sabato 23 dicembre ’17

    3a settimana di Avvento

     

    8° giorno novena di Natale

    “O Emmanuel, nostro re e legislatore, speranza delle genti e loro Salvatore: vieni e salvaci, Signore, nostro Dio. »”.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Luce del mondo nel buio del cuore vieni e illuminami. Tu mia sola speranza di vita resta per sempre con me. Sono qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che Tu sei il mio Dio e solo Tu sei santo, sei meraviglioso degno e glorioso sei per me. Re della storia e re nella gloria, sei sceso in terra fra noi. Con umiltà il tuo trono hai lasciato per dimostrarci il tuo amor.

     

    GIOVANNI DA KETY (CANZIO) SACERDOTE

    Nato a Kety cittadina polacca a sud ovest di Cracovia nel 1390, intraprese gli studi con risultati brillanti. Docente di filosofia a 27 anni, fu ordinato prete, continuando a insegnare per alcuni anni. Ricevuto l’incarico di parroco, si fece ammirare come modello di pietà e carità. Nel 1440 riprese la docenza a Cracovia contribuendo all’educazione del principe Casimiro. Morì durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. Docente e amico degli ultimi, la gente lo considerò santo ricordando le sue lezioni di amore tra i malnutriti e i malati.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Lc 1,57-66

    Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.  In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.  Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano.

     

    La riflessione del giorno (Ospitalità)

    Nei giorni che precedono il Natale, tutti sembrano impegnati negli ultimi preparativi per le loro feste. Elaborate o semplici, per familiari o amici, l’obiettivo è essere ospitali e offrire un’occasione che verrà apprezzata da tutti i presenti. In questi casi un perfetto intercessore è S. Meinardo, noto come il “martire dell’ospitalità”. Nato in Svizzera da una nobile famiglia nel IX secolo, Meinardo si sentì chiamato a dedicare la vita a Dio. All’inizio si unì all’Ordine benedettino e venne ordinato sacerdote, diventando poi insegnante. Imparò la Regola di S. Benedetto, che istruiva i monaci sul modo corretto di accogliere gli ospiti: Tutti gli ospiti che arrivano, siano ricevuti come se fosse Cristo Signore; poiché egli dirà un giorno: Fui ospite, e voi mi riceveste. — Ed a tutti sia reso conveniente onore, ma molto più a quelli della nostra stessa Fede e ai pellegrini. Appena che dunque sarà stato annunziato un ospite, gli vadano incontro il superiore o i Fratelli con ogni espressione di carità… Nello stesso saluto poi si mostri grande umiltà, sia nell’arrivare sia nel partire ciascun ospite. Col capo chino, con tutto il corpo prostrato in terra, si adori Cristo, il quale in persona di loro si riceve.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché il Natale rinnovi in noi la fede, speranza e carità. 

     

    Don’t  Forget!

    Non tutti sanno che la versione italiana di “Stille Nacht” (la cui prima esecuzione pubblica avvenne la notte del 24 dicembre 1818, durante la Messa di Natale nella chiesa di S. Nicola di Oberndorf a Salisburgo) dal titolo “Astro del ciel”, diventata popolare anche a livello internazionale, non è traduzione del brano tedesco, bensì un testo originale accompagnato dalla medesima melodia. Le parole sono state scritte dal sacerdote bergamasco Angelo Meli (1901-1970) e la pubblicazione, a opera delle Edizioni Carrara di Bergamo, è datata 1937. 

     

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com