XXVIII Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di S. Teresa d’Avila)
Spirito Santo che unisci la mia anima a Dio, muovila con ardenti desideri e accendila col fuoco del tuo amore. Sii per sempre lodato e Benedetto per il grande amore che affondi su di me! Dio mio e mio Creatore è mai possibile che vi sia qualcuno che non ti ami? Per tanto tempo non ti ho amato! Perdonami, Signore. O Spirito Santo, concedi all’anima mia di essere tutta di Dio e di servirlo senza alcun interesse personale, ma solo perché è Padre mio e mi ama. Mio Dio e mio tutto, c’è forse qualche altra cosa che io possa desiderare? Tu solo mi basti. AMEN.
Teresa di Gesù (d’Avila) Vergine e Dottore della Chiesa
Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent’anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare alla «conversione», a 39 anni. Nel Carmelo attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla contemplazione l’intensa attività di riforma dell’Ordine carmelitano. Dopo il monastero di Avila, si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell’intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582
La Parola di Dio del giorno (Lc 12,8-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire”.
Riflessione Per Il Giorno (Le più belle poesie: W. Shakespeare – Sonetto 24)
Mine eye hath play’d the painter and hath stell’d Thy beauty’s form in table of my heart; My body is the frame wherein ‘tis held, And perspective it is the painter’s art. For through the painter must you see his skill, To find where your true image pictured lies; Which in my bosom’s shop is hanging still, That hath his windows glazed with thine eyes. Now see what good turns eyes for eyes have done: Mine eyes have drawn thy shape, and thine for me Are windows to my breast, where-through the sun Delights to peep, to gaze therein on thee; Yet eyes this cunning want to grace their art; They draw but what they see, know not the heart. |
Il mio occhio ha fatto la parte del pittore e tracciato la forma della tua bellezza sulla tavoletta del mio cuore. Il mio corpo è la cornice in cui è tenuta, e, fatta in prospettiva, è la migliore arte del pittore, poiché con l’occhio del pittore devi vederne la maestria per scoprire dove stia la tua fedele immagine dipinta che è sempre appesa nella bottega del mio petto, le cui finestre sono invetriate dai tuoi occhi. Ora vedi che bei servigi gli occhi ha reso agli occhi: i miei hanno ritratto al tua figura, e i tuoi per me sono finestre nel mio petto, attraverso cui il sole si diletta a sbirciare, per ammirar là dentro te. Ma agli occhi manca la scaltrezza che ne aggrazi l’arte: ritraggono solo ciò che vedono, non conoscono il cuore. |
Intenzione del giorno
Preghiamo per le persone consacrate: diano testimonianza che seguire Gesù Cristo, con cuore libero e ardente, al servizio dei fratelli, conduce alla vera gioia
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