28.a settimana tempo ordinario
Avvenne il 18 ottobre…
1009 – il califfo Al-Hakim ordina la distruzione della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
1081 – Durazzo: i Normanni di Roberto il Guiscardo sconfiggono l’esercito dell’imperatore di Bisanzio Alessio I Comneno
1685 – Luigi XIV promulga l’editto di Fontainebleau e revoca quello di Nantes che proteggeva i protestanti francesi.
1810 – Viene fondata la Scuola Normale Superiore di Pisa.
1867 – Gli Stati Uniti d’America prendono possesso dell’Alaska.
1968 – Bob Beamon, con 8,90 m. fa il record del mondo di salto in lungo alle Olimpiadi del Messico.
1989 – La NASA lancia la sonda Galileo per studiare Giove e i suoi satelliti.
Aforisma di Ennio Flaiano
«I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume».
Santo del giorno

Figlio di pagani, Luca appartiene alla 2.a generazione cristiana. Compagno e collaboratore di S. Paolo, che lo chiama «il caro medico», è l’autore del 3° Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Al suo Vangelo premette 2 capitoli nei quali racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne».
Il cuore dell’opera, invece, è costituito dalla predicazione da Gesù nel viaggio che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, dalla Grecia a Roma. I protagonisti di questa impresa sono Pietro e Paolo. A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani.
Luca conosce le debolezze della comunità cristiana e prende atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Luca sarebbe morto martire a Patrasso in Grecia..
Preghiera Colletta
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio Luca 11,29-32
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Riflessione Mattutino di Mons. Ravasi
La differenza culturale tra i francesi e gli spagnoli è che noi spagnoli sappiamo tutto della Francia, e i francesi non sanno nulla della Spagna. Quando due inglesi si incontrano, il loro primo argomento di conversazione è il tempo. Gli italiani, questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati… Certo, esiste un’Europa unita, ma il suo limite e la sua bellezza sono quelli di essere come un mosaico multicolore che ciascuna nazione imposta nel suo spazio a suo modo con genialità e originalità.
Abbiamo, così, voluto convocare oggi alcuni di questi popoli con la loro ironia che attinge a verità più intime e radicate. Il regista spagnolo Luis Buñuel nella prima citazione sbertuccia bonariamente la grandeur francese un po’ sussiegosa e spocchiosa. È poi la volta dello scrittore settecentesco Samuel Johnson che irride la vacuità e la piattezza della conversazione durante il tè o nei club. Infine il nostro Ennio Flaiano, sempre sferzante, bolla l’eterno vizio italiano della raccomandazione secondo la tradizionale bandiera del “tengo famiglia”.
In realtà, vizi e virtù – sarà frutto anche questo della globalizzazione – stanno sempre più uniformandosi, stingendo quei colori che rendevano così policromo e vario il mosaico europeo. Permangono, certo, le lingue, sulle quali però si sta stendendo una patina grigia di inglese approssimativo; sussistono le tradizioni locali che cercano di conservare le loro identità un po’ ammaccate.
Ora, però, altri popoli lontani bussano alle nostre frontiere e alle porte delle nostre case. È, allora, importante conservare due grandi valori: il proprio volto culturale e spirituale, ossia le nostre radici identitarie, ma anche lo spirito di apertura, fatto di accoglienza e dialogo, che è l’imprinting della grande tradizione cristiana europea.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché il processo di pace in Terra Santa sia rispettato da tutti e sostenuto dalla comunità internazionale e si abbandonino le continue polemiche che avvelenano anche le cose buone.
Don’t Forget! Foto della settimana
MARTEDÌ 14 OTTOBRE – ROMA, ITALIA
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con papa Leone XIV al Quirinale
PAOLO GIANDOTTI/UFFICIO STAMPA QUIRINALE VIA ANSA
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