Sabato 16 settembre 2023

     

    XXIII settimana T. Ordinario

     

    Accadde il 16 settembre…

    1620: Da Plymouth parte la Mayflower, la nave con i Padri Pellegrini diretti in America del Nord

    1810: Inizia la guerra d’indipendenza del Messico.

    1908: Viene fondata la General Motors

    1920: Un carretto carico di esplosivo esplode a Wall Street, New York; unico responsabile della strage è l’anarchico italiano Mario Buda. Nell’attentato 33 morti e 200 i feriti

    1997: muore il celebre soprano e grande diva Maria Callas

    1982: Massacro di Sabra e Shatila: migliaia i morti

     

    Aforisma di Nicolàs Gòmez Dàvila

    Invecchiare con dignità è un compito da svolgere istante per istante.

     

    Preghiera del giorno

    Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore; sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore. Su tutte le genti eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria. Chi è come il Signore, nostro Dio, che si china a guardare sui cieli e sulla terra? Solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero. Gloria…

     

    Santo del giorno

    S. CORNELIO, originario di Roma, fu eletto papa nel 251 per la sua umiltà e bontà, dopo un periodo di sede vacante a causa della violenta persecuzione di Decio. L’eretico Noviziano lo contrastò scatenando uno scisma ma Cornelio fu riconosciuto da quasi tutti i vescovi, primo fra tutti S. Cipriano. Morì nel 253, imprigionato a Civitavecchia, durante la persecuzione di Gallo.

    S. CIPRIANO, vescovo e martire, nacque a Cartagine verso il 210. Tre anni dopo la sua conversione alla fede cristiana, fu eletto vescovo della sua città. Ritiratosi in clandestinità durante la persecuzione di Valeriano, venuto a conoscenza di essere stato condannato a morte, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258.

     

    Parola di Dio Luca 6,43-49

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.

    L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia.

    Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

     

    Riflessione detti e fatti dei monaci del nuovo deserto

    Un giovane disse all’abba: “Vorrei capire il mistero che Gesù ha espresso con le parole: «Questo è il mio corpo, che è per voi»”. Abba Felice lo fissò e con decisione gli disse: “Questo mistero lo capirai quando lo vivrai, quando farai del tuo corpo un dono per onorare Gesù e per ubbidirgli. Il tuo corpo lo donerai in molti modi: non avrai più energie per te, né tempo da buttare o da spendere nel vuoto o nei divertimenti. Comprenderai qualcosa di ciò che significava per Gesù dare il suo corpo per essere mangiato”.

    Il giovane rispose: “Non mi spieghi altro, abba?”. Allora Felice riprese: “Gesù aveva in mano il pane e lo dava a quelli che aveva scelto. Essi avevano visto che i ciechi, i sordi, i muti e altri malati toccati dalle dita di Gesù erano guariti. Ebbene, che succederà se al posto di toccare il suo Corpo lo mangiamo addirittura? Potremo guarire il loro corpo, se è malato, e potremo risanare la loro anima, se inferma, rovinata dal peccato.

    Per questo quel Pane è stato chiamato anche Farmaco di salvezza o medicina di immortalità! I suoi discepoli non riuscivano nemmeno a immaginare che sarebbero potuti diventare tutt’uno con lui”. Il giovane s’illuminò, e disse: “Abba, grazie. Preparami a mangiarlo con la fede della donna che ha toccato solo il suo mantello. Perdona i miei peccati, che di certo frenano l’efficacia del Farmaco”. E si confessò per partecipare alla santa Liturgia.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché la nostra fede sia fondata sulla roccia che è la persona di Gesù Cristo e diventi sempre più solida nella comunione al corpo e sangue di Lui.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    12 SETTEMBRE DERNA, LIBIA Le macerie della città più colpita dalle alluvioni nel nord-est del paese, che secondo le autorità locali hanno provocato la morte di 5mila persone (ma si teme che la cifra possa salire fino a 20.000) e 30.000 sfollati. AP PHOTO/ JAMAL ALKOMATY

     

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