Sabato 22 febbraio 2025

     

    VI Settimana Tempo Ordinario

     

    Avvenne il 22 febbraio…

    1495 – Carlo VIII di Francia giunge a Napoli, dove sarà incoronato re di Napoli.

    1848 – In Francia scoppia la rivoluzione contro il re Luigi Filippo: nasce la 2.a repubblica francese.

    1931 – Varata la Amerigo Vespucci per l’addestramento allievi dell’Accademia Navale di Livorno.

    1943 – Inizia, presso il Volksgerichtshof, il processo ai membri della Rosa Bianca.

    1997 – Viene annunciato il successo della prima clonazione di un mammifero da cellule di un individuo adulto, la pecora Dolly.

    2021 – L’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci uccisi in un assalto sulla strada tra Goma e Rutshuru nella Repubblica Democratica del Congo

     

    Aforisma dal libro del Siracide cap. 6

    “Non ti abbandonare alla tua passione, perché non ti strazi come un toro furioso; divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, sì da renderti come un legno secco”.

     

    Preghiera

    Dio onnipotente, concedi che tra gli sconvolgimenti del mondo non si turbi la tua Chiesa, che hai fondato sulla roccia della professione di fede dell’apostolo Pietro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Festa della Cattedra di S. Pietro al quale disse il Signore: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Il 22 febbraio per il calendario della Chiesa cattolica è il giorno della festa della Cattedra di San Pietro. Si tratta della ricorrenza in cui viene messa in modo particolare al centro la memoria della peculiare missione affidata da Gesù a Pietro.

    In realtà la storia ci ha tramandato l’esistenza di due cattedre dell’Apostolo: prima del suo viaggio e del suo martirio a Roma, la sede del magistero di Pietro fu infatti identificata in Antiochia. E la liturgia celebrava questi due momenti con due date diverse: il 18 gennaio (Roma) e il 22 febbraio (Antiochia).

    La riforma del calendario le ha unificate nell’unica festa di oggi. Essa – viene spiegato nel Messale Romano – “con il simbolo della cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell’unità della Chiesa”.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 16,13-19

    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».

    Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

    E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

     

    Riflessione sulla festività di oggi

    In questa festa in cui celebriamo Pietro quale primo vescovo della Chiesa di Roma, riascoltiamo la domanda cruciale di Gesù: «Voi, chi dite che io sia?», cui Pietro risponde: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Risposta a caro prezzo, che lo ha spinto a dare la vita per il suo Signore, fino a morire martire per lui. Certo, la sua fede non lo ha risparmiato da mancanza di fiducia ed errori.

    Eppure ha compreso che solo sulla pietra, sulla roccia che è Cristo si può fondare un’intera vita, lasciandosi da Lui perdonare. Fondati su Cristo e accompagnati dalla testimonianza di Pietro, sentiamo risuonare anche noi la domanda: «Tu, chi dici che io sia?». La risposta verrà «lungo la via» (Marco 8,27), la strada del discepolo, il cammino della vita. Perciò Gesù non ha detto: «Conoscimi!», ma «Seguimi».

    Cioè: «Vivi con me e insieme a quanti grazie a me incontrerai, e allora proverai a rispondere!». Si tratta di seguire Gesù sulle sue vie, che così spesso non sono le nostre. Cammino esigente, ma anche semplice: occorre la volontà di stare con Gesù nonostante tutto, a volte anche solo la disponibilità a lasciare che la propria vita sia fecondata da un imprevisto incontro con Lui, come per Pietro dopo il rinnegamento nel pretorio (Luca 22,61-62).

    Poi, approfondita la conoscenza di Gesù, cioè perdendo la vita per Lui, sentiremo risuonare la sua domanda: tu, chi dici che io sia? Ovvero: vuoi seguirmi con un tuo progetto, oppure accogliendo la mia differenza, la mia vita, il mio Vangelo?

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per la salute di Papa Francesco e perché il suo ministero sia luminosa testimonianza di fedeltà a Gesù e al Vangelo e di servizio alla Chiesa.

     

    Don’t Forget!

    GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO – KHAN YUNIS, STRISCIA DI GAZA

    La vergognosa e macabra esibizione dei terroristi di Hamas al momento della consegna alla Croce Rossa delle bare con i corpi di 4 ostaggi israeliani, tra cui una madre e i suoi due figli

    AP PHOTO/ABDEL KAREEM HANA

     

     

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