Sabato 14 settembre 2024

     

    XXIII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 14 settembre…

    629 – L’imperatore Eraclio rientra in trionfo a Costantinopoli dopo la vittoria nella guerra contro i Persiani (602-629) portando in trionfo la reliquia della Vera Croce da lui riscattata

    1224 – Francesco d’Assisi riceve le stimmate sul Monte della Verna

    1812 – L’esercito russo dà fuoco a Mosca per impedire che Napoleone la catturi

    1953 – Nikita Khruščëv è eletto primo segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica

    1965 – Apertura del quarto ed ultimo ciclo del Concilio Vaticano II

     

    Aforisma di Milan Todorov

    “Assassino e vittima non si conoscevano prima, ma il bisogno di contatto umano ha fatto il resto.”

     

    Preghiera

    O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la croce del tuo Figlio unigenito, concedi a noi, che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero, di ottenere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Esaltazione della S. Croce

    Questa festa nacque a Gerusalemme, nell’anniversario della dedicazione, avvenuta il 14 settembre 335, delle due basiliche fatte edificare da Costantino, una sul Golgota (ad Martyrium), l’altra presso il S. Sepolcro (Anastasis), anche a seguito del ritrovamento delle reliquie della croce da parte di Elena, madre dell’imperatore.

    La croce, già strumento del più terribile fra i supplizi, che Costantino nel 320 proibì di usare, per il cristiano è l’albero della vita, il talamo, il trono, l’altare della Nuova Alleanza: dal Cristo, nuovo Adamo morto sulla croce, è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. La croce è il segno della signoria di Cristo su coloro che nel Battesimo sono configurati a lui nella morte e nella gloria (cfr. Rm 6, 5).

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 3,13-17

    Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

    Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

     

    Centenario della Parrocchia della Malpensata – 1924-2024

     

    S. Croce in Malpensata è la parrocchia della città e diocesi di Bergamo a cui appartiene anche il Patronato S. V. (più precisamente casa centrale, Casa del giovane e Conventino). Con decreto 5-8-1922, il vescovo Luigi Maria Marelli erigeva il territorio della vicinia detta Malpensata, compresa entro la parrocchia di S. Alessandro in Colonna, in vicariato parrocchiale (decreto 5-8-1922). In seguito, furono aggregate altre piccole porzioni smembrate dalla parrocchia urbana di S. Maria delle Grazie e da quella di Colognola.

    La chiesa fu edificata con decreto del vescovo Luigi Maria Marelli del 5-8-1922 come sussidiaria della chiesa di S. Alessandro in Colonna. Nel 1923 fu elevato il campanile in pietra con la posa del concerto di otto campane. La chiesa dedicata alla S. Croce fu consacrata il 23-5-1924.

    Con decreto 10 giugno 1933, lo stesso vescovo Marelli provvedeva alla definitiva erezione in parrocchia autonoma del vicariato della Malpensata, ed aggregava la nuova parrocchia alle parrocchie urbane. La chiesa della S. Croce è il principale luogo di culto cattolico della Malpensata ed è stata elevata a parrocchiale il 10 giugno 1933.

    Quanto alla zona e al suo nome di Malpensata, essa ricorda molto le località di Malpensa o Malpaga così come diverse altre, che letteralmente indicano luoghi insalubri o comunque poveri di risorse. Se poi si apprende che l’area in passato era indicata con il termine di “Patirazza”, cioè luogo dei patimenti a causa della presenza del cimitero e di un lazzaretto, allora si capisce perché sia stata chiamata così.

    Negli ultimi anni l’azione della parrocchia e dell’Oratorio, la sua collocazione tra la stazione e l’autostrada, la bonifica della zona dalla micro-delinquenza, l’ampliamento del parco ed altri interventi hanno migliorato il quartiere che si è già cominciato a chiamare “Ben-pensata”.  

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per coloro che ad ogni età soffrono a causa della malattia mentale, perché ad essi siano offerte le cure necessarie dalle strutture sanitarie e l’amore dei fratelli.

     

    Don’t Forget! Bergamo ieri e oggi

     

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