Sabato 22 giugno 2024

     

    XI Settimana T. Ordinario anno B

     

    Avvenne il 22 – 6 …

    776 a.C. – Data tradizionale dei primi giochi olimpici a Olimpia in Grecia

    207 a.C. – I Romani sconfiggono Asdrubale nella battaglia del fiume Metauro

    431 – A Efeso, nel Concilio, è proclamato il dogma di fede della Theotókos, la Madre di Dio

    1633 – Galileo Galilei è costretto all’abiura

    1815 – Napoleone abdica al trono dopo la sconfitta nella battaglia di Waterloo di 4 giorni prima

    1941 – La Germania nazista invade l’URSS senza alcuna preventiva dichiarazione di guerra

     

    Aforisma di Maria Montessori

    Evitare i conflitti è opera della politica. Costruire la pace è opera dell’educazione.

     

    Preghiera

    Signore, ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    Santo del giorno

    Nato da ricca famiglia patrizia romana nel 355 a Bordeaux e favorito nella carriera politica da amicizie altolocate, divenne «consul suffectus», cioè sostituto, e governatore della Campania. Incontrò il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona, dai quali fu avviato alla fede cristiana.

    Ricevuto il battesimo a 25 anni, in un viaggio in Spagna conobbe e sposò Therasia. Dopo la morte prematura dell’unico figlio, Celso, entrambi si dedicarono all’ascesi cristiana. Così, di comune accordo distribuirono le ingenti ricchezze ai poveri, e si ritirarono nella Catalogna, deve venne ordinato prete.

    A Nola, poi, diede inizio alla costruzione di un santuario, ma si preoccupò anzitutto di erigere un ospizio per i poveri, adattandone il primo piano a monastero, dove si ritirò con Therasia e alcuni amici. Nel 409 fu eletto vescovo di Nola. Morì a 76 anni, nel 431.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 6,24-34

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.

    Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

     

    Riflessione Padre Anthony de Mello

    Per anni sono stato un nevrotico. Ero ansioso, depresso ed egoista. E tutti continuavano a dirmi di cambiare. E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico. E io mi risentivo con loro, ed ero d’accordo con loro, e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.

    Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. Anche lui continuava a insistere che cambiassi. E io ero d’accordo anche con lui, e non riuscivo ad avercela con lui. E mi sentivo cosi impotente e intrappolato. Poi, un giorno, mi disse: «Non cambiare. Rimani come sei. Non importa se cambi o no. Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti».

    Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie: «Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare… Ti amo». E mi rilassai. E mi sentii vivo. E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai! Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno. È così che mi ami, Dio?

     

    Intenzione di preghiera

    Solo chi accetta che il mondo sia così com’è, potrà cambiarlo. Solo chi accetta sé stesso anche nei limiti, potrà superarli. Solo chi accetta che Dio sia Dio e non pretende di farlo a sua immagine, potrà permettere a Dio di cambiare sia il mondo, sia la propria persona. Per questo preghiamo.  

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    “A vederli così sorridenti e amici sotto il berceau delle rose farebbero anche pensare che si tratti di due persone a modo, se non fosse per la ridondante corporatura che nasconde i due poveretti che li seguono e tutti quei petali di fiori sparsi sulla via che i due calpestano con assoluta noncuranza…”

    GIOVEDÌ 20 GIUGNO PYONGYANG, COREA DEL NORD

    Il presidente russo Vladimir Putin e il dittatore nordcoreano Kim Jong Un

    KCNA via REUTERS

     

    Buon compleanno don Davide

    Don Davide carissimo, nel giorno del tuo compleanno il Patronato San Vincenzo con tutte le sue componenti (preti, ospiti, alunni, amministratori, docenti, educatori, personale di servizio e volontari, benefattori) ti augura ad multos annos.

    Tutti poi si uniscono ai tuoi sentimenti di gratitudine al Signore, che ti ha colmato di doni e ti mandato a portare il Vangelo che salva in luoghi e realtà diverse: a Loreto in città, poi in Bolivia⁶ per 14 anni, a Mozzo come parroco e dal 2009 al Patronato come superiore, dove hai saputo portare al largo una barca che i venti della mentalità diffusa stavano portando alla deriva.

    Ringraziamo il Signore per la stima che il nostro Vescovo in diverse circostanze ti ha manifestato. Grazie al Signore per tutto quello che con il suo Spirito attua nella tua vita. Grazie per le cose che fanno notizia in bene e per quelle umili e nascoste, per le cose minuscole come il frammento domenicale sul quotidiano L’Eco di Bergamo; per l’orizzonte aperto che sai indicare a tutti e per la cura verso chi non è considerato da nessuno; grazie per il richiamo frequente a stare nella realtà e a non cadere nei grovigli illusori delle ideologie; grazie per la perseveranza, anche quando il seme sparso a piene mani non germina secondo il desiderio; grazie perché tieni alto il vessillo della Provvidenza in questo tempo di bassa marea: grazie perché non smetti mai di ricordare la speranza che sta in gioco in umili briciole e nelle piccole azioni inosservate che sono la trama dei giorni. Auguri.

     

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