X Settimana T. Ordinario anno B
Avvenne il 15 – 6 …
1215 – Re Giovanni d’Inghilterra appone il sigillo reale sulla Magna Carta
1864 – Viene fondata a Milano la Croce Rossa Italiana
1959 – Viene emanato il primo testo unico del Codice della strada.
1978 – Giovanni Leone si dimette dalla carica di sesto presidente della Repubblica Italiana
1994 – Vengono stabilite relazioni diplomatiche fra Israele e Città del Vaticano
Santo del giorno
Luigi Maria Palazzolo, prete Bergamasco, fin dagli inizi del suo ministero si dedicò all’educazione dei ragazzi abbandonati. Col tempo comprese di doversi occupare anche delle ragazze, avviando l’Opera di S. Dorotea nel popoloso e povero quartiere bergamasco di S. Bernardino. Il 22-5-1869, con Teresa Gabrieli, iniziò l’Istituto delle “Suore delle Poverelle”. Fondò anche un Istituto maschile, i Fratelli della S. Famiglia, che però si estinsero nel 1928. Don Luigi morì a Bergamo, nella Casa Madre del suo Istituto, il 15-6-1886. È stato beatificato il 19-3-1963 in S. Pietro a Roma da San Giovanni XXIII e canonizzato il 15-5-2022 da papa Francesco. I suoi resti mortali sono venerati a Bergamo, nella chiesa della Casa Madre in via San Bernardino 56.
Parola di Dio del giorno Matteo 5,27-32
Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Riflessione del giorno
Cercava un monaco per confessare i peccati e ricevere il perdono del Signore Gesù. Era un ragazzo di dodici anni. Il monaco lo ascoltò con attenzione: uno dei peccati frequenti che preoccupavano il ragazzo era: “Mi sono arrabbiato con i genitori e i miei fratelli, e molte volte anche con i miei amici. Chiedo perdono a Gesù, e a te, e a te chiedo consiglio come fare”. Il monaco non sgridò il ragazzo, ma gli disse: “Lo sai che a Gesù non fanno problema quelli che si arrabbiano? Ha scelto due di loro per farli suoi discepoli”: Il ragazzo lo guardò stupito. “Sì, gli apostoli Giacomo e Giovanni, due fratelli, hanno ricevuto da Gesù il soprannome di “figli del tuono”, tanto il loro arrabbiarsi era rumoroso. Se t’arrabbi significa che sai reagire, che non sei una pappa molla. Il che va bene. Puoi però dominare le tue rabbie. Invece di adirarti per cose da nulla, o per il tuo egoismo, fallo per cose che meritano. Per esempio, arrabbiati per le cose contrarie alla volontà di Dio”. Il ragazzo ricevette il perdono e manifestò il desiderio di ascoltare ancora. L’anziano monaco ne approfittò per parlare di cose serie con il ragazzo che aveva l’età di Gesù quando procurò un grattacapo ai suoi genitori che pensavano di averlo perduto e lo ritrovarono nel tempio che parlava con i dottori della legge.
Intenzione di preghiera
Per le suore dell’Istituto Palazzolo e la loro benemerita opera a favore dei malati e dei poveri
Don’t Forget! DIVINA COMMEDIA di DANTE ALIGHIERI
Striscia di Gaza 2024: la pace dimenticata
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