Sabato 19 ottobre 2024

     

    XXVIII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 19 ottobre…

    202 a.C. – Scipione sconfigge Annibale nella battaglia di Zama.

    1469 – Le nozze fra Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona pongono le basi per la reconquista

    1812 – Napoleone Bonaparte si ritira dalle porte di Mosca.

    1912 – L’Italia prende possesso di Tripoli, in Libia, dall’Impero ottomano.

    2003 – A Roma, in Piazza S. Pietro viene beatificata Madre Teresa di Calcutta.

    2014 – Beatificazione di papa Paolo VI da parte di papa Francesco

     

    Aforisma la sapienza dei Chassidim

    «L’origine di ogni conflitto tra me e i miei simili risiede nel fatto che non dico quello che penso e non faccio quello che dico.».

     

    Preghiera

    Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    S. MARTIRI CANADESI

    SS. Giovanni de Brébeuf, Isacco Jogues, preti e compagni, martiri, della Compagnia di Gesù: in questo giorno Giovanni de la Lande, religioso, fu ucciso da alcuni pagani del luogo nel villaggio di Ossernenon, oggi in Canada, dove, pochi anni prima, anche Renato Goupil aveva conseguito la palma del martirio.

    In un’unica commemorazione si celebrano oggi anche i loro confratelli, i santi Gabriele Lalemant, Antonio Daniel, Carlo Garnier e Natale Chabanel, che in territorio canadese, in giorni diversi morirono martiri, dopo molte fatiche compiute nella missione presso gli Uroni per annunciare il Vangelo di Cristo alle popolazioni di questa regione.

     

    Parola di dio del giorno Luca 12,8-12

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

     

    Riflessione del giorno

    Lettera che Sammy Basso ha scritto il 22-9-2017, data ai genitori in busta chiusa e letta l’11/10 nell’omelia del suo funerale (4.a e ultima parte)

    L’unica cosa che mi dà malinconia è non poter esserci per vedere il mondo che cambia e che va avanti. Per il resto però, spero di essere stato in grado, nell’ultimo mio momento, di veder la morte come la vedeva S. Francesco, le cui parole mi hanno accompagnato tutta la vita. Spero di essere riuscito anch’io ad accogliere la morte come “Sorella Morte”, dalla quale nessun vivente può scappare. Se in vita sono stato degno, se avrò portato la mia croce così come mi era stato chiesto di fare, ora sono dal Creatore. Ora sono dal Dio mio, dal Dio dei miei padri, nella sua Casa indistruttibile. Lui, il nostro Dio, l’unico vero Dio, è la causa prima e il fine di ogni cosa.

    Davanti alla morte nulla ha più senso se non lui. Perciò, sebbene non c’è bisogno di dirlo, poiché Lui sa tutto, come ho ringraziato voi voglio ringraziare anche Lui. Devo tutta la mia vita a Dio, ogni cosa bella. La Fede mi ha accompagnato e non sarei quello che sono senza la mia Fede. Lui ha cambiato la mia vita, l’ha raccolta, ne ha fatto qualcosa di straordinario, e lo ha fatto nella semplicità della mia vita quotidiana. Non stancatevi mai, fratelli miei, di servire Dio e di comportarvi secondo i suoi comandamenti, poiché nulla ha senso senza di Lui e perché ogni nostra azione verrà giudicata e decreterà chi continuerà a vivere in eterno e chi invece dovrà morire.

    Non sono certo stato il più buono dei cristiani, sono stato anzi certamente un peccatore, ma ormai poco conta: quello che conta è che ho provato a fare del mio meglio e lo rifarei. Non stancatevi mai, fratelli miei, di portare la croce che Dio ha assegnato ad ognuno, e non abbiate paura di farvi aiutare nel portarla, come Gesù è stato aiutato da Giuseppe di Arimatea. E non rinunciate mai ad un rapporto pieno e confidenziale con Dio, accettate di buon grado la Sua Volontà, poiché è nostro dovere, ma non siate nemmeno passivi, e fate sentire forte la vostra voce, fate conoscere a Dio la vostra volontà, così come fece Giacobbe, che per il suo essersi dimostrato forte fu chiamato Israele: Colui che lotta con Dio. Di sicuro, Dio, che è madre e padre, che nella persona di Gesù ha provato ogni umana debolezza, e che nello Spirito Santo vive sempre in noi, che siamo il suo Tempio, apprezzerà i vostri sforzi e li terrà nel Suo Cuore.

    Ora vi lascio, come vi ho detto non amo i funerali quando diventano troppo lunghi, e io breve non sono stato. Sappiate che non potrei mai immaginare la mia vita senza di voi, e se mi fosse data la possibilità di scegliere, avrei scelto ancora di crescere al vostro fianco. Sono contento che domani il Sole spunterà ancora…Famiglia mia, fratelli miei e amore mio, Vi sono vicino e se mi è concesso, veglierò su di voi, Vi voglio bene. Sammy PS: State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato…

     

    Intenzione di preghiera

    Per i ragazzi che nelle nostre parrocchie hanno iniziato il catechismo affinché genitori, catechisti e sacerdoti si impegnino a fare tutto con serietà e impegno a beneficio dei loro figli.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    MARTEDÌ 15 OTTOBRE NECOCLÍ, COLOMBIA Un uomo che ha lasciato il Venezuela con la figlia, e aspetta in Colombia di procurarsi i soldi necessari per attraversare il Buco di Darien (così è chiamata la giungla più pericolosa del mondo che separa Panama e la Colombia ed è attraversata da migliaia di migranti) e arrivare negli Stati Uniti – AP PHOTO/MATIAS DELACROIX

     

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