Settimana Santa
nell’immagine il dettaglio della mano del Cristo morto dipinto da Hans Holbein
Proverbio del Giorno
«Questo cero, o Signore, risplenda di luce che mai si spegne. Lo trovi acceso la stella del mattino, questa stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti fa’ risplendere sugli uomini la sua luce serena».
Iniziamo la Giornata Pregando (Canti della liturgia)
O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Ascoltiamo La Parola di Dio (Lc 24,1-12)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano a esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Riflessione Per Il Giorno (la veglia pasquale)
Questa notte di veglia in onore dei Signore è definita a ragione «la veglia madre di tutte le veglie» (S. Agostino). In questa notte il Signore «passa» per salvare e liberare il suo popolo oppresso dalla schiavitù; in questa notte Cristo «è passato» alla vita vincendo la morte; questa notte è celebrazione del nostro «passaggio» in Dio attraverso il battesimo, la confermazione e l’eucaristia. La veglia ha 4 momenti:
— LITURGIA DELLA LUCE: Dio ci «ha chiamati dalle tenebre alla sua luce ammirabile» (1 Pt 2,9) e davanti a noi ha dischiuso un orizzonte di vita e di libertà. Ecco perché si innalza il «canto nuovo» (il preconio, il gloria, l’alleluia) come ricordo delle meraviglie operate dal Signore nella nostra storia di «salvati», e come rendimento di grazie per una vita di luce,
— LITURGIA DELLA PAROLA: le letture dell’Antico Testamento sono compendio della storia della salvezza. La Pasqua di Cristo tutto adempie e ricapitola e la Chiesa medita ciò che Dio ha fatto nella storia. Questi eventi e promesse vanno riletti come realtà che si attuano nell’ «oggi» e sono dono e mèta da perseguire continuamente.
— LITURGIA BATTESIMALE: Nelle acque del battesimo è inghiottito il mondo del peccato e riemerge la creazione nuova. Coi nuovi battezzati, la Chiesa fa memoria dei suo passaggio pasquale, e rinnova nelle «promesse battesimali» la propria fedeltà al dono ricevuto e agli impegni assunti in un continuo processo di rinnovamento, di conversione e di rinascita.
— LITURGIA EUCARISTICA: è il vertice del cammino quaresimale e della veglia: partecipando al corpo e sangue del Signore, la Chiesa offre se stessa in sacrificio spirituale per essere sempre più inserita nella pasqua di Cristo. Egli rimane per sempre con i suoi nei segni del suo donami perché essi imparino a passare ogni giorno da morte a vita nella carità.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i sacerdoti e i Vescovi testimonino con coraggio e generosità la loro fede.
Santo del Giorno S. ANICETO PAPA Di origine sira, durante il papato accolse a Roma il vescovo di Smirne, Policarpo, per discutere circa il problema della data di Pasqua, celebrata in Occidente sempre di domenica e in Oriente il 14 Nisan, in qualunque giorno cadesse. Ma la questione restò aperta fino ad oggi. |
Don’t forget! 20-04-1993: muore MONS. TONINO BELLO, di cui è stata avviata la causa di beatificazione. Nato ad Alessano,18 marzo 1935, in Salento, il più povero sud Pugliese e morto a Molfetta, 20 aprile 1993, dov’è stato vescovo per quasi 13 anni e dove al funerale c’erano 60 mila persone. “Solo se avremo servito potremo parlare e saremo creduti. L’unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio. Conta più un gesto di servizio che tutte le prediche e le omelie!” |
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