mestiere tanto pericoloso, se non per qualcosa di differente dallo stipendio?  L’ingresso dell’Ospedale del monastero di S. Antonio di Ranverso in provincia di Torino, era imponente come quello di una chiesa: perché in ambedue potevi trovare fisicamente Gesù.

    Poi arrivò l’Umanesimo e il culto della “dea Ragione” e poco a poco la cura dei sofferenti passò in mano a professionisti che non condividevano le stesse vedute. Oggi il paziente è visto come un caso da curare, nella migliore delle ipotesi; e sappiamo cosa si auspica per gli incurabili. Chissà cosa sarebbe se ancora oggi si avesse la stessa consapevolezza verso chi soffre che dimostra quell’ingresso di più di mezzo millennio fa. (dal blog di C. Miriano).

     

    Intenzione di Preghiera

    Perché nei poveri, nei bisognosi, nei malati, anziani e sofferenti impariamo a vedere la stessa persona di Gesù e ad accoglierli e amarli come Cristo stesso.

     

    Don’t Forget! 12 AGOSTO: IN QUESTO GIORNO ACCADDE…

    1099 – Prima crociata: battaglia di Ascalona – I Crociati sconfiggono i Saraceni e viene fondato il Regno di Gerusalemme, guidato da Goffredo di Buglione

    1765 – L’imperatore moghul Shah ‘Alam II ed il maggiore generale britannico Robert Clive, firmano il trattato di Allahâbâd. È l’inizio del dominio britannico in India.

    1898 – Un armistizio pone fine alla guerra ispano-americana.

    1908 – Viene costruita la prima Ford Model T.

    1944 – Eccidio di S. Anna di Stazzema: tre compagnie delle SS con l’ausilio di alcuni collaborazionisti italiani della RSI, uccidono 560 civili.

    1953 – L’Unione Sovietica fa detonare la sua prima bomba all’idrogeno

    1976 – Massacro di Tel al-Zaatar: nel corso della guerra civile libanese vengono massacrati tra i 1.500 e i 3.000 rifugiati palestinesi in un campo nella zona nord-orientale di Beirut

    2000 – Il sottomarino nucleare russo K-141 Kursk affonda nel Mare di Barents in un’esercitazione: muoiono tutti i 118 marinai dell’equipaggio.

     

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