Sabato 15 febbraio 2025

V Settimana Tempo Ordinario

Avvenne il 15 febbraio…

1113 – Papa Pasquale II riconosce gli Ospitalieri: nasce l’Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme

1798 – Nasce la Repubblica Romana, su modello francese, dopo che il potere temporale di papa Pio VI è dichiarato decaduto.

1898 – La USS Maine esplode nel porto dell’Avana: gli Usa dichiarano guerra alla Spagna.

1944 – Sul fronte italiano ha luogo il bombardamento dell’abbazia di Montecassino.

1971 – Viene completata la decimalizzazione della sterlina britannica.

1989 – L’Unione Sovietica annuncia che tutte le sue truppe hanno lasciato l’Afghanistan.

Aforisma dal libro del Siracide cap. 5

“Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo; altrimenti mettiti la mano sulla bocca. Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell’uomo è la sua rovina.”

Preghiera

Custodisci con paterna bontà la tua famiglia, Signore e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

Santo del giorno

La loro vita viene ricostruita dalla «Legenda maior». Di storico vi è l’esistenza dei due giovani cavalieri, convertiti alla fede, tra i primi evangelizzatori del Bresciano e morti martiri tra il 120 e il 134 al tempo dell’imperatore Adriano.

La tradizione arricchisce di particolari il loro martirio. La loro conversione è attribuita al vescovo Apollonio che ordina Faustino presbitero e Giovita diacono. Il loro successo nella predicazione, però, li espone all’odio dei maggiorenti di Brescia che invitano il governatore della Rezia Italico a eliminare i due col pretesto di mantenere l’ordine pubblico.

La morte di Traiano ritarda però i piani del governatore, che approfittando della visita del nuovo imperatore Adriano a Milano, denuncia i due predicatori come nemici della religione pagana. Diversi eventi miracolosi li risparmiano dalla morte e spingono numerosi pagani – tra cui la moglie di Italico, Afra – a convertirsi. Portati a Milano, Roma e Napoli verranno decapitati infine a Brescia.

Parola di Dio del giorno Marco 8,1-10

Poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».

Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.

Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca coi suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanutà».

Riflessione dal blog di Costanza Miriano

Nel saggio sulla Rivoluzione Francese “L’Ancient Regime e la rivoluzione”, Alexis de Tocqueville asseriva: “L’ideale che la Rivoluzione Francese si prefigge non è solo un cambiamento nel sistema sociale francese ma la rigenerazione dell’intera razza umana. Essa ha creato un’atmosfera di fervore missionario e, indubbiamente, ha assunto tutti gli aspetti di una rinascita religiosa, per la grande costernazione degli osservatori contemporanei. Sarebbe forse più vero dire che si è sviluppata in una specie di religione”.

Questa divinità nel periodo rivoluzionario era rappresentata iconicamente da una prostituta travestita da Dea Ragione assisa sull’altare di Notre Dame, è un demone mai sazio che ha bisogno dei suoi riti e dei suoi miti. Sponsorizzati, ironicamente, asserendo che li si fa per liberarsi dalla superstizione. Perché c’è bisogno di un nemico, è chiaro. Una volta battuto questi, si passa al seguente, spesso entrando in conflitto con le asserzioni precedenti. Solo per limitarci agli ultimi anni, la lotta omosessualista cozza con il precedente femminismo, e a sua volta è in contrasto con l’ultima frontiera transessuale.

I figli del progresso divorano i loro padri in un progresso che paradossalmente è così avanti da fare tutto il giro e rispuntare dalla parte opposta, cancellando millenni di civiltà per riportare in auge pratiche di tempi remoti. Torna indietro asserendo che eppur bisogna andar avanti a conquistare la primavera, quel paradiso che non esiste, perseguitando chi si sofferma, gli eretici. Rimane la domanda: ma chi sono questi nuovi credenti? Credono davvero, o sono solo “denaro, lussuria e potere” che li spingono a sposare cause che vanno contro l’evidenza e la realtà?

Un giovane manager descrive così uno degli incontri vocazionali tra novelli sacerdoti: “In verità, le conversazioni erano noiose. Ci potevano anche essere alcuni veri credenti ma molti, me compreso, stavano impersonando un cinico gioco di ruolo – scegliendo con cura le nostre parole e posizionandoci per approvazione sociale in modo da essere investiti da credenziali e opportunità economiche. Eravamo un gruppo di conformisti egoisti che sceglieva di stare sul sentiero verso le posizioni manageriali in potenti istituzioni americane”. Chissà quanto resisteranno questi “nuovi valori” e i loro sacerdoti con i fondi tagliati, chissà se era vera fede oppure no. Non mi pare che ci siano molti profeti decisi al martirio. Mi sembra invece che il riposizionamento sia già iniziato.

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché prima di giudicare gli altri, guardiamo dentro noi stessi e chiediamo a Dio che ci insegni la conversione e la purificazione.

Don’t Forget! Beati della carità

BEATO VINCENZO VILAR DAVID MARTIRE

1889-1937

Un imprenditore salito alla gloria degli altari il 1° ottobre 1995 è Vincenzo Vilar David. Nacque il 28-6-1889 in Spagna, a Valenza, ultimo degli otto figli di una famiglia cristiana, proprietaria di una fabbrica di ceramiche che aveva acquistato fama internazionale. Allegro, estroverso, con una fede robusta che si traduceva in concrete opere di carità, Vincenzo si laureò in Ingegneria industriale e alla morte dei genitori, si impegnò nella conduzione dell’azienda di famiglia e si distinse per il modo originale con cui la dirigeva, trattando i dipendenti come amici, aiutandoli e andando a trovarli se malati.

Vincenzo altro non faceva che seminare amore sul lavoro come da sempre stava facendo nel gruppo degli amici e tra i poveri della parrocchia. Non si tirò indietro neanche davanti agli impegni amministrativi che gli furono proposti e per 7 anni fu vicepresidente della Corporazione Municipale della città, lasciando l’esempio di persona integerrima che cercava il bene della sua gente. A 33 anni si sposò con Isabella Rodes Reig che condivise i suoi ideali e il suo impegno e che da quel momento diventò la più valida collaboratrice della sua attività in parrocchia e delle sue opere di carità.

Sul piano culturale era impegnato a fondare il “Patronato Parrocchiale di Azione Sociale” per l’educazione dei ragazzi al fine di contrastare l’attivismo antireligioso che negli anni ‘30 il governo spagnolo stava attuando. Quando scoppiò la guerra civile e la conseguente persecuzione antireligiosa del 1936 Vincenzo era una persona troppo in vista e impegnata per passare inosservato ed era anche troppo coraggioso.

Diventò l’ombra del suo parroco che aiutò e difese fino al martirio; accolse in casa sua preti e religiosi cercando di salvarli; continuò come sempre, nonostante le minacce. Inevitabile l’arresto: in Tribunale si dimostrò tutto d’un pezzo, contento e sereno come sempre era vissuto ed aveva operato e perdonò i persecutori pochi istanti prima che lo finissero a fucilate, il 14-2-1937.