Sabato 29 aprile 2023

     

    III Settimana di Pasqua 

     

    Aforisma di Woody Allen

    “Avevo una ragazza e dovevamo sposarci, ma c’era un conflitto religioso. Lei era atea e io agnostico. Non sapevamo senza quale religione educare i figli.”

     

    Preghiera colletta

    O Dio, che in santa Caterina da Siena, ardente del tuo Spirito di amore, hai unito la contemplazione di Cristo crocifisso e il servizio della Chiesa, per sua intercessione concedi al tuo popolo di essere partecipe del mistero di Cristo, per esultare quando si manifesterà nella sua gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, né ha maestri. I suoi pensano di maritarla quando ha 12 anni e lei dice di no, sempre e la spunta. Chiede solo una stanza che sarà la sua “cella” di terziaria domenicana. La stanzetta si fa cenacolo di artisti e di dotti, di religiosi, di processionisti, tutti più istruiti di lei, ma che si chiameranno “Caterinati”.

    Lei impara a leggere e a scrivere, ma i suoi messaggi sono in gran parte dettati: parla a papi e re, a donne di casa e a regine, e detenuti. Va ad Avignone, come ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di pace presso papa Gregorio XI. Ma dà al Pontefice la spinta per il ritorno a Roma, nel 1377.

    Deve poi recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma di Occidente. Ma qui si ammala e muore, a soli 33 anni. Sarà canonizzata nel 1461 dal papa senese Pio II. Nel 1939 Pio XII la dichiarerà patrona d’Italia con Francesco d’Assisi

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 11,25-30

    Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

    Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

     

    Riflessione di don Andrea Lonardo

    “Quando sarai grande, capirai”: spesso è solo con l’età che si capisce che grande valore abbia la famiglia, che grande valore abbiano i figli, avere una discendenza, che grande valore sia la fede. Per alcuni tutto nasce già da giovani, per altri bisogna aspettare che maturino.

    Ma è assolutamente stupido giudicare a partire solo dai giovani. Drammatico sarebbe se gli anziani non venissero più in chiesa e vivessero solo di pizzichi. Invece, molti si convertono alla famiglia, all’amore, ai bambini, alla fede da anziani. Guai se un teologo pastorale si dimenticasse che ci sarà un giorno in cui le persone “diventeranno grandi”.

    La Chiesa è spesso chiamata a raccogliere i cocci – e a rimetterli insieme – di persone che hanno sbagliato molto nella vita (vedi il buon ladrone) e gli ultimi loro anni possono salvare la loro vita. Guai a puntare tutto sui giovani: e se taluni giovani sbagliassero tutto da giovani cosa bisognerebbe fare? C’è ancora una possibilità e che possibilità! “Lo capirete quando sarete grandi” – dicono i saggi…

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per il nostro paese, l’Italia, perché guardando ai suoi santi patroni S. Caterina da Siena e S. Francesco, cerchi di imitarne le virtù e di meritarne la protezione 

     

    Don’t Forget! S. Caterina da Siena

    S. Caterina da Siena è Patrona d’Italia con S. Francesco d’Assisi (dal 1939 da Pio XII) e Patrona d’Europa insieme a S. Brigida di Svezia e S. Teresa Benedetta della Croce / Edith Stein (1999 da Giovanni Paolo II).

    Inoltre è stata la prima donna, con S. Teresa d’Avila, ad aver avuto il titolo di Dottore della Chiesa Universale, finora attribuito a sole 33 persone come riconoscimento alle loro riflessioni teologiche (1970 da Paolo VI). Ma già nel 1461 S. Caterina fu canonizzata da Pio II e nel 1866 fu dichiarata compatrona di Roma da Pio IX. Inoltre, dal 1947, è Patrona delle infermiere della Croce Rossa.

    “Nel tardo medioevo, sia in campo civile che ecclesiastico, gli uomini si dilaniavano in lotte intestine, provocando guerre tra gli stati e scismi nella chiesa e mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della civiltà cristiana davanti al pericolo sempre incombente dei musulmani.

    Dio allora suscitò donne come santa Brigida di Svezia e santa Caterina da Siena, che con il loro carisma cercarono di pacificare gli animi e di ricostruire l’unità della chiesa, dando un contributo, sotto certi aspetti determinante, alla civiltà europea”. (Enrico Pepe)

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