13.a settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di N. Gomez Dàvila
Civiltà è ciò che è miracolosamente scampato allo zelo dei governanti.
Preghiera del giorno
Benedici o Signore il lavoro che sto per iniziare. In unione col sangue che tu offristi sulla Croce offro all’Eterno Divino Padre ogni mia fatica ed ogni mio sacrificio, perché sia causa di salvezza per me, per i miei cari e per il mondo intero. Amen.
Santo di Oggi
S. Bernardino Realino
Da vivo diventa patrono di una città. Lecce, estate 1616: il P. gesuita Bernardino Realino sta morendo e i reggitori del Comune lo visitano in forma ufficiale e gli chiedono di voler essere il protettore della città. Lui acconsente. Nato in una famiglia illustre di Carpi, fu poi mandato all’Accademia modenese.
A 26 anni, si laurea in diritto civile e canonico. Sotto la protezione di Cristoforo Madruzzo, Bernardino si avvia sulla strada dei «pubblici uffici». A un certo punto, però, la sua carriera s’interrompe. Bernardino frequenta i Gesuiti ed entra nella Compagnia.
Nel 1567 è ordinato sacerdote e diventa il maestro dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, crea un collegio al quale si dedicherà fino alla morte. Papa Pio XII lo proclamerà santo nel 1947.
Parola di Dio del giorno Matteo 9,14-17
Si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore.
Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
Riflessione del giorno del Card. Ravasi
È buona cosa pregare al mattino presto, prima che il mondo si riempia di sciocchezze. La vita ci rende tutti guerrieri. Per vivere dobbiamo usare l’arma più potente. Quest’arma è la preghiera. Sono due massime di maestri Chassidim, “i pii”, corrente mistica ebraica mitteleuropea.
Il primo è attribuito a Pinchas di Korec (1726-1791), rabbino lituano che si oppose alle eccessive disquisizioni teologiche, insegnando umiltà, semplicità e preghiera. Quanto ha ragione a proposito delle nostre giornate, colme di “sciocchezze”, di idiozie, di chiacchiere e così povere di sostanza! Per questo è necessario, al mattino presto, quando ancora lo spazio della giornata è pulito, sostare in preghiera.
È bello che molti lo facciano: mi colpisce sempre vedere quanta gente, sia pure per pochi minuti, varchi al mattino le porte del duomo di Milano e stia in preghiera, prima di gettarsi nel tumulto degli uffici e della quotidianità. La vita giornaliera, soprattutto quella contemporanea, è una lotta. Siamo assediati, tentati, travolti, confusi, disorientati.
Ecco, allora, il secondo monito dell’altro maestro, Nachman di Brazlav (1772-1811), rabbino ucraino, cantore della fede e dell’orazione. Per saper resistere alle attrattive ingannevoli, all’immoralità negli affari, agli attacchi ingiusti, alle amarezze, bisogna essere armati di preghiera. Scriveva S. Pietro nella 1.a Lettera: «Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente, va in giro, cercando di divorare. Resistetegli saldi nella fede» (5, 8-9).
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché fra i tanti problemi, il Signore ci conceda almeno la fine della pandemia da covid19.
Don’t Forget! Foto della settimana
27/6 PECHINO Bambini cinesi che vanno a scuola KEVIN FRAYER / GETTY IMAGES
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