sabato 20 gennaio ’18

    2.a settimana del tempo ordinario

     

     Ashley Bickerton nel suo studio

     

    Proverbio del Giorno

    IMPERARE SIBI MAXIMUM IMPERIUM EST. Comandare se stessi è la forma più grande di comando. (Seneca, Lettere a Lucilio, CXIII.30)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera per l’unità dei cristiani)

    Dio misericordioso, insieme a coloro che invocano il nome del Signore, nella nostra fragilità udiamo la tua chiamata a essere santi. Infatti, Tu ci hai resi una tua proprietà particolare, un regno di sacerdoti, una nazione santa. Per la potenza del tuo Santo Spirito, avvicinaci nella comunione dei santi e rafforzaci nel compiere la tua volontà e nel proclamare i prodigi di Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

     

    FABIANO PAPA – S. SEBASTANO MARTIRE

    Fabiano fu papa dal 236 al 250: con lui la figura del vescovo di Roma assunse tale prestigio da destare preoccupazione nell’imperatore Decio, sotto il quale subì il martirio. Sebastiano, originario di Milano, venne a Roma al tempo in cui infuriavano le persecuzioni e vi subì la passione. Per il tipo di martirio è con S. Rocco patrono degli appestati.

     

    La Parola di Dio del giorno (Marco 3,20-21)

    In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E’ fuori di sé». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Comunità di Bose)

    A proposito della Settimana di Preghiera per l’Unità dei cristiani, se è vero l’antico adagio lex orandi lex credendi (quello che norma la preghiera norma anche la fede) che cosa più della preghiera insieme può ricondurre i cristiani a condividere la medesima fede e a testimoniarla di fronte a chi non confessa Gesù Cristo a propria salvezza? “A pregare si impara pregando”, e questo è vero non solo per il singolo cristiano nel suo itinerario di dialogo personale con il Signore, ma anche per le comunità cristiane che, convocate in assemblea dalla Parola di Dio, proprio nell’ascolto dell’unica Parola di vita imparano a presentarsi davanti al Signore insieme, dopo essersi riconciliati con il fratello (cf. Mt 5,23-24). E pregare non lascia mai l’orante – sia esso singolo o comunità – nella medesima condizione di prima della preghiera. Così l’amore di Cristo ci spinge a riconciliarci, a fare dell’ecumenismo non una scelta pastorale opzionale bensì un ineludibile cammino che apre cammino verso la piena unità visibile. “Camminare insieme” è l’invito che anche papa Francesco non si stanca di ripetere, perché oggi più che mai l’umanità intera ha bisogno della riconciliazione autentica tra i cristiani, quella che sgorga dalla preghiera comune, dal presentarsi insieme di fronte a Colui che vuole che i suoi discepoli siano una cosa sola.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per la Chiesa Anglicana (Inglese) e Presbiteriana (Americana)

     

    E…don’t forget

    EVENTO PRINCIPALE DELL’ANNO 18 DI OGNI SECOLO: SECOLO XIV – ANNO 1318

    1318: Roberto d’Angiò, detto il Saggio (1277 – 1343), figlio del re Carlo II d’Angiò, diventa Signore di Genova e lo rimane fino al 1334. La vicenda si colloca all’interno della lotta fra guelfi e ghibellini: nella città ligure i primi infatti erano riusciti a prevalere sui ghibellini sostenuti dal Signore di Milano Marco Visconti, proprio grazie all’intervento di Roberto d’Angiò e dei guelfi di Toscana e Romagna ed è per questo che Genova aveva offerto al d’Angiò il governo della città.

     

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