5.a settimana di pasqua
Avvenne il 24 maggio…
1810 – L’Argentina inizia la rivolta contro la Spagna: 6 anni dopo ci sarà l’indipendenza del Paese sudamericano dalla Corona spagnola.
1883 – Il ponte di Brooklyn viene aperto al traffico dopo quattordici anni di costruzione.
1915 – L’Italia apre le operazioni militari nella 1.a guerra mondiale contro l’Impero austro-ungarico
1976 – Entra in servizio l’aereo da trasporto supersonico Concorde.
1993 – L’Eritrea ottiene l’indipendenza dall’Etiopia.
Aforisma dal Vangelo
“Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.”
Preghiera Colletta
Dio onnipotente ed eterno che nella rigenerazione battesimale ci hai comunicato la tua stessa vita,
concedi a coloro che hai reso giusti con la tua grazia, disponendoli alla vita immortale, di giungere da te guidati alla pienezza della gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno

“Auxilium Christianorum”, che significa “Aiuto dei Cristiani”, è un titolo che la Vergine Maria ha ricevuto nel corso della storia ed è invocata nelle litanie Lauretane. La sua figura è stata oggetto di approfondimenti teologici e dogmi, in particolare riguardo alla sua maternità, verginità e intercessione.
Gesù stesso ha affidato la Madonna all’umanità come madre durante la sua crocifissione, come simbolizzato nella figura di Giovanni apostolo ai piedi della Croce. Il titolo divenne famoso quando papa Pio V lo usò durante la battaglia di Lepanto nel 1571, invocando Maria come protezione contro i Turchi, portando alla creazione della festa del Rosario.
La devozione a Maria Ausiliatrice si rinvigorì nel XIX secolo grazie a figure come san Giovanni Bosco, che fondò l’opera salesiana sotto la sua protezione. Oggi, Maria Ausiliatrice è patrona di numerosi Paesi e rappresenta un simbolo di guida e protezione per la Chiesa.
Parola di dio del giorno Giovanni 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Riflessione Dal Mattutino di Monsignor Ravasi
Ho perso tutto nell’avventura della mia vita, il mio onore però, grazie a Dio, è intatto. La mia colpa? Aver sempre detto la mia verità. Senza barare. Trovo indegno barare” Come san Tommaso ho voluto vedere per credere. Ho visto. Peggio per me! Tommaso è l’apostolo che ha voluto vedere per credere. È a lui che, con l’amarezza che gli è tipica, rimanda Louis-Ferdinand Céline in un’intervista del 1948, raccolta con altre nel volume Polemiche (ed. Guanda).
Scrittore francese morto nel 1961, Céline è di solito classificato come un autore “scandaloso”, anche per i suoi comportamenti politici durante la 2.a guerra mondiale. Ma qui, con uno scatto di orgoglio, afferma la dignità della sua sincerità, quel dire «la mia verità senza barare». Ciò che intendo sottolineare è, però, quella finale sconvolgente: ho voluto vedere prima di credere – confessa – come ha scelto di fare l’apostolo – e purtroppo fu peggio per me.
Anche se è facile immaginare cosa intenda questo scrittore che ha celebrato il buio a cui si approda dopo il «viaggio al termine della notte», come dice il titolo della sua opera più celebre (1932), suggerisco per i miei lettori un’altra possibilità. Una volta che hai richiesto di vedere, non hai più alibi. C’è, quindi, un valore positivo anche nell’esigere una prova: non per nulla Cristo la concede a Tommaso.
E, se riandiamo al passato, il re Acaz non vuole un segno divino proprio per evitare di credere e di impegnarsi (si legga Isaia 7,10-16). Kafka a proposito di Cristo confessava: «È un abisso di luce. Bisogna chiudere gli occhi per non precipitarvi». Ecco, invece, l’invito di Tommaso: spalanca gli occhi! Anche a costo di precipitare e soprattutto di dover decidere”.
Intenzione di preghiera
Oggi le affermazioni: “credo in Dio” così come l’opposto: “Non credo in Dio” sono divenute così facili e superficiali da provocare sconcerto e scandalo…Preghiamo perché non manchino le persone serie che credono in Dio temendo di non credere o pensano di non credere, ma se ne rammaricano: Dio le aiuti, illumini e sostenga.
Don’t forget! Foto della settimana
STRISCIA DI GAZA
Edifici distrutti nella Striscia di Gaza, oltre un campo di girasoli sul lato israeliano del confine
AP PHOTO / OHAD ZWIGENBERG
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