IV Settimana del Tempo Pasquale
nella fotografia un quadro di Daniel Spoerri – tableaux piéges
Iniziamo la Giornata Pregando (salmo 38)
Quanto è preziosa la Tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle Tue ali. Si saziano dell’abbondanza della Tua casa e li disseti al torrente delle Tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla Tua luce vediamo la luce. Concedi la Tua grazia a chi Ti conosce, la Tua giustizia ai retti di cuore. Amen
Giorgio Martire
Originario di Lydda (Lod) presso Tel Aviv in Israele dove si trova il suo sepolcro, Giorgio venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.
La Parola di Dio del giorno (Gv 14,7-14)
Gesù disse ai suoi discepoli: «Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre». Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»
Riflessione del Giorno (dichiarazione di Marrakesh)
La Dichiarazione di Marrakech riprende la Carta di Medina, di cui quest’anno ricorrono i 1.400 anni della stipulazione: una sorta di «contratto costituzionale tra il Profeta Muhammad e il popolo di Medina che garantiva libertà religiosa per tutti, indipendentemente dalla fede». Nel documento si lancia un appello alle istituzioni educative per «una coraggiosa revisione dei programmi educativi, per eliminare ogni argomento che istiga all’aggressione e a ogni forma di estremismo, portando alla guerra e al caos»; e ai politici perché «stabiliscano un contratto costituzionale tra i cittadini». Ancora, gli studiosi riuniti a Marrakech chiedono ai diversi gruppi religiosi di ricordarsi che per secoli hanno condiviso la stessa terra, vivendo insieme, e di respingere ogni forma di denigrazione dell’altro. Conclusione della Dichiarazione: «È inconcepibile usare la religione per colpire i diritti delle minoranze religiose in Paesi musulmani».
Intenzione del giorno
Preghiamo perché prosegua il dialogo e la collaborazione fra mondo cristiano e mondo islamico
Don’t forget! …Ricorda!
DICHIARAZIONE DI MARRAKESH
Su invito del re Mohammad VI del Marocco, 250 leader musulmani – fra studiosi ed esperti di legge – si sono riuniti dal 25 al 27 gennaio a Marrakesh per discutere dei diritti delle minoranze religiose nel mondo musulmano, la convivenza, la loro protezione. L’iniziativa nasce dalla considerazione che “in molte parti del mondo musulmano si sono deteriorate in modo pericoloso negli ultimi tempi a causa dell’uso della violenza e della lotta armata come mezzo per dirimere i conflitti e imporre il proprio punto di vista”. Fra i promotori dell’iniziativa vi è anche l’associazione Religions for Peace, la principale organizzazione attiva dal 1970 per la promozione della pace e del dialogo fra le più importanti religioni al mondo. Essa è sostenuta da fondazioni governi, ong comunità religiose e agenzie pro diritti.
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