XXXII Settimana tempo Ordinario
nell’immagine i ragazzi del Centro Meta – fotografia di Paolo Baraldi
Iniziamo la Giornata Pregando (S. Paolo)
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Giosafat Kuncewycz Vescovo e martire
Nasce a Wolodymyr (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il grande difensore della Chiesa uniate. A vent’anni era entrato tra i monaci basiliani. Monaco, priore, abate e finalmente arcivescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto.
Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 18,1-8.
Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Riflessione Per Il Giorno (Da: La preghiera della rana)
Un tale si avvicinò a un discepolo del mistico musulmano Bahaudin e gli domandò: “Dimmi perché il tuo maestro nasconde i suoi miracoli. Ho raccolto personalmente dei dati che dimostrano in modo incontestabile che egli è stato presente in più luoghi diversi nello stesso momento; che ha guarito la gente con la forza della preghiera, ma dice loro che è stata opera della natura; che ha aiutato persone in difficoltà e poi lo ha attribuito alla loro buona sorte. Perché si comporta così?” “So perfettamente di che cosa stai parlando”, disse il discepolo, “perché anch’io ho notato queste cose, e credo di poter rispondere alla tua domanda. Prima di tutto, il maestro detesta essere al centro dell’attenzione. In secondo luogo, egli è convinto che quando la gente comincia ad avere interesse per i miracoli, non ha più alcun desiderio di imparare nulla che sia veramente valido dal punto di vista spirituale”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché l’Anno Santo della Misericordia produca nei battezzati un profondo rinnovamento.
Don’t forget!
Chiusura dell’anno Santo della Misericordia in Diocesi di Bergamo
Anche la Chiesa della Casa Centrale del Patronato S. Vincenzo in via Gavazzeni 3 a Bergamo fa parte delle Chiese Giubilari indicate dal Vescovo e in varie occasioni singoli e gruppi vi hanno celebrato l’Anno Santo della misericordia. Stasera e domani avranno luogo anche da noi le celebrazioni finali e la chiusura della porta Santa secondo il seguente programma:
Sabato ore 17,00: veglia di preghiera per partecipare al Giubileo della Misericordia
Sabato ore 18,00: S. Messa prefestiva
Sabato ore 20,30: Concerto del Coro S. Cecilia di Mozzo
Domenica ore 7,45: S. Messa
Domenica ore 11,00: S. Messa solenne di chiusura dell’Anno della Misericordia
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